Ergonomia in ufficio

Urania e Unica: le sedie per scrivania più vendute

Con l’inizio dell’anno si trova l’occasione per valutare anche il rinnovo dei componenti dell’ufficio: tra questi c’è la sedia per scrivania.

La sedia da scrivania è l’elemento che più risente dell’usura.

Capire quali sono i materiali utilizzati per costruire la sedia per scrivania e quale sarà la tua destinazione d’uso è il primo passo per scegliere il modello adatto alle tue esigenze.

Un aspetto fondamentale: l’ergonomia

Che il tempo trascorso seduto su una sedia da scrivania sia poco o tanto tieni sempre in considerazione l’importanza dell’ergonomia.

Una buona sedia può essere girevole, comoda e di design ma deve aiutarti ad assumere una postura corretta.

Ti interessa mantere il benessere fisico?

Al momento dell’acquisto della sedia da scrivania il pensiero è quello di risparmiare sul prezzo.

Ricorda che il benessere del tuo corpo, quando sei seduto, dipende da tre fattori:

  1. La forma della seduta,
  2. La possibilità della regolazione della sedia,
  3. Lo sforzo da parte tua di mantenere la corretta posizione al tavolo. 

Una sedia operativa per ufficio, con delle caratteristiche ergonomiche di base, deve seguire le seguenti caratteristiche:

  1. Si adatta alla forma del tuo corpo,
  2. Si regola in altezza,
  3. E provvista di meccanismo di reclinazione per alleviare lo stress accumulato nel corso delle ore di seduta.

Leggi anche: La sedia ergonomica per l’ufficio e lo smart working

Cosa considerare sulla scelta della sedia per il tuo ufficio: la qualità

Se intendi rimanere seduto a lungo senza doverti alzare con dolori alla colonna vertebrale, allora il consiglio è quello di guardare alla qualità della progettazione e ai materiali.

I materiali devono essere resistenti, studiati per assorbire la pressione del tuo peso corporeo e rispettare le regole dell’eronomia. 

Due sono i modelli di sedia per scrivania apprezzati dai nostri clienti: il modello Urania e il modello Unica.

 

ufficio
Le sedie per scrivania, modello UraniaUnica, sono le più scelte dai clienti di shop.scribanet.com

Il modello Urania e Unica di SedItaly

La sedia Urania si basa su una seduta composta da una rete che supporta un peso fino a 150 kg per più di 8 ore consecutive, senza punti di attrito (non ci sono cuciture e cuscini di vario spessore) e nessun contatto con parti rigide.

“Sedersi su questa sedia da ufficio è come sentirsi avvolti in un soffice sofà.
Una sensazione di leggerezza mai provata!”

Questo è il commento di Nicola A., un cliente del negozio di Scriba di San Bonifacio (Verona).

“Grazie del vostro consiglio. Ho scelto Urania proprio perché la sua seduta è di una comodità unica. Quando mi alzo dalla scrivania non sento il solito fastidio alla schiena.
E questo significa molto per me.”

Così ci scrive la sua impressione in una email la Sig.ra Lucia Anna M.

 

 

Urania

 

La sedia Unica invece ottiene il riscontro positivo del pubblico per il rapporto qualità/prezzo. La seduta è di poliuretano espanso schiumato con una densità che dura nel tempo.

“Sono parecchi anni che uso la sedia Unica, consigliatami per la sua convenienza (parliamo di un prodotto Made in Italy). La trovo comoda e di buona qualità soprattutto le ruote e la struttura. La consiglio a chiunque trascorre lungo tempo alla scrivania.”

L’impressione di Giuseppe F. ci è stata riferita di persona lo scorso mese.

È una sedia, inoltre, che rispetta i parametri e le certificazioni di legge.

Insomma in queste sedie da scrivania si può stare tranquilli e sedersi senza problemi per un lungo periodo.

Scegli di provare i modelli Urania e Unica direttamente in negozio.

Scriba è a San Bonifacio (Verona) in via Don G. Dalla Tomba, 3.

