compiti per le vacanze

Compiti per le vacanze: 5 consigli affinché non siano fonte di stress

La scuola è finita e finalmente i ragazzi e i loro genitori possono rilassarsi e godersi l’estate. 

Ma ci sono i compiti per le vacanze, e con essi alcuni punti di domanda. Quando iniziare a fare i compiti? Faccio seguire mio figlio da qualcuno o lascio che si organizzi da solo?

E quando far leggere i libri consigliati?

Ecco 5 consigli utili per fare in modo che i compiti per le vacanze non siano uno stress né per i ragazzi né per i genitori.

1. Qualche settimana di relax

I ragazzi vengono da 9 mesi densi di impegni… sarebbe buona cosa lasciar loro il tempo per recuperare un po’ di energie fisiche e mentali. Almeno un paio di settimane di completo distacco dai libri sono consigliate.

Potrebbe essere anche per voi genitori l’occasione di staccare la spina dal pensiero della scuola e da tutto quello che ne consegue e magari organizzare qualche gita di famiglia.

2. Quando fare i compiti: regole condivise

Un po’ di riposo si, ma evitate che i vostri figli si riducano a fare tutto gli ultimi giorni.

Le funzioni dei compiti per le vacanze sono due:

  • il mantenimento dell’allenamento allo studio
  • il ripasso degli argomenti utili all’inizio dell’anno successivo

Il rischio del farli tutti gli ultimi giorni è quello di farli velocemente e commettere così molti errori, vanificando l’utilità dei compiti delle vacanze.

Stabilite insieme ai vostri ragazzi alcune regole condivise su come dovranno essere gestiti i compiti estivi, tenendo presente che è consigliabile iniziare con un’ora al giorno, aumentando via via che la scuola si avvicina.

Invitateli a fare i compiti in maniera autonoma, rassicurandoli che sarete a loro disposizione in caso di difficoltà o bisogno di chiarimenti.

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3. Giornata studio in compagnia

Se possibile, organizzate qualche giornata di compiti con gli amici.

Studiare in compagnia è utile a sviluppare le capacità di collaborazione e la cooperazione, oltre a rispondere alle esigenze di socializzazione dei ragazzi. Prima lo studio e poi il gioco.

4. No all’utilizzo del cellulare

Mentre si fanno i compiti va vietato qualunque strumento tecnologico che può distogliere l’attenzione. 

Se i ragazzi passano troppo tempo tra smartphone e tablet, durante le vacanze provate a coinvolgere i ragazzi in qualche attività di tipo creativo o di approfondimento.

È un modo piacevole per imparare a mantenere la concentrazione.

5. Lettura dei testi consigliati

La lettura dei testi consigliati dai docenti non va considerata tra i compiti per le vacanze, ma come qualcosa da fare nei momenti di tranquillità, come dopo pranzo o sotto l’ombrellone in vacanza. 

Se i vostri bambini hanno meno di 10 anni, e ancora non sono abituati a leggere, potreste leggere insieme a loro. 

I ragazzi più grandi potrebbero essere invece stimolati proponendo confronti sui personaggi e sulla trama del libro.

Potrebbe nascere così una passione che poi li accompagnerà, con grandi benefici, per tutta la vita.

Che ne dici di questi consigli di studio? Pensi che potrebbero funzionare?

 

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disegnare mano libera

Disegnare a mano libera: come scegliere matite, carta e altri consigli utili

Il disegno, oltre a essere un aspetto fondamentale dell’arte, fa parte dell’essenza stessa dell’uomo ed è presente in ogni sua manifestazione culturale.

Si è disegnato e si disegna a mano fin dalla preistoria e se originariamente il disegno aveva grande importanza pratica oggi è anche la base di arti quali la pittura, la scultura e l’architettura.

Lo sapevi che ognuno di noi è potenzialmente predisposto per il disegno? Si tratta solo di apprendere la tecnica.

Se sei alla ricerca di consigli per migliorare nel disegno a mano libera sei nel posto giusto, ma ricorda che per raggiungere risultati soddisfacenti sono indispensabili buona volontà, costanza e la guida esperta di un maestro (e di un buon libro), in modo da evitare errori di impostazione, difficili da correggere in seguito.

Imparare a disegnare: matite e strumenti necessari

Per disegnare a mano libera la matita è lo strumento principale.

