Pennarelli lettering

Lettering, l’arte di scrivere le lettere: le nuove penne con punte a pennello PENTEL

Tra le passioni riscoperte dai creativi una nota particolare merita il lettering, definito come l’arte di scrivere le lettere con penne sottili.

Vediamo in cosa si differenzia dalla calligrafia, con la quale è spesso confuso, e quali sono gli accessori per iniziare a praticare quest’arte affascinante.

Lettering e Calligrafia

Queste due discipline non sono uguali. Anche se entrambi i termini si riferiscono alla bella scrittura e, nella maggior parte dei casi, gli accessori per fare calligrafia e lettering sono gli stessi, abbiamo però a che fare con due discipline simili ma ben distinte.

Il vocabolario Treccani riporta questa definizione di calligrafia: «l’arte, affine al disegno, che insegna a tracciare la scrittura in forma elegante e regolare». La calligrafia nasce ben prima del lettering, prima ancora della nascita della stampa.

 

Calligrafia
La calligrafia e il lettering sono due discipline distinte

Invece quando parliamo di lettering, hand lettering ci riferiamo all’arte di disegnare le lettere, di disegno vero e proprio. Non è solo bella scrittura.

Ogni lettera, ogni opera, è unica, e non corrisponde quindi a dei parametri specifici, come invece avviene per la calligrafia.

Dietro il lettering c’è un processo creativo durante il quale si provano diversi stili e configurazioni, fino ad arrivare al modello scelto.

Gli accessori per fare lettering

Per iniziare a fare lettering ti basteranno pochi strumenti, così da impratichirti e nel contempo capire quali sono gli accessori che preferisci e con i quali ti trovi meglio.

Vediamoli insieme.

La matita

La matita è fondamentale per gli schizzi. Se sei alle prime armi con il lettering ti consiglo la matita Castell 9000 di Faber Castell gradazione F, una via di mezzo tra la H e la B.

Dopo aver fatto un po’ di pratica è consigliabile passare all’uso di un portamine, pratico e che ti permette di avere una mina sempre perfetta. 

Penne liner

Molti professionisti e molti artisti utilizzano le penne liner, come il Pennarello Pigment Liner di Staedtler.

Sono liner tecnici che partono da punte sottilissime (la più sottile è di 0,1 millimetri) per arrivare a pennini più robusti (0,5 millimetri) usati ache da architetti e illustratori.

 

Pennarelli per il lettering

Tra gli accessori principali per il lettering troviamo i pennarelli Brush Pen: pennarelli dalla punta flessibile e che permettono di dare libero sfogo alla creatività tipica del lettering (tant’è che in molti casi si parla di brush-lettering).

Questi pennarelli hanno la caratteristica di possedere una doppia punta, una più fine per i dettagli e una flessibile a pennello con cui si possono colorare le aree di maggiori dimensioni.

I Pennarelli ad Aqua Brush Duo sono caratterizzati da due punte molto resistenti e che consentono un lungo impiego senza perdere la qualità iniziale. Da un lato la punta a pennello (4 mm) permette di utilizzare tecniche simili alla pittura.
Dall’altro il pennino (2 mm) permette di tracciare linee sottili e precise per immagini perfette.

Novità che trovi allo store di Scriba sono le penne con punte a pennello della PENTEL:

  • Dual Metallic Brush con pennello effetto glitter metallizzato,

  • Milky Brush pennello con inchiostro dai colori pastello,

  • METTEHOP il rollergel super pigmentato ad effetto opaco e coprente.

 

lettering
Prova la nuova linea PENTEL: Dual Metallic Brush con pennello effetto glitter metallizzato, Milky Brush pennello con inchiostro colori pastello e METTEHOP il rollergel super pigmentato ad effetto opaco e coprente

Blocco

Ti suggerisco di usare il Blocco a spirale Watercolour di Fabriano, una carta bianca liscia ideale per inchiostro, pennarello, gouache, aerografo, matita e carboncino.

Bene, ora che sai ciò che ti serve (carta, matita, penna e Brush Pen) puoi cominciare.