Come scegliere la lampada per la tua scrivania

Lo smart working e lo studio da casa sono diventati una necessità che lavoratori e studenti devono accettare, seppur tra mille difficoltà.

Le ore passate su una scrivania si susseguono come non mai e, pertanto, si deve trovare il modo migliore per illuminarla.

Scegliere la luce più adatta è importante per aiutare gli occhi a stancarsi meno.

Ecco quindi alcuni consigli su come illuminare il tuo spazio di lavoro di casa in modo ottimale.

Le lampade da tavolo: la scelta più indicata

Per prima cosa il consiglio è quello di collocare la scrivania vicino ad una finestra per sfruttare il più possibile le ore di luce naturale.

Poi cerca di avere sempre due fonti di luce, oltre a quella solare: una lampada a soffitto per l’illuminazione dell’intera stanza (si evitano ombre nei lati del nostro campo visivo) e una lampada da scrivania.

La lampada da scrivania, essendo a fascio diretto, migliora l’illuminazione sulla zona di lavoro evitando così agli occhi di sforzarsi.

Lampade da scrivania per lavorare meglio

Sul mercato ci sono diversi modelli di lampade da scrivania, dal design più ricercato alla diversa tipologia di illuminazione (alogene o a LED).

Luce calda, luce fredda o neutra?

Certo la luce solare rimane la più indicata ma durante i periodi invernali la scelta deve cadere sulla luce neutra.

Questo tipo di luce è la più vicina allo spettro luminoso del sole ed è compresa tra i 3000 k e i 5000 k.

La luce calda distorce troppo i colori mentre la luce fredda crea delle fastidiose tonalità tendenti all’azzurro.

La luce neutra rimane bianca e incolore, perfetta per le diverse ore di lavoro.

Con l’uso di lampadine a LED, che hanno il vantaggio di non irradiare la luce ultravioletta, gli occhi non si affaticano.

La tecnologia a LED ti permette, inoltre, il miglior risparmio in termini di consumo e di durata.

 

Lampade
Lampada da tavolo SUCCESS in Offerta con sconto 30% in negozio, lampada SOL, lampada KANSAS e ARIZONA

 

Valuta il modello di lampada da scrivania

Il modello più usato sulle scrivanie rimane quello con il braccio regolabile in diverse inclinazioni, magari con un regolatore (dimmer) che permette di aumentare e ridurre l’intensità della luce.

Poi ci sono le lampade smart. Sono modelli più leggeri, di dimensioni contenute e con il fascio di luce direzionabile.

Queste lampade sono ottime da tenere vicino al pc portatile.

E ricorda che, anche se lo schermo del computer è luminoso, bisogna evitare di lavorare al buio.

I tuoi occhi si affaticano di più con un’unica fonte di luce.

Valuta i modelli di lampada da scrivania che ti proponiamo oggi:

  • Lampada da tavolo SUCCESS in Offerta con sconto 30% in negozio,
  • Lampada SOL a LED e braccio flessibile,
  • Lampada KANSAS con parte superiore del braccio snodata, alogena.
  • Lampada ARIZONA dotata di due snodi, testa regolabile e lampada alogena.

Scegliere il fascio di luce più adatto alla tua vista e la regolazione del braccio della lampada da scrivania sono gli elementi da tenere in considerazione per la scelta perfetta!

Valuta gli articoli su shop.scribanet.com oppure vieni a trovarci in negozio.

Ci trovi a San Bonifacio, via Don Giuseppe dalla Tomba, 3 – S.S.11 difronte al supermercato Eurospin.

Spedizioni

Sicurezza sul lavoro

Sicurezza sul lavoro: come scegliere i prodotti di qualità

La sicurezza sul lavoro è uno degli aspetti da tenere sotto costante controllo perché ne vale la salute e, in alcuni casi, la vita dei dipendenti.

Nelle aziende, siano magazzini o uffici, il comportamento da seguire è regolato da precise norme, tanto che al personale è richiesta una specifica formazione.

Nel contempo è necessario fornire agli addetti sempre prodotti antinfortunistici di qualità per tutelare al meglio la loro sicurezza in caso di criticità improvvise.