Te ne serviranno già di una:

  • la matita n.1 è la più morbida e la più adatta al disegno: con essa puoi ottenere un nero intenso e un’ampia gamma di grigi,
  • la matita n.2 è considerata media, 
  • la matita n.3 è dura e non è adatta al disegno artistico; si usa invece per il disegno tecnico o per i tratti molto precisi,
  • la matita n.4 è la più dura e viene utilizzata nei casi che richiedono molta precisione.

Secondo la classificazione europea le matite identificate dalla lettera B (morbide e dal tratto scuro) sono quelle adatta per il disegno.

Le matite di tipo H sono invece dure e non adatte al disegno a mano libera.

 

matite
Scegli la matita in base alla gradazione del colore nero e della durezza della grafite

Esistono anche matite a carbone e composti, che hanno la mina spessa e si possono sfumare con facilità.

Puoi utilizzare anche carboncini (rotondi o quadrati) per le zone d’ombra più ampie.

Esistono poi la matita sanguigna, la matita a sepia, la matita a grafite, da utilizzare in tecniche miste.

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Matite Rembrandt Art Special Schizzo: ideali per abbozzo, disegno e schizzo. Hanno alto potere colorante, lasciano un segno morbido e si sfumano con facilità. Il set contiene: 1 matita Bianca DRY, 1 matita Sanguigna DRY, 1 matita Sepia scuro DRY, 1 matita Sanguigna OIL, 1 matita Sepia chiaro OIL, 1 matita Carbon Extra Dark HB, 1 matita Carbon 2B, 1 matita Carbon B, 1 matita Carboncino 2B, 1 matita Carboncino HB, 1 matita Graphite Aquarell HB, 1 matita Graphite Aquarell 4B.

 

Per disegnare sono indispensabili poi:

  • i prolungatori, che ti permettono di utilizzare la matita fino alla fine;
  • il temperamatite;
  • le gomme: le gomme morbide (gomma pane) sono adatte per le superfici ampie, a forma di matita per le zone più precise e per cancellare gli errori;
  • lo sfumino, cilindro con le estremità coniche di carta grigia.Sono strumenti indispensabili per il disegno accademico e si utilizzano strofinando sui tratti a matita per ottenere sfumature delicate e gradazioni di colore;
  • una tavola da disegno in legno o truciolato, piano d’appoggio per il foglio;
  • puntine o pinze di metallo, usate per fissare il foglio sulla tavola;
  • cartellette: una grande per contenere i lavori realizzati e una più piccola per i fogli di misura inferiore e per disegnare all’aperto.

 

Disegnare a mano libera

 

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Come scegliere la carta da disegno

La carta è l’altro elemento fondamentale per il disegno ed è importante sceglierla di buona qualità.

Ricorda che il tipo di grammatura scelta influisce sempre sull’esecuzione del lavoro.

Il nostro consiglio è quello di utilizzare una carta ruvida a grana spessa per il disegno a mano libera di stile impressionista.

Per il disegno a carboncino scegli un tipo di carta con una grana adatta per le sfumature.

Esiste poi un genere di carta molto levigata da utilizzare per disegni dal tratto fine e dai particolari numerosi di stile realista.

La carta va scelta in base al disegno che si intende realizzare.

Tuttavia, con il tempo e l’esperienza, ti accorgerai che esistono determinati tipi di carta che meglio si adattano al tuo stile di disegnare.

matite
Album spiralato con carta a grana media. Adatto a tutte le tecniche miste, senza acidi e senza azzurranti ottici. Fogli microperforati. Canson.

Imparare a disegnare: consigli utili

Per apprendere bene la tecnica del disegno è necessario fare molti esercizi, anche di copiatura. 

Solo quando avrai una certa sicurezza nell’uso dei materiali potrai iniziare a guardarti intorno e a disegnare dal vero, cosa senz’altro molto più stimolante.

Quando disegni dal vero fai attenzione alla luce: non è sufficiente che un oggetto sia illuminato, lo deve essere nel modo giusto affinché il rapporto chiaroscuro risulti armonico

Quella che ti serve è una luce diretta che punti sul soggetto che vuoi disegnare, in modo da avere ombre nette. 

Pratica comune è quella di eseguire sempre un bozzetto con linee leggere e facili da cancellare.

Solo dopo averlo guardato con occhio critico si procede con un disegno dai segni rapidi, focalizzando l’attenzione sui tratti fondamentali.

Nel momento in cui decidi di disegnare qualcosa che si trova di fronte a te, ti consigliamo di inquadrare per bene il soggetto, così da avere ben chiaro quale parte di quello che vedi finirа nel tuo disegno, e cosa invece resterà al suo esterno.