All’inizio potrà sembrare difficile, ma con la pratica costante e una buona dose di creatività potrai creare delle vere e proprie opere d’arte!

 

Se ti serve tutto l’occorrente puoi rivolgerti al team di Scriba a San Bonifacio (Verona) e vedere quali sono gli articoli più adatti alla tua idea.

 

 

Se vuoi saperne di più sulla calligrafia leggi:

Vuoi migliorare la tua calligrafia? Ecco come fare

dipingere sulla plastica

Come dipingere sulla plastica: consigli utili e idee

Se hai già provato a dipingere sulla plastica puoi affermare come non sia per niente facile: essendo la plastica un materiale non poroso, la vernice tende a scivolare creando orribili scie di colore.

Per ottenere un buon risultato segui i nostri consigli e scegli la vernice adatta.

Vedrai che con la giusta preparazione della plastica puoi colorare qualsiasi cosa: mobili, soprammobili o contenitori di ogni tipo.

Come dipingere sulla plastica

1. Pulisci l’oggetto con acqua calda e un detergente neutro 

Puoi usare il detersivo per i piatti: in questo modo elimini ogni traccia di sporco. UsUsaa uno straccio morbido o una spugna per lavare le superfici lisce e invece una paglietta abrasiva per quelle più ruvide (come ad esempio un mobile da esterni).

Risciacqua poi l’oggetto e asciugalo tamponando.

2. Usa la carta vetrata per smerigliare la superficie

Con una pressione delicata esegui movimenti circolari e leggeri per evitare di fare graffi, poi strofina l’oggetto con un panno cattura-polvere. Così facendo la vernice aderirà meglio.

3. Pulisci la superficie con l’alcol denaturato

Questo passaggio serve a rimuover ogni residuo oleoso che potrebbe interferire con la stesura della vernice. Diminuisci così il rischio che l’oggetto si scheggi in futuro.

4. Proteggi ogni parte che non vuoi colorare con del nastro adesivo di carta

Sia che utilizzi la vernice spray che un pennello il lavoro riuscirà meglio se proteggi le parti che non vuoi colorare con del nastro di carta.

I prodotti spray sono i più facili da usare, ma vanno bene anche quelli che si stendono con un pennello, come i colori della linea Polycrom Maimeri, opachi, coprenti e ottimi da esterno che da interno.

colorare la plastica
Per ottenere un buon risultato scegli prodotti di buona qualità adatti alla plastica, come i colori Polycolor di Maimeri

5. Applica uno strato di aggrappante

Attendi che l’aggrappante si asciughi completamente prima di passare alle fasi successive.
Se hai deciso per un primer a spruzzo, ricorda di proteggere il tavolo di lavoro e di procedere in una zona ben ventilata.

6. Scegli una vernice per plastica

Quella spray è perfetta per la plastica, ma puoi decidere di usare quella acrilica o quella smaltata. Alcuni tipi di vernici sono più resistenti di altri: per ottenere i risultati migliori, cerca i prodotti specifici per la plastica.

7. Prepara il colore

Se usi la bomboletta agitala per qualche minuto; miscelando la vernice spray otterrai un’applicazione più fluida.

Se utilizzi un colore acrilico diluisci il prodotto con acqua (o con del solvente in base alla vernice che utilizzi) fino a ottenere una consistenza cremosa; con questa accortezza minimizzerai la visibilità delle pennellate.

8. Applica una mano leggera e uniforme (la prima)

Non preoccuparti se all’inizio non è perfettamente coprente ma è un  passaggio molto importante, sia che tu stia usando la bomboletta sia il pennello.

  • Tieni l’ugello dello spruzzo a 30-45 cm dalla superficie e muovi la bomboletta da un lato all’altro in maniera costante.
  • Applica le vernici in acrilico con pennelli con setole di taklon, kanekalon o zibellino.

9. Applica altri strati di colore

Lascia che ogni mano si asciughi prima di stendere la successivaalterna la direzione in cui applichi ciascuno strato: se hai eseguito movimenti orizzontali per il primo, usa quelli verticali per il secondo e così via. 

