cosa sapere sul covid

Tutto quello che c’è da sapere sul Coronavirus. Consigli di igienizzazione

Abbiamo raccolto le domande più frequenti sul Coronavirus, in modo da condividere tutto quello che dovremmo sapere per affrontare la pandemia che vede crescere i contagi giorno dopo giorno.

Nel contempo ti proponiamo alcuni consigli su come pulire le mani e igienizzare gli ambienti.

1. Come si distingue la malattia da coronavirus dalla normale influenza?

Nei casi più leggeri, la malattia da coronavirus è indistinguibile dall’influenza. Provoca infatti tosse, naso chiuso, spossatezza, dolori, mal di testa e in alcune persone sindromi gastrointestinali. 

Dopo alcuni giorni, ma solo nei casi più gravi, il virus scende dalle vie aeree superiori fin nei polmoni. A questo punto potrebbero mostrarsi i segni della polmonite, che è visibile ai raggi X e alla Tac. 

Solo nei casi ancora più gravi (circa il 5% del totale) compaiono difficoltà nella respirazione.

Sono queste le situazioni in cui diventa necessario ricevere l’ossigeno ed essere ricoverati.

2. Come avviene il contagio?

Il virus viene trasmesso dalle persone infette tramite le goccioline emesse durante la respirazione, parlando, tossendo o starnutendo. 

Le goccioline più grandi di 5 micron (in inglese droplet) possono ospitare il coronavirus e trasmetterlo fino a 1,5-2 metri dalla persona che le emette. 

I virus permangono nell’aria per un tempo limitato (dipende se si è all’aperto o al chiuso) ma possono depositarsi sulle mani, ad esempio se ci ripariamo da uno starnuto o da un colpo di tosse, oppure sulle superfici degli oggetti. 

Per questo una delle principali regole di igiene è quella di lavarsi spesso le mani.

Nell’immagine qui sotto i prodotti che ti consigliamo per l’igienizzazione delle mani.

 

igienizzazione mani covid

 

3. Perché è necessario lavarsi spesso le mani?

Perché il virus può depositarsi sulle mani, se le usiamo per coprire uno starnuto o un colpo di tosse. 

Con le mani contaminate possiamo poi toccare un oggetto in un luogo pubblico: l’esempio classico è la maniglia dell’autobus. 

Il passeggero successivo che toccherà la maniglia potrebbe contaminare anche le sue mani. Portandole poi al viso, il virus potrebbe penetrare nella bocca o nel naso, che sono vie di contagio. 

La precauzione di lavare le mani è comunque utile per prevenire raffreddori o normali influenze di stagione.

4. Anche gli oggetti, oltre alle persone, possono essere contagiosi?

I virus hanno bisogno di contagiare un ospite per vivere e riprodursi.

Al di fuori di un organismo muoiono dopo poche ore o pochi giorni.

Il Coronavirus può arrivare a due o tre giorni, ma solo se trova le condizioni ideali.

Per i virus dell’influenza, sui quali sono stati condotti studi, queste condizioni prevedono basse temperature e umidità.

Anche se non muoiono completamente, i virus all’esterno dell’organismo si riducono di molto.

La raccomandazione è quella di pulire le superfici con prodotti mirati, come quelli che qui sotto descritti:

 

Igienizzanti ambienti

 

Scopri5. In questo periodo è meglio restare a casa?

Frequentare luoghi affollati ci espone al contatto ravvicinato con altre persone. 

Il rischio di ammalarsi dipende da quanto è alta la possibilità che le altre persone siano infette e contagiose. 

Il rischio è più alto vicino ai focolai dell’epidemia e irrisorio, pressoché nullo, dove il virus non è ancora arrivato. 

La cosa più ragionevole è attenersi alle direttive delle autorità sanitarie, rispettando le zone rosse e le ordinanze.

E indossare sempre la mascherina.

 

coronavirus
Un uso corretto della mascherina protegge te e i tuoi famigliari

 

Leggi l’approfondimento sui diversi tipi di mascherina monouso.

