La primavera è arrivata e anche la collezione 2023 di zaini Ergobag è disponibile nello stand di Scriba.
Passa a scoprire questi favolosi zaini ancora di più personalizzabili e studiati per ripartire il peso equamente sulla schiena del bambino.
Novità per quanto riguarda i modelli di zaini Prime:
fondale rigido per donare stabilità allo zaino e miglior contenimento
nuove colorazioni e serigrafie
nuove cerniere davanti e lato dello zaino
gamma di Zip-set classici e tasche laterali con colori brillanti e fasce riflettenti intercambiabili.
Gli effetti WOW dello zaino Ergobag
Sono 3 sono gli effetti WOW che ti portano a scegliere uno zaino Ergobag.
Ergonomia
Capienza
Risparmio
L’ergonomia è la caratteristica che più differenzia uno zaino Ergobag da tutti gli altri modelli presenti sul mercato.
Ideati seguendo l’impostazione degli zaini da montagna, i vari modelli Ergobag nascono per preservare la schiena del bambino dai carichi eccessivi di peso.
La struttura Your-Size-System è appunto studiata per:
distribuire il peso sul bacino con una particolare struttura dello schienale e una fascia addominale imbottita che garantiscono un’aderenza ottimale alla colonna vertebrale
regolare la struttura dello zaino in base all’altezza del bambino per un’aderenza perfetta e una durata di almeno 5 anni.
Pertanto l’ergonomia è un elemento fondamentale da considerare.
Meno problemi alla colonna vertebrale significa garantire una crescita regolare senza squilibri e problemi di postura.
Ti invitiamo, inoltre, a provare la capienza di uno zaino Ergobag.
Uno zaino espandibile fino a 20 litri dove riporre libri, quaderni, astuccio e merenda ben suddivisi in un ampio spazio interno.
Una serie di scomparti permette di collocare quaderni e libri in modo che non facciano pressione sulla schiena. C’è anche uno spazio per il coprizaino antipioggia e un piccolo scomparto per riporre gli oggetti più piccoli (giocattoli o peluches).
La Collezione 2023 di zaini Ergobag di Scriba è arrivata. Nuovi modelli Prime con splendidi colori e serigrafie. Passa a trovarci!
Risparmia con Ergobag
Gli zaini Ergobag sono la soluzione che aspettavi da tempo: uno zaino per 5 anni!
La loro struttura ti permette di:
regolare lo schienale dello zaino alla lunghezza della schiena del tuo bambino, da 1 mt a 1,50 mt., e adattarsi così alla crescita,
utilizzare lo zaino dalla prima alla quinta classe. Cinque anni sono un risparmio dal punto di vista economico e ambientale.
Se pensi a uno zaino per il tuo bambino e desideri provare i modelli della Collezione Ergobag 2023 ti invitiamo allo store di Scriba, in via don G. Dalla Tomba 3 a San Bonifacio (Verona).
Con l’arrivo della Primavera si inizIa il cambio dei vestiti negli armadi e salutare così la stagione fredda.
Organizzare e rivedere i capi invernali riposti nei diversi scomparti degli armadi è un’operazione che richiede attenzione.
Questo periodo è visto come momento di stress sia perché ci sono nuovi abiti, mentre e lo spazio è sempre quello, sia per i dubbi su come conservare al meglio i capi di lana.
Se scegli il momento giusto e qualche accorgimento, questa fase dell’anno può rivelarsi adatta a fare più ordine.
Non ti preoccupare, le soluzioni per il cambio abiti negli armadi ci sono e più facili di quanto tu non creda.
Cambio abiti negli armadi? Alcuni consigli
1. Consiglio: liberati di quello che non usi
Questo è il momento per eliminare quel maglione o felpa che non usi più.
Scarta i capi che non sono più portabili perché troppo stretti o logori e adotta la filosofia del decluttering, l’eliminazione del superfluo.
Per una sicura eliminazione poniti 3 domande:
1) L’ho indossato quest’anno?
2) Mi sta bene?
3) Ho almeno altri 2 capi con cui potrei abbinarlo?
Se sono più i no, allora eliminalo senza rimorsi!
2. Consiglio: crea un ordine visivo
Un guardaroba pulito e ordinato è lo specchio di una mente altrettanto ordinata.
Stirare, piegare e sistemare bene pantaloni, gonne e maglioni equivale a prendersi cura delle proprie cose (quindi anche di se stesso).