Di solito sono sufficienti 2 o 3 mani di colore.

I tempi di asciugatura variano in base al tipo di vernice; nella maggioranza dei casi bastano 15-20 minuti, mentre per lo strato finale dovresti attendere 24 ore.

10. Riempi zona senza colore applicando la vernice con il pennello fine

Per ritoccare le imprecisioni o le zone senza colore dovresti utilizzare un prodotto acrilico della medesima tonalità, anche se hai utilizzato la vernice spray.

 

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Idee per decorazioni

Ecco alcune idee per decorare il tuo oggetto appena dipinto:

  • Appoggia degli stencil e applica la vernice a spruzzo o con un pennello di gommapiuma;
  • Usa un pennellino appuntito per dipingere delle decorazioni a spirale o dei disegni;
  • Aggiungi dei punti luce con delle tonalità più chiare di colore e ombreggia altre zone con tinte scure.

Applica uno strato sottile di sigillante in poliuretano per rendere il colore più resistente. 

Puoi utilizzare un prodotto a spruzzo o da stendere con il pennello, ma sappi che il primo garantisce una finitura più liscia e omogenea.

Applica una sola mano leggera e aspetta che si asciughi per almeno mezz’ora; se necessario, stendi altri strati a distanza di 3 minuti l’uno dall’altro.

Consigli utili

  • Se stai colorando diversi lati di un oggetto, come una scatola, lavora su una faccia alla volta.
  • Se la vernice a spruzzo cola o gocciola vuol dire che stai applicando uno strato troppo spesso; allontana l’ugello dalla superficie e spruzza con un movimento ondeggiante costante.
  • Lavora sempre in una stanza ben ventilata per evitare di inalare i vapori tossici della vernice, del sigillante o dell’acquaragia.

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corso calligrafia Scriba

Christmas Calligraphy: lo workshop dedicato alla calligrafia

Il team di Scriba organizza per il giorno 17 novembre 2023 un pomeriggio dedicato alla calligrafia, l’arte della bella scrittura.

La calligrafia è un’arte molto antica che si basa sull’utilizzo di diverse tecniche di scrittura per realizzare lettere belle e in stili diversi, come ad esempio l’Italico, il Corsivo Inglese e lo Spencerian.

Per arrivare a padroneggiare quest’arte è molto importante esercitarsi quotidianamente sui singoli segni grafici e sulla forma delle lettere e scegliere con cura gli strumenti adatti.

A insegnarci questo e altro, allo workshop del 17 novembre, sarà presente Anna Saleri, calligrafista professionista.

Vuoi migliorare la tua calligrafia?

Partecipa anche tu al pomeriggio dedicato all’apprendimento della tecnica calligrafica.

 

calligrafia

Grazie all’aiuto di Anna imparerai a creare inviti ai matrimoni, splendidi biglietti d’auguri, segnaposto e molto altro.

Per Anna tutto questo non è solo un lavoro, ma un amore vivissimo: “La bella scrittura si è persa, ma è importante, comunica molto. Quando la scrittura si fa disordinata significa che c’è disordine culturale nell’epoca in cui si vive – ci spiega Anna.”

E allora impariamo a scrivere bene con il workshop organizzato da Scriba in collaborazione con Pentel.

L’evento si svolgerà nella sala del primo piano dedicata agli eventi, a San Bonifacio (Verona) lungo la statale 11 di fronte al Supermercato Eurospin.

La disponibilità al corso è limitata!
Affrettati e prenota al 045 6102854
o su whatsapp al 351 791 6431

 

Per saperne di più sulla scrittura a mano puoi leggere:

disegnare con la parte destra del cervello

Imparare a disegnare si può? Segui il metodo di Betty Edwards

Contrariamente a quanto si crede, per imparare a disegnare bene conta più il saper vedere che l’abilità e la manualità nel disegno.

Sono molti i libri che esortano a “imparare a vedere le cose in modo nuovo”: con gli esercizi che seguono scoprirete che la capacità a disegnare può essere acquisita da qualsiasi persona con una buona vista e discreta coordinazione tra funzione visiva e funzione motoria e che sappia scrivere in stampatello in modo chiaro.