Se col tempo fare questo diventerà un’abitudine, per ora, invece, ti consigliamo di aiutarti con una “cornice di legno”, o di carta, e quindi con un rettangolo che abbia le stesse proporzioni del tuo disegno.

Mettilo di fronte a te, e inquadra all’interno di esso quello che vuoi disegnare.

Impara poi a visualizzare con un solo occhio: il fatto di chiudere un occhio ti permette di eliminare la profondità. Il che è un bene, perché il disegno sarà sempre fatto su un piano a due dimensioni.

Utilizza la gomma da cancellare il meno possibile (se la usi troppo rovini il foglio) e per dar luce agli sfumati.

Disegna in libertà ma con tratti sicuri, senza paura di sbagliare.

Se commetti errori che non puoi correggere getta il foglio e ricomincia il disegno. 

Vuoi continuare a migliorare? Dedica ogni giorno almeno un pò del tuo tempo al disegno a matita, solamente con la costanza e la dedizione si possono ottenere buoni risultati.

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8 pratici accorgimenti per prendere appunti in modo efficace

Prendere gli appunti con l’uso di concetti o parole chiave significa adottare un metodo utile, anche per farti risparmiare tempo.

In questo modo potrai riportare quelle parti, di un discorso o di un testo, fondamentali da ricordare.

Come prendere gli appunti?

Non serve scrivere tutto: schematizzare le lezioni semplifica lo studio e permette di ottenere buoni risultati.

Vediamo insieme quali sono i metodi collaudati per prendere appunti in modo efficace.

Molti ragazzi prendono appunti digitando su una tastiera.

Il nostro consiglio è quello di scrivere gli appunti a mano.

Il metodo tradizionale con carta e penna ti permette di capire e ricordare più facilmente ciò che scrivi rispetto a coloro che digitano. 

Questo perché scrivendo su un portatile è facile entrare in modalità “trascrizione”: digitare cioè tutto ciò che viene detto invece di cercare di capire in modo ragionato quali siano le cose più importanti da scrivere. 

Scrivere a mano, inoltre, favorisce la concentrazione.

La scrittura negli appunti: perché è importante?

Prendere bene gli appunti durante le lezioni è un ottimo modo per risparmiare tempo e fatica quando dovrai studiare.

Infatti, mentre scrivi a mano i tuoi appunti, riesci a capire quali sono i concetti che più interessano al professore e che potrebbe chiederti nell’interrogazione.

Ma qual è la giusta tecnica per prendere appunti?

Innanzitutto dovrai avere a disposizione tutto il materiale necessario: matite, penne, gomme per cancellare, evidenziatori e blocchi a righe o a quadretti.

Puoi trovare tutto quello che ti serve nello store di Scriba a San Bonifacio (Verona), oppure ordinare nell’e-shop.

 

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La gamma di colori degli evidenziatori STABILO si compone di diverse tonalità: allo store di Scriba trovi l’espositore completo per il colore preferito del tuo evidenziatore

Come prendere appunti in modo efficace

Ricordati che il tuo compito non è quello di trascrivere parola per parola.

Per prendere degli appunti in modo efficace il consiglio è di seguire questi 8 pratici accorgimenti.

1) Annota solo i concetti chiave

Preoccupati di segnare ciò che il professore dice riguardo i concetti chiave dell’argomento.

Eventuali nomi e date li puoi recuperare in un secondo momento sul libro.

2) Utilizza abbreviazioni 

Nel prendere appunti la velocità è un’arma fondamentale. A casa puoi permetterti di utilizzare le abbreviazioni e il linguaggio da sms (come “cmq” al posto dei “comunque”, le “x” al posto dei “per”, “tt” al posto di tutto o altro).

Ma solo nei tuoi appunti, mi raccomando!

3) Elimina le parole inutili per la comprensione del concetto

Elimina tutte quelle parole che non servono per comprendere il discorso: articoli, congiunzioni e preposizioni.

Il concetto sarà ugualmente comprensibile, ma sarai più veloce.

4) Focalizzati sulle informazioni che ti sono nuove

Non ti servirà a molto appuntare ciò che già sai.

5) Metti in evidenza i concetti importanti

Puoi scrivere in maiuscolo, sottolineare i concetti con pennarelli o evidenziatori.

Quando rileggerai i tuoi appunti ti sarà più facile individuare gli argomenti più importanti.