La sicurezza è un elemento fondamentale ed è regolata con delle leggi specifiche.

La sicurezza professionale: il Testo Unico

Secondo il Decreto Legislativo n.8 del 2008 del Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro ogni attività deve essere svolta in sicurezza.

Per questo servono continui aggiornamenti specifici in base al settore in cui si opera, che riguardano le normative sia italiane e sia europee.

Durante lo svolgimento delle lezioni dei corsi di formazione, impartite da professionisti sulla sicurezza, viene spiegato il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuali (DPI).

I dispositivi di protezione individuale

Questi dispositivi sono tutti quegli indumenti e sistemi di protezione, dalla testa ai piedi, utili al lavoratore per proteggersi da agenti potenzialmente dannosi.

La tutela del lavoratore che si espone ad agenti chimici o sostanze tossiche o che deve operare in condizioni rischiose (vedi ponteggi, zone scivolose, silos, uso di macchine per la metallurgia, industrie alimentari etc.) richiede l’uso di dispositivi di qualità.

Deve esserci, inoltre, la certificazione CE e tutti i prodotti devono essere conformi alle specifiche di legge.

Insomma, la tutela della salute del lavoratore è una priorità della quale bisogna tener conto con i prodotti per l’antinfortunistica.

 

Pantaloni con tasche ad alta visibilità, completo da lavoro, calzatura di sicurezza e stivali di sicurezza sono parte dei dispositivi per la sicurezza indispensabili

Prodotti antinfortunistica più usati

Per operare in sicurezza i prodotti antinfortunistica variano in base ai contesti lavorativi.

  • L’abbigliamento da lavoro e gli indumenti ad alta visibilità: dalle tute complete ai camici, dai giubbotti  ai pantaloni con ampie tasche e rinforzi nelle parti soggette a sfregamento.
    Sono indumenti che devono realizzati con un cotone pesante, con materiali resistenti e con superfici di materiale visibile.
  • Mascherine protettive: le mascherine FFP3 sono usate all’interno di laboratori chimici o di analisi sono una indispensabile barriera di protezione alle vie respiratorie.
    Con la pandemia in atto sono risultate determinanti ovunque ci si debba proteggere dai virus.
  • Leggi anche: mascherine monouso per la tua sicurezza
  • Elmetti di protezione: devono proteggere la testa dalla caduta di oggetti.
    A seconda dei settori di utilizzo il caschetto è costruito con policarbonato plastico o leghe metalliche leggere utili per assorbire gli urti.
  • Occhiali, maschere e sovraocchiali protettivi: gli occhiali sono impiegati negli ambienti dove gli occhi possono entrare a contatto con liquidi o agenti chimici corrosivi.
    I modelli sono studiati per un uso frequente con diverse forme ergonomiche e lenti protettive.

 

Pantaloni con tasche ad alta visibilità, completo da lavoro, calzatura di sicurezza e stivali di sicurezza sono parte dei dispositivi per la sicurezza indispensabili
  • Guanti da lavoro: la protezione delle mani dalle sostanze tossiche, dai tagli accidentali e, ora dai batteri e virus, è importante.
    Per questo la qualità del lattice (guanti usa e getta) e della gomma richiede attenzione e la giusta vesibilità.
  • Scarpe antinfortunistica e  stivali di sicurezza: i piedi devono essere protetti con calzature con punta rinforzata.
    Soprattutto negli ambienti dove si movimentano materiali, le scarpe di sicurezza sono fondamentali.
    I modelli in commercio sono i più diversi: dalle tomaie antiperforazione alle suole antiscivolo, antistatiche o ultra ammortizzate per una comoda calzata.
  • Tappi e cuffie antirumore: le orecchie sono molto delicate e devono essere preservate dai suoni che superano i 90 decibel istantanei e gli 85 decibel medi giornalieri.
    La direttiva 2003/10/CE  stabilisce i criteri minimi per proteggere i lavoratori dall’esposizione al rumore.
    Cuffie antirumore e protettive, tappi auricolari (ad archetto o modellabili) e inserti auricolari sono i dispositivi necessari.

negozio online

Il consiglio, nella scelta dei prodotti antinforunistici in commercio, è quello di verificare sempre i requisiti in base alle normative specifiche dei singoli articoli (vedi le varie marchiature CE EN ISO riportate sull’etichetta).