Secondo la teoria che andiamo ad analizzare oggi il cervello umano è un complesso infinito di risorse, ciò che conta è “imparare a vedere”.

L’articolo è tratto dal saggio di Betty Edwards, Disegnare con la parte destra del cervello. Guida allo sviluppo della creatività e delle doti artistiche.

Vediamolo in dettaglio

“Disegnare con la parte destra del cervello”: il metodo di Betty Edwards

Questo metodo aiuta la concentrazione e sviluppa l’osservazione senza servirsi di immagini memorizzate. Perché ciò che conta é:

“Disegnare ciò che vediamo e non ciò che crediamo di vedere”

Negli anni ’70 Betty Edwards, giovane californiana insegnante di disegno, analizza i propri comportamenti quando disegna e s’interroga su alcuni fenomeni interessanti:

• Perché interrompe il suo discorso quando spiega un esercizio dimostrandolo simultaneamente con un disegno?

• Perché un soggetto messo sottosopra dà risultati migliori agli studenti?

• Com’è possibile disegnare meglio le forme osservando gli spazi attorno a loro?

La Edwards sostiene che:

“È possibile imparare a disegnare adottando un nuovo modo di vedere, cioè utilizzando le funzioni specifiche dell’emisfero destro del cervello!”

 

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Emisfero destro e sinistro: funzionamento

Il nostro cervello è diviso in due parti: ”emisfero destro” ed “emisfero sinistro.

L’emisfero destro controlla il lato sinistro del corpo e l’emisfero sinistro, il lato destro.

Se il vostro cervello sinistro subisce un trauma accidentale, è la parete destra del vostro corpo che sarà maggiormente colpita (e viceversa).

L’emisfero sinistro è fortemente legato all’idea di ciò che è giusto, morale, buono, logico, appropriato. Questa parte analizza, conta, percepisce il tempo, programma le azioni per sequenze.

L’emisfero destro è invece legato ai concetti di ribellione, anarchia e ai sentimenti  che sfuggono alla volontà.

Ci aiuta a vedere le cose immaginarie, ed è grazie al nostro emisfero destro che comprendiamo le metafore, sogniamo, creiamo nuove combinazioni di idee.

Funziona sull’intuizione, sul sensibile, vede l’insieme, permette una migliore percezione dello spazio.

Esercizi per imparare a disegnare

“Imparare a disegnare non è solo imparare una tecnica… È imparare a vedere! Le persone con la capacità di vedere e disegnare sono così rare che gli artisti sono spesso considerati dotati di talento eccezionale. Eppure il disegno è una tecnica che viene acquisita e dalla quale si può ricavare un doppio vantaggio. Non solo il metodo del cervello destro aiuta a trascrivere ciò che abbiamo davanti agli occhi, ma ci fa anche adottare un modo di pensare più creativo che è utile in tutti i campi.

In effetti, l’attitudine di un individuo al disegno deriva essenzialmente dalla sua capacità di adottare un modo insolito di elaborare l’informazione visiva, vale a dire la capacità di passare da un metodo verbale e analitico a un metodo spaziale e globale.” Betty Edwards

In disegno, la cosa più importante è proprio vedere e non rappresentare ciò che il cervello ha memorizzato.

Per arrivare a non analizzare e decomporre in maniera razionale, bisogna dunque disconnettersi dall’emisfero sinistro per mettersi all’ascolto di quello destro.

Gli esercizi della Edwards ti aiuteranno, con il tempo, a disegnare con la parte destra del cervello.

1. Il disegno all’inverso

Quando un’immagine viene messa sottosopra, i dati visivi non corrispondono: il messaggio è estraneo a noi e il nostro cervello è disturbato dall’aspetto molto diverso.

I risultati di questo esercizio sono solitamente molto sorprendenti per le qualità del disegno ottenuto e il grande rispetto delle proporzioni e dei dettagli.

“Disegnare quello che vedo e non quello che penso di sapere.”

2. Il disegno in negativo

Gli spazi negativi sono gli spazi vuoti in una composizione artistica, mentre oggetti e personaggi sono le forme positive.