Usa i sacchi salvaindumenti che proteggono i tuoi capi dalle tarme, dagli odori e, soprattutto, ti permettono di risparmiare tantissimo spazio.
Hai presente le coperte di lana, i piumoni o giacconi gonfi?
Ecco con l’uso dei sacchetti di plastica (disponibili in varie misure) è sufficiente piegare il vestito, inserirlo nel sacchetto e con un aspiratore manuale estrarre l’aria attraverso questa valvola.
I sacchetti sottovuoto sono in grado di mantenere i vestiti in perfette condizioni per essere utilizzati in futuro.
Inoltre, non c’è bisogno di utilizzare la naftalina per proteggerli dai tarli, né tanto meno bisogna lavarli al prossimo utilizzo.
Esistono in commercio diverse tipologie di guanti da lavoro, almeno tante quante sono le mansioni lavorative.
Per questo è importante saper leggere le informazioni sul prodotto da acquistare e scegliere il dispositivo di protezione individuale (DPI) adatto al proprio lavoro.
I guanti possono difenderti da diversi tipi di pericoli ma, se scelti in maniera sbagliata possono limitare la manualità impedendoti nei movimenti.
Vediamo insieme quali tipi di guanti di lavoro esistono e come sceglierli.
Tipologie di guanti DPI
Possiamo distinguere diverse tipologie di guanti DPI da scegliere in base al tipo di lavorazione da eseguire:
Guanti di protezione contro il rischio chimico
Guanti contro il rischio termico
Guanti di protezione contro il freddo
Guanti di protezione contro le radiazioni e la contaminazione da radioattività
Guanti di protezione contro i rischi meccanici
Guanti di protezione isolanti per lavori sotto tensione
Guanti di protezione per l’uso di seghe a catena comandate a mano
Nella scelta è importante prendere in considerazione le immagini e i valori (pittogrammi) che vedi stampati sui guanti, stabiliti dalle normative europee entrate in vigore nel 2018 (Regolamento europeo DPI 2016/425).
Simbologia sui guanti da lavoro: dispositivo di protezione da rischio meccanico e dispositivo di protezione dal freddo
I rischi meccanici (EN 388) vengono rappresentati con l’icona a sinistra nella locandina e quattro numeri che rappresentano il livello di protezione in caso di:
abrasione (da 0 a 4)
taglio (da 0 a 5)
strappo (da 0 a 4)
perforazione (da 0 a 4)
Un numero più alto rappresenta una maggiore protezione da questo tipo di danno.
I rischi da freddo (EN 511), rappresentati con l’icona a destra, rappresentano la possibilità del guanto di resistere alle temperature più basse e ha solo tre numeri sotto il pittogramma:
resistenza al freddo convettivo (0-4)
resistenza al freddo da contatto (0- 4)
penetrazione d’acqua (0-1)
La lettera X significa non testato contro il rischio corrispondente.
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GUANTI U-POWER
Guanti antitaglio, protezione B.
Fodera in grafene Kyorene con spandex senza cuciture 13G, fornisce sensibilità e destrezza superiori.
Palmo in nano schiuma di nitrile, traspirante ed elasticizzato, offre comfort e protezione per tutto il giorno, oltre a mantenere le mani fresche e asciutte. Rinforzo sul pollice. Presa eccellente in ambienti umidi e asciutti.
Certificato Oeko-TEX standard 100.
Funzione touchscreen.
EN388:2016 4X42B.
Taglie disponibili da 07 a 11.
Ambiti di utilizzo:
Aerospaziale, Automobilistico, Macchine e attrezzature, Fabbricazione di metalli, Aftermarket automobilistico, Servizi medici di emergenza, Petrolio e gas, Servizi di pubblica utilità, Magazzinaggio, Assemblaggio di piccole parti, Maneggiamento delle materie prime, Sistemi di regolazione dei componenti di prelievo, di fissaggio e di avvitamento, Edilizia, Lavorazione vetro, Logistica, Imballaggio, Iniezione di plastica.
GUANTI DELPTAPLUS
Guanti completamente rivestiti in nitrile su supporto jersey cotone.
Manichetta tela de 6 cm. Grande comfort del supporto tessile. Adatti a lavori impegnativi. Eccellente resistenza all’abrasione. Eccellente resistenza ad oli e grassi.
Forma anatomica.