Valuta le spedizioni dallo shop.scribanet.com per una tua comodità oppure passa dal negozio di Scriba a San Bonifacio, dove il personale specializzato ti può consigliare al meglio.

 

Spedizioni

Purifica aria

Purificare l’aria è un’azione sana e consigliata: scopri come fare

In questi ultimi anni, soprattutto nelle città del nord d’Italia e della Pianura Padana, il livello di inquinamento dell’aria è sempre più alto.

L’esposizione agli agenti inquinanti e alle famose PM10, le polveri sottili con dimensione di 0,1 microm, induce a chiedersi se ci sia qualche modo per limitare la quantità di polveri respirate.

Tra le possibili soluzioni proposte dalla tecnologia ci sono i purificatori per l’aria.

Questi sono dei dispositivi che assorbono l’aria di un locale, più o meno ampio, e la rimettono in circolo dopo averla depurata dagli agenti inquinanti con l’uso di particolari filtri.

Il tema dell’aria all’interno di una casa richiede un approfondimento.

Sei consapevole di quanti agenti inquinanti ci siano in una casa?

L’aria di casa o dell’ufficio

L’aria che si respira normalmente al chiuso (in casa, al lavoro o nei negozi) è generalmente più inquinata di quella esterna.

I motivi?

Ci sono sostanze rilasciate dalla combustione come la cottura dei cibi, il riscaldamento, le sostanze prodotte dagli esseri umani e animali (l’anidride carbonica che espiriamo, peli, forfora, gocce di saliva emesse e altro) che permangono nell’ambiente circostante.

Oltre alle sostanze gassose rilasciate dai prodotti per la pulizia, per la costruzione dei mobili (solventi, colle) e dai pollini che entrano dalle finestre.

Si aggiungono i fumi prodotti dalla combustione, come la cottura dei cibi, il riscaldamento (termoconvettori), i condizionatori d’aria, i vaporizzatori, i frigoriferi, le stampanti e molto altro.

Cosa fare allora per evitare di respirare tutte queste sostanze?

I purificatori d’aria della linea Aeramax di Fellowes sono progettati con tre diverse capacità di filtrazione: AERAMAX DX-95 per 30mq, AERAMAX DX-5 per 10mq e AERAMAX DX-55 per 20mq

Con il purificatore l’aria respirata è più sana

Le componenti che influiscono sulla salute delle persone sono i COV (composti organici volatili) e il PM (particulate matter, cioè le sostanze sospese nell’aria con diametro fino a mezzo millimetro).

La scelta di tenere un purificatore d’aria all’interno del proprio locale o ufficio è finalizzata a trattene proprio queste sostanze fini e ultrafini.

La presenza di filtri ad alto assorbimento, gli HEPA (High Efficiency Particulate Air filter), all’interno dei purificatori aiuta a purificare l’aria dalle polveri fini e ultrafini.

Secondo una ricerca su vari modelli di purificatori, pubblicata dalla rivista Altroconsumo (8 maggio 2019), l’efficacia si dimostra soprattutto nel rimuovere le polveri sottili dovute al traffico e all’inquinamento atmosferico.

Giovamento potrebbero trovare le persone che soffrono di allergie stagionali ai pollini, muffe o polveri dovute ad acari.

Più difficili da trattenere sono invece i COV, i composti organici volatili, che sono rilasciati dalle vernici delle pareti e dei mobili, dai detersivi e dai vari profumatori per ambienti.Scopri

Purificatore dell’aria: vantaggi

Il purificatore d’aria rimane, pertanto, un sistema di filtraggio che migliora la qualità dell’aria negli ambienti chiusi, con i seguenti vantaggi:

  1. Trattiene odori, pollini, fumo, polveri sottili e allergeni grazie alla presenza di filtri HEPA
  2. Si autoregola la velocità della ventola in base al livello di impurità presenti nell’aria (vedi il Sensore AutoSmart di AERAMAX)
  3. Ha basso consumo energetico ed è silenzioso
  4. Ha un doppio sistema di filtrazione (filtro carbone e filtro Hepa)
  5. Ha dimensioni adatte per ogni ambiente.