6. I disinfettanti servono a qualcosa?

Per lavarsi le mani bastano acqua e sapone, spiega il Ministero della Salute.

In assenza di acqua, si possono usare i disinfettanti a base alcolica che si trovano in commercio.

L’alcool deve avere una concentrazione di almeno il 60%. 

Si può usare anche l’alcool normale (etanolo) al 75% o altri prodotti a base di cloro all’1%.

7. Chi non ha sintomi o è nella fase di incubazione è contagioso?

Maggiori sono i sintomi maggiore è la quantità di virus che si ha in corpo.

Non tossendo né starnutendo, le persone senza sintomi hanno una scarsa capacità di diffondere il virus. 

Nonostante queste limitazioni, si stima che circa il 5% dei contagi dell’epidemia attuale sia stato causato da persone con sintomi assenti o molto lievi.

Nella fase che precede di poco la comparsa dei sintomi si comincia già a essere infettivi in modo significativo.

8. Chi ha fatto il vaccino contro l’influenza è più protetto?

No, i virus dell’influenza sono molto diversi dal Covid-19.

Nelle settimane scorse alcuni medici hanno consigliato di fare il vaccino contro l’influenza solo per evitare la confusione fra i sintomi. 

Poiché i disturbi dell’influenza di stagione e quelli dell’infezione lieve di coronavirus sono sovrapponibili, evitando di ammalarsi di influenza si evita di insospettirsi inutilmente di fronte a qualche linea di febbre.

9. Perché la quarantena dura 14 giorni?

Perché il tempo di incubazione massimo osservato è di 12 giorni, più 2 giorni di margine di sicurezza. 

Dal momento del contagio alla comparsa dei primi sintomi passano in media 6 giorni (ma possono variare da 3 a 12). 

La durata dell’incubazione può dipendere da quanto è alta la carica di virus che ha infettato una persona e da quanto è efficiente il suo sistema immunitario.

In generale, persone debilitate hanno tempi di incubazione più brevi.

10. Quali sono gli individui che rischiano di più?

Chi ha malattie importanti, soprattutto malattie cardiache, renali o diabete.

La polmonite causata dal coronavirus, nei casi gravi, mette tutto l’organismo sotto stress. 

La respirazione è compromessa, ai tessuti arriva meno ossigeno, cuore e polmoni reagiscono accelerando il loro ritmo. 

La situazione può durare diversi giorni, fino a quando il sistema immunitario riesce a prendere il sopravvento sul virus. 

Gli individui fragili potrebbero perciò non resistere a un sovraccarico prolungato dei vari organi.

 

Sulla sanificazione per ambienti leggi: Sanificazione di casa e ufficio in tempi di Covid-19

 

Cerchiamo, pertanto, di fare attenzione e di rispettare tutte le regole suggerite dagli organi sanitari.

L‘impegno di tutti è indispensabile per ridurre il contagio e limitare al massimo la diffusione del virus.

 

 

 

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Fonte dei dati e delle informazioni: La Repubblica Speciale Scienze

Prodotti sanificazione

Sanificazione di casa e ufficio in tempi di Covid-19

Con il protrarsi della pandemia dovuta al Covid-19, l’ambito della sanificazione, dalla pulizia personale e degli oggetti che ci circondano e degli ambienti, è divenuto un tema centrale della quotidianità.

Le modalità, gli strumenti e la costanza che dobbiamo mantenere per evitare la propagazione di questo virus così insidioso, ci spingono ad una continua informazione.

Teniamo sempre presenti le 4 regole per il contenimento del virus:
  1. Uso della mascherina monouso
  2. Distanziamento di almeno 1 metro, meglio 2 metri
  3. Igienizzazione delle mani con gel o soluzioni disinfettanti
  4. Evitare assembramenti

Intanto facciamo chiarezza su alcuni termini che spesso vengono usati come sinonimi.

Qual è la differenza tra pulizia, sanificazione e disinfezione?

Questi tre stadi sono da considerarsi l’uno il miglioramento e il completamento dell’altro.