Settori di utilizzo:
Meccanica, Confezionamento, Lavorazione, Manipolazione di pezzi grassi ed oleosi. Categoria DPI: 2. Certificazione CE. Conformità alle norme EN420:2003+A1:2009 e EN388:2016.
GUANTO DELTAPLUS IMPERMEABILE
Guanto di protezione dal freddo e impermeabile all’acqua.
In poliammide/acrilico con doppia spalmatura: palmo e dorso ricoperto in lattice, spalmatura in schiuma di lattice su palmo e punta delle dita.
Ottimo grip antiscivolo, protezione dal taglio livello 3.
Ottime performance meccaniche.
Supporto acrilico felpato per un‘ottima protezione contro il freddo e mantenimento del calore.
Categoria DPI: 2. Certificazione CE.
Conformità alle norme EN388:2016, EN407:2004, EN420:2003+A1:2009 e EN511:2006.
Scopri sul nostro e-shop tutte le novità in ambito DPI e sicurezza sul lavoro, oppure vieni al nostro store,
ci trovi a San Bonifacio (Verona) lungo la Statale 11,
di fronte al Supermercato Eurospin.
Stare seduti per ore e ore davanti al computer porta all’insorgere di dolori cervicali.
La postura in questi casi è importante per rimanere seduti in modo scorretto
Posture scorrette prolungate provocano dolori alla schiena o alla zona cervicale.
l dolore e la tensione nella zona di collo e spalle possono essere causati da un monitor regolato all’altezza sbagliata, che obbliga ad alzare e abbassare continuamente lo sguardo fra lo schermo del computer e i fogli o il libro sulla scrivania.
Vediamo oggi alcune regole che ti permettono di mantenere una postura corretta davanti al pc.
8 regole per una postura corretta davanti al video
1. L’altezza della scrivania deve essere tra i 70 e gli 80 cm.
2. I piedi devono essere entrambi appoggiati al pavimento o, meglio, a una pedana.
3 La distanza tra gli occhi e il monitor, che deve essere inclinabile e in posizione frontale rispetto a te, deve essere di 50-70 cm. Valuta se ti serve un’alzata per monitor.
4.L’altezza della seduta deve essere regolata in modo che le gambe formino un angolo di 90° e gli avambracci siano poggiati sul tavolo.
5. La tastiera deve essere inclinabile e il mouse deve trovarsi alla sua stessa altezza. L’uso del supporto per polsi e di un tappetino per mouse ergonomico sono consigliati.
6. Lo schienale della sedia deve sostenere la zona dorso-lombare. Una sedia da ufficio ergonomica è sempre un ottimo investimento per la tua schiena. Esistono anche dei supporti lombari da applicare alla sedia.
7. Se lavori spesso su documenti cartacei, per evitare di assumere posture scorrette con il collo, ti consigliamo di usare un leggio da tavolo.
8. Se lavori spesso con un PC portatile, il consiglio è di usare una tastiera, un mouse e un supporto che ti consenta di posizionare lo schermo osservando gli stessi criteri indicati per il computer con monitor fisso: a distanza, rialzato e leggermente inclinato.
Durante la giornata lavorativa è consigliabile fare alcune pause e alzarsi (almeno ogni 40 minuti), camminare e magari fare degli esercizi di stretching per il collo e le spalle.
Tutti i prodotti di cui ti ho parlato nell’articolo sono disponibili nell’e-shop di Scriba.
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Se hai dolori cervicali quello che ti serve è un supporto per il monitor
Se non l’hai già acquistato, il primo consiglio è quello di procurarti un supporto per il monitor, che ti permette di mantenere in linea gli occhi con lo schermo, in modo da non sollecitare continuamente il movimento del collo e degli occhi.
In commercio esistono diversi tipi di supporti per il monitor, a braccio singolo o doppio (di tipo professionale) oppure le più semplici alzate in alluminio o in plastica, regolabili o fisse.
La stessa cosa vale per il notebook.
Scegli tra le varie tipologie di supporti. Eccone alcune in ordine:
Novità allo store di Scriba con il nuovo reparto dedicato agli articoli sulla sicurezza sul lavoro e ai dispositivi di protezione individuale (DPI).
Con questo articolo iniziamo una serie di approfondimenti dedicati al mondo delle aziende e ai responsabili alla sicurezza interna.
Scarpe antinfortunistiche: uso e normativa
L’uso delle scarpe antinfortunistiche sul lavoro è indispensabile per garantire la sicurezza del piede ed evitare spiacevoli infortuni.