Guarda lo shop online di Scriba o passa a trovarci per valutare, insieme, i diversi modelli di purificatori d’aria.

 

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smart working

Lo Smart Working oltre il Covid-19: come l’emergenza sanitaria ha cambiato il nostro lavoro

Durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 l’esperienza che imprese e lavoratori hanno fatto, e che ancor di più faranno in questi mesi che aprono il 2021, risulterà preziosa per progettare e sperimentare nuovi modi di lavorare e collaborare.

Lo scorso novembre, in occasione del Convegno “Smart Working: il futuro del lavoro oltre l’emergenza”, l’Osservatorio Smart Working ha presentato in streaming i risultati della Ricerca 2020 sulla diffusione del fenomeno nelle grandi e piccole medie imprese (PMI) del settore privato e nelle Pubbliche Amministrazioni, approfondendo gli impatti e le evoluzioni.

Vediamo cosa è cambiato e cosa cambierà nella realtà del lavoro agile.

Lo Smart Working durante l’emergenza Covid-19

Durante la fase più acuta dell’emergenza lo Smart Working ha coinvolto:

  • il 97% delle grandi imprese, 
  • il 94% delle pubbliche amministrazioni italiane,
  • il 58% delle PMI

per un totale di 6,58 milioni di lavoratori agili, circa un terzo dei lavoratori dipendenti italiani.

Sono oltre dieci volte più dei 570mila censiti nel 2019 (e che riguardavano per il 58% le grandi imprese).

Il maggior numero di smart worker lavora nelle grandi imprese, 2,11 milioni, 1,13 milioni nelle PMI, 1,5 milioni nelle microimprese sotto i dieci addetti e infine 1,85 milioni di lavoratori agili nelle PA. 

L’applicazione del lavoro agile durante la pandemia, seppure in un momento di emergenza, ha dimostrato come un modo diverso di lavorare sia possibile anche per figure professionali prima ritenute incompatibili.

Tuttavia, ha anche evidenziato l’impreparazione tecnologica di molte organizzazioni.

Infatti:

  • Più di due grandi imprese su tre hanno dovuto aumentare la dotazione di pc portatili (69%);
  • tre PA su quattro hanno incoraggiato i dipendenti a usare i dispositivi personali;
  • il 50% delle PMI non ha potuto operare da remoto.

Nonostante le difficoltà, questo smart working atipico ha contribuito:

  • a migliorare le competenze digitali dei dipendenti (per il 71% delle grandi imprese e il 53% delle PA),
  • a ripensare i processi aziendali (59% e 42%),
  • ad abbattere barriere e pregiudizi sul lavoro agile (65% delle grandi imprese).

Ciò ha segnato una svolta nell’organizzazione del lavoro e le aziende si stanno attrezzando per tradurre le nuove abitudini e aspettative dei lavoratori in un nuovo approccio al lavoro.

Sei anche tu uno smart worker?

Per lavorare da casa con continuità è necessario crearsi un ambiente di lavoro adatto. Per esempio, particolare attenzione deve essere rivolta alla scelta della sedia da scrivania.

Lo store di Scriba propone varie soluzione pensate per preservare la tua colonna vertebrale, dal supporto lombare alla seduta ergonomica e con diversi modelli di sedie da scrivania.

 

Supporto lombare adattabile alla maggior parte delle sedie e seduta ergonomica  per qualsiasi poltrona da scrivania.
Sull’argomento ergonomia e sull’importanza della corretta postura puoi leggere:
La sedia direzionale “Urania” (da sx verso dx), la sedia “Unica” e la sedia “Sofia” in bleu. Su shop.scribanet.com

Dall’emergenza Covid alla normalità: cosa cambierà nello Smart Working

Il 50% delle grandi imprese interverrà sugli spazi fisici al termine dell’emergenza differenziandoli (29%), ampliandoli (12%) o riducendoli (10%).

