purificatore d'aria

Articolo aggiornato il 18 Febbraio 2023

La scuola è terminata da poco ma il problema della purificazione dell’aria nelle classi degli studenti italiani è ancora presente.

Secondo un recente sondaggio solo il 5% degli studenti ha nella propria classe un sistema automatico di filtrazione dell’aria interna in modo da renderla pulita e impedire così al virus di trasmettersi per via aerea.

Pertanto non sono bastati due anni di pandemia e il Decreto Sostegni approvato dal Governo nel 2021 con 150 milioni di Euro stanziati, per intervenire sulla questione.

I fondi a disposizione dei presidi per dotare gli isituti di adeguate apparecchiature di filtrazione dell’aria ci sono (anche se limitati) ma il malessere sta crescendo tra i genitori preoccupati di questa situazione. 

In vista dell’inizio del prossimo anno scolastico, quindi, la prospettiva di trovare le classi sprovviste di depuratori d’aria è alta.

Come ridurre il contagio da virus nelle aule scolastiche?

Rischio contagio per il prossimo anno scolastico

In molte scuole, nell’anno appena trascorso, per il cambio dell’aria venivano aperte le finestre per tutta la durate delle lezioni anche nella stagione fredda.

Questo ha aggravato il fenomeno delle aule fredde e l’aumento di forme influenzali tra gli studenti.

Un metodo “fai da te” che non è certo la soluzione ideale per contrastare gli effetti della diffusione del virus.

L’adozione di apparecchi purificatori dell’aria sarebbe auspicato in tal senso.

E su questo punto si esprimono anche i medici.

 

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I medici: “servono le linee guida”

Non solo i dirigenti scolastici premono per conoscere le linee guida con chiare indicazioni su come comportarsi per la purificazione dell’aria nelle aule, tra l’altro sempre più numerose (molti istituti dichiarano più di 30 alunni per classe).

Anche i medici, con la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), intervengono sulla necessità di conoscere il metodo ideale per purificare l’aria viziata interna.

Una soluzione, secondo SIMA, sono i purificatori d’aria con filtri HEPA ad alte prestazioni o con filtri DFS (purificazione disinfettante) per eliminare le nanoparticelle che sono venti volte più piccole del coronavirus (filtri utilizzati in USA). 

Monitoraggio dell’aria: un indicatore fondamentale

Uno degli indicatori da tenere sotto controllo per la qualità dell’aria negli ambienti chiusi è il costante monitoraggio della CO2.

Con dispositivi appositi questo indicatore può essere rilevato con certezza e mantenere una qualità dell’aria tale da ridurre fino all’1% la probabilità di contagio da COVID.

 

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Depuratori dell’aria: intervento a basso costo

L’adozione di depuratori dell’aria portatili e maneggevoli potrebbe essere la soluzione a costi inferiori di un impianto di sanificazione generale.

Con specifici sensori che riconoscono il livello di impurità dell’aria, inoltre, si attivano qui livelli di filtraggio resi ottimali con i filtri HEPA o a carboni attivi.

Quindi la speranza di genitori e presidi di tante scuole è quella di intervenire con celerità nell’adottare adeguati sistemi di purificazione della qualità dell’aria nelle aule onde evitare il diffondersi del virus.

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Fonti: sondaggio condotto da skuola.net sul finire dell’anno scolastico 2021-2022

 

 

 

 

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L’aria in classe è ancora pesante: mancano i purificatori d’aria

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