Contrariamente a quanto si crede, per imparare a disegnare bene conta più il saper vedere che l’abilità e la manualità nel disegno.
Sono molti i libri che esortano a “imparare a vedere le cose in modo nuovo”: con gli esercizi che seguono scoprirete che la capacità a disegnare può essere acquisita da qualsiasi persona con una buona vista e discreta coordinazione tra funzione visiva e funzione motoria e che sappia scrivere in stampatello in modo chiaro.
Secondo la teoria che andiamo ad analizzare oggi il cervello umano è un complesso infinito di risorse, ciò che conta è “imparare a vedere”.
L’articolo è tratto dal saggio di Betty Edwards, Disegnare con la parte destra del cervello. Guida allo sviluppo della creatività e delle doti artistiche.
Vediamolo in dettaglio
“Disegnare con la parte destra del cervello”: il metodo di Betty Edwards
Questo metodo aiuta la concentrazione e sviluppa l’osservazione senza servirsi di immagini memorizzate. Perché ciò che conta é:
“Disegnare ciò che vediamo e non ciò che crediamo di vedere”
Negli anni ’70 Betty Edwards, giovane californiana insegnante di disegno, analizza i propri comportamenti quando disegna e s’interroga su alcuni fenomeni interessanti:
• Perché interrompe il suo discorso quando spiega un esercizio dimostrandolo simultaneamente con un disegno?
• Perché un soggetto messo sottosopra dà risultati migliori agli studenti?
• Com’è possibile disegnare meglio le forme osservando gli spazi attorno a loro?
La Edwards sostiene che:
“È possibile imparare a disegnare adottando un nuovo modo di vedere, cioè utilizzando le funzioni specifiche dell’emisfero destro del cervello!”
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Emisfero destro e sinistro: funzionamento
Il nostro cervello è diviso in due parti: ”emisfero destro” ed “emisfero sinistro.
L’emisfero destro controlla il lato sinistro del corpo e l’emisfero sinistro, il lato destro.
Se il vostro cervello sinistro subisce un trauma accidentale, è la parete destra del vostro corpo che sarà maggiormente colpita (e viceversa).
L’emisfero sinistro è fortemente legato all’idea di ciò che è giusto, morale, buono, logico, appropriato. Questa parte analizza, conta, percepisce il tempo, programma le azioni per sequenze.
L’emisfero destro è invece legato ai concetti di ribellione, anarchia e ai sentimenti che sfuggono alla volontà.
Ci aiuta a vedere le cose immaginarie, ed è grazie al nostro emisfero destro che comprendiamo le metafore, sogniamo, creiamo nuove combinazioni di idee.
Funziona sull’intuizione, sul sensibile, vede l’insieme, permette una migliore percezione dello spazio.
Esercizi per imparare a disegnare
“Imparare a disegnare non è solo imparare una tecnica… È imparare a vedere! Le persone con la capacità di vedere e disegnare sono così rare che gli artisti sono spesso considerati dotati di talento eccezionale. Eppure il disegno è una tecnica che viene acquisita e dalla quale si può ricavare un doppio vantaggio. Non solo il metodo del cervello destro aiuta a trascrivere ciò che abbiamo davanti agli occhi, ma ci fa anche adottare un modo di pensare più creativo che è utile in tutti i campi.
In effetti, l’attitudine di un individuo al disegno deriva essenzialmente dalla sua capacità di adottare un modo insolito di elaborare l’informazione visiva, vale a dire la capacità di passare da un metodo verbale e analitico a un metodo spaziale e globale.” Betty Edwards
In disegno, la cosa più importante è proprio vedere e non rappresentare ciò che il cervello ha memorizzato.
Per arrivare a non analizzare e decomporre in maniera razionale, bisogna dunque disconnettersi dall’emisfero sinistro per mettersi all’ascolto di quello destro.
Gli esercizi della Edwards ti aiuteranno, con il tempo, a disegnare con la parte destra del cervello.
1. Il disegno all’inverso
Quando un’immagine viene messa sottosopra, i dati visivi non corrispondono: il messaggio è estraneo a noi e il nostro cervello è disturbato dall’aspetto molto diverso.
I risultati di questo esercizio sono solitamente molto sorprendenti per le qualità del disegno ottenuto e il grande rispetto delle proporzioni e dei dettagli.
“Disegnare quello che vedo e non quello che penso di sapere.”
2. Il disegno in negativo
Gli spazi negativi sono gli spazi vuoti in una composizione artistica, mentre oggetti e personaggi sono le forme positive.
Sembra che il cervello sinistro sia molto poco interessato agli spazi negativi, quelli che non rappresentano nulla di specifico.
La sfida è disegnare qualcosa disegnando il vuoto.
O meglio, disegnare gli spazi vuoti intorno a un oggetto, senza mai essere interessato all’oggetto stesso.
Disegnare è molto più facile quando si disegnano gli spazi negativi perché il cervello sinistro, incapace di nominare uno spazio negativo, smette di imporre ciò che conosce e lascia così lavorare il cervello destro!
3. Il disegno dei contorni puri
Il disegno di contorni puri soddisfa ancora meno il cervello sinistro.
E’ probabile che il cervello sinistro non ami questo lavoro perché si basa sulla percezione delle informazioni spaziali e relazionali, tipiche dell’emisfero destro!
In sintesi, il disegno dei puri contorni è un disegno creato osservando attentamente il suo modello ed evitando di guardare il disegno che si sta realizzando sul foglio.
Esercizi di preparazione
Per disconnettersi dal cervello sinistro, parte razionale del cervello, e lasciare spazio alla parte più soggettiva e sensoriale, sono necessari dei piccoli esercizi.
Sono tutti basati sulla concentrazione, l’osservazione, la percezione dei sensi.
- Prendere possesso dell’area di lavoro percependo il formato del proprio foglio.
- Toccare, posizionare sulla scrivania e osservare le proporzioni del foglio.
- Mantenere la posizione della carta.
- Con la matita (o la penna) tracciare una linea continua, senza sollevare la matita. Non guardare la carta e disegnare senza sollevare matita dal foglio in linea continua.
- Toccare il foglio, percepire gli spazi liberi attorno ad esso.
- Posizionarsi, respirare, ascoltare il proprio respiro.
- Disegnare con tutto il braccio e liberamente: linee rette verticali, orizzontali e curve.
Il materiale
Per eseguire gli esercizi non c’è bisogno di molto materiale.
Basterà della carta bianca da disegno o di un blocco per schizzi, una matita 4B (la punta morbida traccia linee nette e marcate) o una matita di grafite e una gomma per cancellare.
Più avanti potrai procurarti altro materiale, per esempio un carboncino, un pennarello da disegno, qualche pastello di varie tonalità di grigio e di ocra.
Ottima la matita in legno Staedtler con mina realizzata con grafite e carbone e tratto simile al carboncino. Confezione da 6 pezzi con 4 GRADAZIONI ASSORTITE: 2B (x2), 4B (x2), 6B e 8B.
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