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Per prendere appunti in modo efficace usa i Post-it: sull’e-shop di Scriba
6) Usa elenchi puntati e numerati

Gli elenchi sono molto utili per la memoria visiva: utilizzali se l’argomento te lo consente 

7) Utilizza simboli e fai schemi semplici

Utilizza frecce, pallini, tabelle, diagrammi: sono ottimi modo per ricordare gli argomenti chiave e associarlii tra loro.

8) Trascrivi e rileggi entro 24 ore

Appena finita la lezione (o nell’arco delle 24 ore) gli appunti sono da sistemare e integrare. In questo modo riuscirai a imprimere nella tua mente tutte le nozioni che ti serviranno per l’interrogazione o l’esame.

Nella fase di trascrittura ti consigliamo di utilizzare pennarelli colorati ed evidenziatori per dare maggior risalto ai concetti più importanti. 

Questo stimolerà la tua memoria visiva e ti aiuterà a rendere più piacevole lo studio e il ripasso.

Guarda sullo shop online di Scriba: troverai un’ampia scelta di articoli per la scrittura e gli appunti.

 

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come scrivere bene a mano

Vuoi migliorare la tua calligrafia? Scopri come fare

Ti dicono che scrivi male e che hai una pessima calligrafia? O vorresti semplicemente scrivere bene e avere una calligrafia armonica?

Scrivere in modo illeggibile non è da sottovalutare perché, anche se oggi scriviamo principalmente con una tastiera, scrivere male può avere spiacevoli conseguenze sia a scuola che sul lavoro.

La buona notizia è che migliorare la propria grafia si può, facciamo insieme una prova di scrittura e segui i nostri consigli. Serve però un po’ di esercizio e buona volontà.

Analizza la tua calligrafia

Come prima cosa controlla la tua calligrafia.

Ciò che dovrai modificare riguarderà uno o più dei seguenti aspetti: la forma delle lettere, la spaziatura, l’allineamento, la dimensione, la qualità del tratto e l’inclinazione delle parole.

Procedi così:

  1. Scrivi 4 o 5 righe di testo: inventa o copia da un libro.
  2. Controlla: la tua grafìa è ricca di curve o cerchi?
    O viceversa è spigolosa, ricca di angoli e stanghette?
  3. Le lettere sono perpendicolari alle righe del foglio?
    O invece sono inclinate a destra o a sinistra?
    Una leggera inclinazione non è un problema, ma se è eccessiva potrebbe rendere le parole illeggibili.
  4. Verifica l’allineamento delle parole. Le parole tendono a scivolare verso l’alto o verso il basso?
    Si sovrappongono alle righe? Tendi a inclinare ogni singola parola, o è tutto il testo che è inclinato rispetto alle righe orizzontali della pagina?
  5. Controlla gli spazi che lasci tra le parole.
    Tra una parola e l’altra dovrebbe esserci spazio sufficiente per far stare una lettera “O”.
  6. Controlla anche la distanza tra le lettere di una singola parola.
    Se si sovrappongono o sono troppo lontane tra loro possono creare confusione alla lettura o la parola risulterà difficile da leggere.
  7. Verifica le dimensioni delle lettere. Sia scrivere troppo grande che troppo piccolo non va bene.
    Le lettere sono così grandi da riempire lo spazio tra due linee del foglio?
    O Scrivi talmente piccolo da occupare meno della metà dell’altezza di una riga? In entrambi i casi devi rimediare.
  8. Verifica la pressione del tratto.
    Le lettere sono tracciate con forte pressione o sono talmente leggere che quasi non si leggono?
    I tratti sono disordinati, ripresi o tortuosi?

 

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Come migliorare la propria scrittura

Ora che sai cosa non va nella tua scrittura prova a impegnarti per migliorare.

I cambiamenti possono coinvolgere la forma delle lettere, la spaziatura, l’allineamento, la dimensione, la qualità del tratto e l’inclinazione delle parole. 

Cosa fare per migliorare?

Vai su internet e cerca dei siti specializzati in caratteri grafici, e cerca degli esempi che ti piacciono e da imitare: puoi usarne solo alcune caratteristiche.

Un difetto tipico delle brutte grafie è l‘irregolarità e la mancata armonia di forma tra le lettere: ripeti le lettere che vuoi modificare più volte e cerca di mantenere la forma e le dimensioni del carattere che hai scelto. 

Se invece il tuo problema è l’inclinazione riempi un intero foglio di trattini verticali paralleli tra loro, e poi di linee diagonali sempre parallele tra loro.

Allenati con l’alfabeto e solo quando avrai raggiunto un buon risultato passa a frasi complete.