Soprattutto in settori di lavoro dove ci sono pericoli meccanici e chimici le scarpe antinfortunistiche svolgono un’azione di protezione e prevenzione, dove interviene anche la legge.
La Normativa Europea UNI EN ISO 20345 e il Decreto Legge n. 81/2008, art. 74 in materia DPI sono i riferimenti legislativi ai quali ogni azienda deve obbligatoriamente attenersi.
L’utilizzo della scarpa antinfortunistica è obbligatoria per moltissimi settori, non solo infatti in fabbrica o in cantiere ma anche negli ospedali o nelle mense.
Trova la tua scarpa antinfortunistica
Nonostante la normativa però, possono sorgere diversi dubbi che riguardano il tipo di calzature da scegliere in base alla mansione svolta.
Questo perché le scarpe antinfortunistiche sono fabbricate con materiali particolari e vengono sottoposte a diversi test per verificarne l’efficacia prima di essere messe in commercio.
Per le aziende: Scriba offre la possibilità di test sulle marche disponibili delle scarpe antinfortunistiche.
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Quali scarpe antinfortunistiche scegliere?
Ogni tipo di lavoro è soggetto a pericoli diversi, quindi le calzature si dividono in tre tipologie in base alla loro destinazione: basse, alte, aperte.
Scarpe da lavoro comode e leggere
Somigliano alle delle classiche sneakers e proteggono solo il piede, non la caviglia.
Sono più comode e flessibili rispetto ad altre tipologie, e rispettano le norme base di sicurezza.
Sono usate per lavori leggeri.
Scarpe da lavoro alte
L’altezza della calzatura arriva a coprire anche la caviglia e, in certi casi, anche il ginocchio quando si tratta di veri e propri stivali antinfortunistici.
Sono il massimo della sicurezza e sono indicate soprattutto per mansioni pesanti svolte in ambienti a rischio come i cantieri.
Esistono 2 macro-classi che dividono le tipologie di scarpe antinfortunistiche in base al materiale principale usato per la fabbricazione:
– Classe Tipo I Cuoio, pelle o altri materiali escluse le gomme.
– Classe Tipo II solo gomma o polimero come poliuretano.
A loro volta queste 2 macro-classi si dividono in altre 3 sottoclassi rispetto alla differente resistenza del puntale in acciaio.
Sottoclasse S
Scarpe per la sicurezza con un puntale resistente a urti contro oggetti pesanti fino a 20kg. Assorbono l’impatto da 1 m di altezza.
Sottoclasse P
Scarpe per la protezione con puntale di resistenza inferiore rispetto alla sottoclasse S.
Sottoclasse O
Scarpe per il lavoro senza il puntale di rinforzo.
Verifica la destinazione d’uso
La classificazione si differenzia anche rispetto alla loro destinazione d’uso:
SB
La sigla sta per Sicurezza di Base e racchiude tutte le calzature che in generale soddisfano i requisiti standard e hanno un puntale di acciaio resistente a 200 J.
S1
Possiede un puntale d’acciaio e la suola antiscivolo, antistatica ma senza lamina antiperforazione. Viene impiegata per le mansioni poco a rischio e può essere usata anche per lavori di fai-da-te o giardinaggio.
S1P
Uguale alla scarpa antinfortunistica S1 ma in più ha la lamina antiperforazione.
S2
Rispetto alle precedenti, è impermeabile all’acqua fino a un’ora di immersione del piede.
S3
Sono le scarpe sicurezza più utilizzate e complete. Hanno la lamina antiperforazione sia in metallo, in tessuto o fibra sintetica.
S4
Indicate per i lavori in cui si è esposti continuamente all’acqua. Completamente impermeabili senza limiti di tempo. Non hanno la lamina protettiva.
S5 Uguali alla versione S4, in più possiedono la lamina antiforo.
Le scarpe antinfortuistiche sono, pertanto, un elemento utile e obbligatorio per la tua sicurezza sul lavoro.
Rivolgiti alla tua azienda per richiederne un paio e indossale sempre durante le ore lavorative.
La tua sicurezza è importante.
Passa dallo store di Scriba a San Bonifacio (Verona) per toccare con mano i nuovi modelli di scarpe antifortunistiche.
Nuovi arrivi di scarpe della FTG Safety Shoes, azienda con stabilimento di produzione a Lonigo (Vicenza).
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