Sembra che il cervello sinistro sia molto poco interessato agli spazi negativi, quelli che non rappresentano nulla di specifico.

La sfida è disegnare qualcosa disegnando il vuoto.

O meglio, disegnare gli spazi vuoti intorno a un oggetto, senza mai essere interessato all’oggetto stesso.

Disegnare è molto più facile quando si disegnano gli spazi negativi perché il cervello sinistro, incapace di nominare uno spazio negativo, smette di imporre ciò che conosce e lascia così lavorare il cervello destro!

3. Il disegno dei contorni puri

Il disegno di contorni puri soddisfa ancora meno il cervello sinistro.

E’ probabile che il cervello sinistro non ami questo lavoro perché si basa sulla percezione delle informazioni spaziali e relazionali, tipiche dell’emisfero destro!

In sintesi, il disegno dei puri contorni è un disegno creato osservando attentamente il suo modello ed evitando di guardare il disegno che si sta realizzando sul foglio.

 

disegno con matita

 

Esercizi di preparazione

Per disconnettersi dal cervello sinistro, parte razionale del cervello, e lasciare spazio alla parte più soggettiva e sensoriale, sono necessari dei piccoli esercizi.

Sono tutti basati sulla concentrazione, l’osservazione, la percezione dei sensi. 

  1. Prendere possesso dell’area di lavoro percependo il formato del proprio foglio.
  2. Toccare, posizionare sulla scrivania e osservare le proporzioni del foglio.
  3. Mantenere la posizione della carta.
  4. Con la matita (o la penna) tracciare una linea continua, senza sollevare la matita. Non guardare la carta e disegnare senza sollevare matita dal foglio in linea continua.
  5. Toccare il foglio, percepire gli spazi liberi attorno ad esso.
  6. Posizionarsi, respirare, ascoltare il proprio respiro. 
  7. Disegnare con tutto il braccio e liberamente: linee rette verticali, orizzontali e curve.

Il materiale

Per eseguire gli esercizi non c’è bisogno di molto materiale.

Basterà della carta bianca da disegno o di un blocco per schizzi, una matita 4B (la punta morbida traccia linee nette e marcate) o una matita di grafite e una gomma per cancellare.

Più avanti potrai procurarti altro materiale, per esempio un carboncino, un pennarello da disegno, qualche pastello di varie tonalità di grigio e di ocra.

Ottima la matita in legno Staedtler con mina realizzata con grafite e carbone e tratto simile al carboncino. Confezione da 6 pezzi con 4 GRADAZIONI ASSORTITE: 2B (x2), 4B (x2), 6B e 8B.

Su Shop.scribanet.com puoi trovare tutto il necessario per il disegno e le Belle Arti: Blocco per schizzo da 70 fogli DEBUTTO a grana liscia, studiata per le tecniche secche quali matite, gessi, carboncini; matita 4B Staedtler, matita in grafite, gomma bianca in vinile Faber-Castell per il disegno e confezione da 6 pezzi di matite Staedtler in grafite e carbone in 4 gradazioni assortite.

 

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pittura olio consigli

Pittura ad olio: 8 consigli per iniziare a dipingere come un artista

Hai appena iniziato a dipingere con i colori ad olio o avresti voglia di provare?

Questo articolo è pensato proprio per te: continua a leggere e troverai 8 preziosi consigli per iniziare a dipingere con i colori a olio come un vero artista.

1. Procurati materiali di qualità

Il materiale principale che ti servirà riguarda colori ad olio, tele, pennelli, diluenti.

Iniziamo con i colori

Puoi partire acquistando solo i colori ad olio essenziali: i primari e poco altro. La gamma indispensabile di colori è formata da rosso, blu, giallo, terra di Siena bruciata e un tubetto di bianco.

Puoi partire con pochi tubetti di colore, ma scegli tra dei brand conosciuti come Maimeri, Van Gogh, Rembrandt. Ti consigliamo il Primary set di Maimeri, set da 5 tubetti di colori primari.