Prova e riprova: se all’inizio ti sembrerà impegnativo, vedrai che con un po’ di esercizio riuscirai a migliorare la tua scrittura.
Tieni davanti a te una pagina scritta con una bella calligrafia: sarà il tuo modello per esercitarti.

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Come impugnare la penna

Anche il modo in cui si afferra la penna ha la sua importanza. Ricorda che:

  • la penna va afferrata tra il pollice e l’indice: l’estremità della penna dovrebbe appoggiare sulla nocca dell’indice o nell’incavo tra pollice e indice;
  • cerca di non tenere la penna né in modo troppo rigido né troppo allentato;
  • afferra la penna a circa 1/3 della sua lunghezza.

Un altro consiglio è quello di provare vari tipi di penne: alcune scrivono meglio di altre, e comunque utilizzare uno strumento che ti piace renderà più semplice la scrittura.

Prova le penne a sfera, quelle con inchiostro al gel, i pennarelli o le stilografiche tradizionali.

Scegli dei materiali di buona qualità, in questo modo la scrittura risulterà più fluida e il risultato sarà una calligrafia armonica e ordinata.

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Penna stilografica: manutenzione e accorgimenti importanti

Scrivere con la penna stilografica regala una soddisfazione unica, grazie alla fluidità e all’espressività del tratto.

Per mantenere però un ottimo funzionamento della penna sono necessarie cura e manutenzione, come per ogni strumento elegante e raffinato.

Come prendersi cura della penna stilografica

Per la manutenzione della penna stilografica ci sono alcuni accorgimenti e alcune semplici ma importanti regole che è fondamentale seguire.

Innanzitutto, sia nei momenti in cui viene utilizzata giornalmente, sia nei periodi in cui viene usata periodicamente, la penna stilografica ha bisogno di lavaggi regolari da effettuare prima di riporla nella sua custodia o prima di un cambio di inchiostro.

Lavaggio del pennino

Si procede così:

Quando la penna viene usata spesso è consigliabile lavare soltanto il pennino.

Per farlo, si può immergere la punta della penna in acqua all’interno di una boccetta che la sostenga in posizione verticale, oppure si può svitare il gruppo di scrittura e lavarlo aiutandosi con una siringa riempita d’acqua.

In entrambi i casi, per essere sicuri di aver completato il lavaggio, basta controllare che il pennino non disperda più inchiostro.

Per la pulizia si utilizza solamente acqua a temperatura ambiente (comunque non superiore ai 30°) evitando altri prodotti o solventi che potrebbero rovinare la penna stilografica. 

Se la penna è a stantuffo o con altri metodi di caricamento diretto, l’operazione consiste in caricare e scaricare il serbatoio, fino a quando l’acqua non uscirà completamente pulita. 

Invece, se la penna è a cartuccia, si può lasciare scorrere direttamente l’acqua dal rubinetto.

Al termine del lavaggio è fondamentale lasciare asciugare il pennino sulla carta assorbente con la punta rivolta verso il basso.

Se la punta rilascia ancora depositi di colore, occorre ripetere l’operazione di lavaggio.

Oltre al pennino, è buona norma pulire regolarmente anche l’interno del cappuccio tamponandolo con un po’ di carta assorbente inumidita in acqua.

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Accorgimenti importanti

La miglior posizione per far riposare la penna stilografica è tenerla in verticale con il pennino in su, mentre è meglio evitare di rivolgere il pennino verso il basso. 

Se invece la si ripone sdraiata l’inchiostro rimane in contatto con l’alimentatore, che dopo un paio di giorni potrebbe saturarsi, causando possibili perdite di inchiostro nel cappuccio.

Se, invece, si pensa di non usarla per un lungo periodo, il primo passo è togliere l’inchiostro dal serbatoio o rimuovere la cartuccia per evitare che si formino incrostazioni nell’alimentatore, lavarla accuratamente e solo quando bene asciutta riporla nella sua custodia-

Per una pulizia approfondita

Dopo un lungo periodo di inattività o a causa di una cattiva manutenzione, può capitare che la penna stilografica non abbia un tratto fluido o che non riesca a scrivere per la presenza di occlusioni di inchiostro. 

In questi casi si rende necessaria una pulizia approfondita della sezione, del pennino e del sistema di alimentazione.

Si tratta di una pulizia complessa, da evitare se non si è esperti, in quanto particolarmente delicata nelle fasi di smontaggio e rimontaggio delle varie componenti. 