Pulizia: con questo termine si intende l’insieme di operazioni necessarie a rimuovere lo sporco come la polvere, i liquidi, il grasso e il materiale organico da qualsiasi ambiente, macchinario o superficie.

La pulizia si può fare a mano o con dei macchiari utilizzando sostanze detergenti.  È un’operazione preliminare indispensabile ai fini delle successive fasi di sanificazione e disinfezione.

Sanificazione: intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi batterio ed agente contaminante che non si riesce a rimuovere con le comuni pulizie.

La sanificazione viene fatta con dei prodotti chimici detergenti che riportano il carico microbico allo standard di igiene accettabile ed ottimale.

Disinfezione: con questa operazione si applicano gli agenti disinfettanti, quasi sempre di natura chimica o fisica (calore), che sono in grado di ridurre, tramite la distruzione o l’inattivazione, il carico microbiologico presente su oggetti e superfici da trattare.

La sanificazione e la disinfezione devono essere precedute dalla pulizia per evitare che residui di sporco possano comprometterne l’efficacia.

Vediamo come agire nella sanificazione con prodotti mirati che garantiscano un risultato ottimale.

Parola d’ordine: Sanificazione

Ritornando a quella che si ritiene l’operazione principale, per quanto riguarda sia il contenimento del COVID-19 che delle altre cariche batteriche o virali, la sanificazione è quella indicata per ambienti e postazioni di lavoro come nello smart working.

Da consultare è il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) a questo link.

I prodotti disinfettanti, associati all’acqua e ai normali detergenti neutri, sono sufficienti per la decontaminazione delle superfici.

Quelli a base di alcool, minimo 70%, o ipoclorito di sodio sono in grado di ridurre significativamente il numero di virus dotati di ‘involucro’, come il coronavirus Covid-19.

 

Pulizia disinfettanti
Citrosil sgrassatore disinfettante (PMC), Sanitec sgrassatore ultra limone (HCCP) e Sanitec disinfettante Multi Activ (PMC-HCCP)

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I principi attivi maggiormente utilizzati nei prodotti disinfettanti (riconosciuti come Presidi Medico Chirurgici – PMC) sono l’etanolo, i sali di ammonio quaternario (cloruro di didecil deimetil ammonio (DDAC), il cloruro di alchil dimetilbenzilammonio (ADBAC), il perossido d’idrogeno, il sodio ipoclorito e altri.

Da verificare, sempre, le concentrazioni e i tempi di contatto scritti sulle etichette dei prodotti disinfettanti.

Sul mercato ci sono numerosi disinfettanti autorizzati che garantiscono l’azione virucida.

È fondamentale non miscelare prodotti diversi perché si potrebbero generare sostanze pericolose.

Hai già provato questi disinfettanti e sanificanti in gel, spray o liquidi?

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Criteri per la scelta dei prodotti igienizzanti

La pulizia e la successiva sanificazione sono efficaci, pertanto, con l’uso di prodotti studiati per ridurre al minimo la carica di virus, batteri, microbi e muffe.

Il consiglio è quello di verificare che le etichette dei vari gel, spray o igienizzanti liquidi contengano le seguenti caratteristiche:

  1. Marchio di Presidio Medico Chirurgico (PMC) e/o HCCP (Manuale di autocontrollo alimentare)
  2. Percentuale di alcool (65-70%) o principi antibatterici
  3. Prodotti idonei con scheda di sicurezza in regola con la Sicurezza sul Lavoro (come previsto dal D.Lgs 81/200).

Sanificazione delle mani e ambientale: scopri i prodotti consigliati da Sciba

 

Pulizia con sanificatori
Sanitec, Sani Gel mani da 1lt e 5 ltSecurgerm, gel mani con antibatterico (HCCP) – Sanialc Ultra(77% alcool) 1 lt, specifico per ambienti con alta concentrazione di persone – es. scuole, asili e autobus, PMC-HCCP (vedi scheda tecnica), Sanitec Bakterio 5 lt, detergente superfici, ambienti (asili, scuole), autobus/veicoli, mascherine, tessuti, filtri ventilazione (PMC-HCCP)

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