Le tele

Procurati una tela montata su telaio e dunque pronta ad essere utilizzata, delle dimensioni del dipinto che vuoi realizzare.

Prendi anche qualche pannello telato più piccolo, che utilizzerai per fare pratica.

Sul nostro e-shop puoi trovare anche del cartoncino telato, ottimo per fare delle bozze del tuo dipinto.

I pennelli

Per la pittura ad olio servono pennelli particolari, meglio se rigidi.

Sul nostro e-shop puoi trovare i migliori pennelli per dipingere ad olio a prezzi ragionevoli.

Procuratene una buona varietà di grandezze: grandi, medi e piccoli, che ti serviranno per dipingere larghe aree di colore, riempire le forme e gli oggetti; molto piccoli, adatti a ritocchi finali o se ti piace il realismo nei dettagli

Per approfondire puoi leggere Belle Arti: come scegliere i pennelli per olio e acquerello

Cosa usare per la pulizia dei pennelli

Per mantenere i pennelli in buono stato è indispensabile pulirli con cura.

L’olio di lino e il solvente sono ottimi per la loro pulizia. 

L’olio di semi di lino è il più usato dai pittori che impiegano colori a olio.

Se vuoi che il tuo quadro asciughi più in fretta, mescola ai colori ad olio il liq quale il Liquin di Winsor&Newton.

Avrai inoltre bisogno della trementina o dell’acquaragia per la pulizia dei pennelli. Molti usano l’acquaragia anche per diluire i colori ad olio, ma questa non è la scelta ideale per garantire la durata del tuo quadro: la trementina è molto più efficiente. 

La trementina è un solvente di origine naturale (viene estratta dalla resina del pino) ed è il solvente ideale per la pittura a olio.

2. Utilizza pochi colori

Utilizzare troppi colori può creare confusione. Un consiglio che spesso viene dato a che è alle prime armi è quello di lavorare  con 4 o 5 colori sulla tavolozza e creare il resto delle tinte mischiando i colori tra loro secondo le necessità.

3. Dipingi in strati sottili

Con i colori ad olio è importante dipingere sempre in strati sottili. Altrimenti, mentre la superficie asciuga, lo strato sotto rimane fresco e, con il tempo, potrebbe ricoprirsi di crepe.

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4. Fai attenzione allo schizzo

Per evitare che lo schizzo del disegno si veda dopo aver steso il colore è importante che sia molto leggero.

Utilizza dei pastelli o il carboncino.

Per i paesaggi è particolarmente indicato l’utilizzo di un pastello viola, poiché questo colore si armonizza bene con i pigmenti della veduta senza scurire o macchiare le tinte chiare (cosa che invece farebbe il nero). 

Il carboncino e il pastello viola, inoltre, sono facilmente rimovibili con un panno umido: se non ti piace qualcosa del tuo disegno cancella e riprova.

 

Dipingere ad olio
I nostri consigli per iniziare a dipingere ad olio: Primary set Maimeri, Cartoncino telato Daler Rowney e Olio di Lino Maimeri per diluire il colore

5. Usa una tavolozza

Ti servirà anche una tavolozza dove disporre i colori mentre dipingi. 

Puoi utilizzare sia la classica piccola asse di legno (non verniciata) con un buco laterale per il pollice, sia di un supporto più improvvisato, come un piatto di ceramica o di vetro.  Puoi usare anche una tavolozza di plastica, che trovi sul nostro e-shop.

6. Utilizza un cavalletto

Il cavalletto è utilissimo per dare un’inclinazione ottimale alla tela e dunque al tuo lavoro: non serve che sia costoso, l’importante è che abbia gambe regolabili per adattarsi alla pittura in piedi o da seduti.

 

colori tempera
Da Scriba a San Bonifacio (Verona) trovi lo stand Belle Arti con la linea professionale di colori Maimeri (olio, tempera e acrilico)

7. Ricorda che i colori ad olio restano bagnati per giorni

Questo significa che, se mentre dipingi combini qualche pasticcio, puoi fare tutte le modifiche che vuoi, tanto il colore sarà ancora bagnato. Puoi usare la spatola per grattare via intere aree della tela e ricominciare da capo.