Il 38% delle grandi imprese non prevede riprogettazioni ma cambierà le modalità d’uso e solo l’11% tornerà a lavorare come prima. Il 36% delle grandi imprese modificherà i progetti di Smart Working in corso e digitalizzerà i processi.

Ben il 70% di chi ha un progetto di lavoro agile aumenterà le giornate in cui è possibile lavorare da remoto, passando da un solo giorno alla settimana prima della pandemia a una media di 2,7 giornate a emergenza conclusa.

Se anche tu sei uno smart worker sfoglia il catalogo di Scriba e scegli ciò che ti serve per la tua attività.

 

Spedizioni

 

Oppure vieni a trovarci!

Il nostro personale saprà consigliarti nel modo migliore.

Lo store di Scriba si trova a San Bonifacio (Verona) in Via Don G. Dalla Tomba n.3 sulla Strada Statale 11, di fronte al supermercato Eurospin.

 

*Dati Osservatorio Smart Working

Scrittura a mano

Carta e penna ci aiutano a leggere meglio il mondo

Con l’uso della carta e della penna la nostra memoria e la capacità del linguaggio crescono e migliorano.

Il ricordo porta alle scuole primarie, dove le maestre insegnavano agli alunni a scrivere pagine di lettere dell’alfabeto.

Ogni pagina una lettera, maiusola e minuscola.

Un esercizio di memoria motoria che sembrava ripetitivo o ossessivo ma che, col tempo, ha prodotto i suoi effetti.

Della bella scrittura, la calligrafia, anche se si dimentica col passare del tempo, resta il modo di tradurre all’istante il pensiero in un segno grafico.

Si pensa e si scrive, quasi instintivamente. E il merito è proprio di quelle pagine colme di lettere incolonnate di tanti anni fa.

E con l’arrivo della digitalizzazione e della didattica a distanza (DaD) imposta dalla pandemia, ci saranno delle conseguenze sulla capacità di apprendimento?

Le nuove tecnologie portano un cambiamento

L’avvento del digitale nella scuola ha comportato una diminuzione dell’uso della scrittura a mano.

Il computer per i giovani alunni non è solo uno strumento più avanzato per svolgere un compito di più fogli ma è, attualmente, l’unico modo per consegnare all’insegnante il proprio lavoro e riceverne un riscontro.

Non è più un’opzione, è oggi una necessità.

Probabile che in futuro il corso più funzionale per un bambino di prima elementare sia quello di dattilografia, per essere veloce sulla tastiera, invece delle lezioni di “bella calligrafia”.

Da notare la petizione lanciata dallo scrittore e archeologo Carlo Di Girolamo su change.org “Promuoviamo la bellezza della scrittura a mano”.

Non è solo una questione di estetica e nemmeno di ritorno all’uso massiccio della scrittura.

La scrittura a mano aumenta la capacità di utilizzo della memoria e del linguaggio. E questo è provato da diversi studi sull’apprendimento.

penne e carta
Per scrivere in modo ottimale servono dei blocchi di carta e penne di qualità. I blocchi Mont Blanc e le penne Pilot a sfera e Pilot V5 sono il meglio per la scrittura

L’apprendimento dei bambini e adulti con la scrittura

Il confronto tra l’apprendimento dei bambini che usano solo il computer e coloro che scrivono a mano gli appunti è al centro di numerose ricerche.

Certa è la dannosità del copia-incolla o del completamento automatico delle parole dopo aver scritto due o più parole di una frase.

Il coordinamento tra l’azione manuale consapevole e quella mentale ha un effetto positivo sull’incremento della memoria.

Insomma: prova a prendere appunti a mano e sul computer.

Nel primo caso avrai fissato meglio in testa quello che hai scritto e pazienza se la calligrafia non è delle migliori.

Prenditi il blocco notes e l’esercizio manterrà attiva mente e mano!

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Spedizione casa

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