Il procedimento della pulizia approfondita segue le stesse regole di base della pulizia ordinaria: acqua a temperatura ambiente e asciugatura completa di ogni parte che è entrata a contatto con l’acqua su un po’ di carta assorbente.

Nel caso specifico delle incrostazioni, però, il pennino dev’essere svitato dalla sezione.

Alimentatore, sezione e pennino possono essere immersi in tre contenitori diversi: in questo modo è più facile controllare il momento in cui le varie componenti non rilasciano più inchiostro e sono dunque pulite.

Dopo l’ammollo si passa al lavaggio con flusso d’acqua servendosi di una pipetta o di una siringa. 

Trattandosi di operazioni particolarmente complesse soprattutto per i neofiti, si consiglia di rivolgersi sempre a dei professionisti, per evitare di fare interventi che possano compromettere l’utilizzo dello strumento.

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roller pen

Penna roller: funzionamento, vantaggi e svantaggi della penna più amata

La penne roller, importante variante della penne a sfera, è uno degli strumenti più utilizzati dalla popolazione.

Molto amata per la sua fluidità e scorrevolezza, la roller è stata inventata tra gli anni ’60 e ’70 in Giappone, dalla società Ohto. 

La rollerball pen, tuttavia, non ha raggiunto il grande successo nel suo paese di origine, divenendo invece rapidamente molto popolare prima negli Stati Uniti e poi in Europa, proprio per le sue caratteristiche di penna rapida e quindi molto pratica, caratteristiche che la rendono la penna perfetta per lo stile di vita frenetico a cui siamo abituati nel mondo occidentale.

La differenza sta nell’inchiostro

La penna roller si differenzia dalla penna a sfera perché, anche se sfrutta il meccanismo di una sfera rotolante per trasferire l’inchiostro su carta, non utilizza un inchiostro viscoso a base di olio, ma un inchiostro a base di acqua o gel, che permette un risultato migliore.

La principale differenza tra la penna roller e la penna a sfera sta dunque nel tipo di inchiostro usato.

L’inchiostro liquido a base acquosa o di gel della penna roller rende la scrittura molto più rapida, leggera, fluida, perché viene assorbito dalla carta molto più velocemente.

Infatti, il tratto delle penne roller è famoso per essere fluido e continuo, quindi più piacevole, scorrevole e funzionale.

 

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Scegli la qualità delle penne roller Parker: Roller IM Premium Grey Metal Chiselled, punta M – Roller IM SS CT, punta F – Roller Sonnet Laque Black CT, punta M – Roller IM Monochrome, punta F, blu

Funzionamento della penna roller

La penna roller ha lo stesso funzionamento della penna a sfera, conosciuta anche come Biro, inventata negli anni ’40 dallo scrittore ungherese Laszlo Biro.

La penna roller funziona quindi grazie alla “famosa” pallina di acciaio, levigata e inserita all’interno della punta del pennino, che può avere un diametro compreso tra 0,38mm e 1.6 mm. 

L’inchiostro passa dal serbatoio al pennino attraverso una ghiera, con tante creste minuscole, che collega il serbatoio (la cannuccia) alla punta della penna.

 

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Come usare la rollerpen

Una particolarità della rollerpen è che questo tipo di inchiostro acquoso evapora molto rapidamente. 

Quindi, se a la penna viene lasciata aperta senza cappuccio, o questo non viene chiuso bene, è facile che in poco tempo la penna resterà a secco di inchiostro. 

La roller deve avere perciò un cappuccio ermetico, che permetta una buona chiusura.

Inoltre, per lo stesso motivo, è consigliata generalmente a chi la usa quotidianamente e in modo costante.

C’è poi un altro aspetto da considerare.

Essendo molto più fluido e acquoso, l’inchiostro della roller viene assorbito in misura maggiore e di conseguenza satura molto di più la carta.

Quindi, nel caso in cui venga utilizzata con tipi di carta sottili, l’inchiostro la può trapassare, macchiando il foglio sottostante.

Viceversa, in molti modelli è possibile ricaricare la penna in maniera agevole: il refill non richiede particolari cure ed è facile da inserire.

Una rollerpen resta comunque una valida alternativa ai sistemi di scrittura presenti in commercio.

La sua scorrevolezza e fluidità rimangono delle caratteristiche alle quali è difficile rinunciare.

 

Vieni allo store di Scriba a San Bonifacio (Verona) per provare i diversi brand di rollerpen.

L’esperienza ci insegna che solo provando ogni singola penna si comprende qual è la più adatta alla propria scriuttura.

Ti aspettiamo!

 

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