I tempi lunghi di asciugatura dei colori a olio ti permettono cioè di perfezionare tutte le volte che vuoi prima di decidere che il quadro è finito.

8. Esercitati tanto

Non preoccuparti se all’inizio i risultati non sono quelli che speravi: non si diventa artisti in un giorno.

Libera la creatività, mettiti alla prova e ricorda che per imparare a dipingere ad olio in modo soddisfacente ci vuole tempo e pazienza e magari, perché no… potresti seguire un buon corso di pittura!

Cosa ne pensi?

Vieni a trovarci: allo store di Scriba troverai materiale di ottima qualità e personale preparato a disposizione per consigliarti al meglio.

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Il nuovo stand Belle Arti di Scriba a San Bonifacio (Verona)

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Colori Acrilici: 8 consigli per cominciare a dipingere

I colori acrilici sono molto apprezzati perché sono semplici da utilizzare e sono molto versatili. 

Sono colori particolari a base di resina acrilica la cui principale caratteristica è un’asciugatura molto rapida. 

Vediamo oggi una breve guida con 8 suggerimenti per iniziare a dipingere con l’acrilico in modo corretto.

1. Prepara la superficie su cui dipingerai

Il materiale adatti alla pittura acrilica sono quelli porosi, come il cartone o il legno non trattato.

Se intendi utilizzare supporti lisci come tele, cartoncini non porosi o vetro applica prima sul fondo del gesso bianco .

2. Acquista un set di colori primari

Se sei agli inizi, non comperare troppi colori: parti con un set di acrilici con i colori primari, un tubetto di bianco ed un tubetto di nero, e di qualche colore che ti piace particolarmente.

Gli acrilici sono facilmente miscelabili tra di loro e puoi creare infinite tonalità di colore.

Se preferisci, puoi acquistare gli acrilici per bambini che non sono tossici.

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Il nuovo stand “Belle Arti” di Scriba con le linee professionali di colori, pennelli e fogli da disegno

3. Conserva gli acrilici in modo corretto

I colori acrilici tendono ad asciugarsi facilmente, e a seccarsi se non ben conservati. 

Per mantenerli morbidi:

– Mentre dipingi, spruzza ogni tanto un po’ di acqua sulla tavolozza (una bottiglietta spray sarà comodissima);

– Utilizza poco colore alla volta.

4. Usa dei pennelli grandi, poi aggiungi i dettagli con quelli più sottili

Inizia dipingendo i bordi più grandi e definisci i dettagli in un secondo momento, utilizzando i pennelli più sottili.

A questo proposito leggi: Belle Arti: come scegliere i pennelli per olio e acquerello

 

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5. Diluisci i colori acrilici

Puoi utilizzare i colori acrilici così come escono dal tubetto, oppure puoi mescolarli con il bianco, ottenendo un effetto opaco. 

Se ti sembrano troppo densi, oppure vuoi regolarne l’opacità puoi diluirli con l’acqua. 

Più aggiungi acqua più gli acrilici diventano sempre più trasparenti.

6. Come fare le ombre

Per fare le ombre devi scurire il tuo colore di base.

Aggiungi un po’ di nero, pochissimo però e mescola bene.

Tieni presente che una volta asciutti, gli acrilici tendono a essere più scuri: ricordalo quando mescoli i colori.

Set colori primari Maimeri

8. Utilizza una tavolozza

La tavolozza ti serve per miscelare e preparare i colori e averli vicini alla tela.

Puoi utilizzare quella in legno, ma vanno bene anche quelle in plastica, più pratiche perché facili da pulire.

7. Come pulire i pennelli

Quando termini di dipingere lava i pennelli con acqua e sapone o con un detergente specifico e tamponali delicatamente con un panno pulito per asciugarli.

Per non rovinare i pennelli non lasciare mai che il colore si secchi sulle setole!

Anche mentre dipingi, quando lavi il pennello in acqua, ricordati di asciugarlo: eviterai così di sporcare la tela con eventuali schizzi e sgocciolature.

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