purificatori aria

Purificatori d’aria, in casa e ufficio, per un estate in tranquillità

La qualità dell’aria negli ambienti chiusi è un fattore da tenere ben presente e questa si migliora con l’uso di un purificatore d’aria.

In estate quando le alte temperature esterne e il tasso di umidità raggiungono livelli insopportabili diviene indispensabile gestire l’aria interna di casa e ufficio.

In Germania, nel 2020, il governo ha investito circa 500 mln di Euro per il miglioramento dei sistemi di ventilazione degli uffici pubblici.

Lo scopo è quello di limitare la diffusione del coronavirus e aggiornare i sistemi di condizionamento esistenti piuttosto che installarne di nuovi, dal costo superiore.

Il governo tedesco, inoltre, spinge quelle scuole prive di sistemi di condizionamento dell’aria ad adottare dei purificatori d’aria mobili.

Ma molto dipende anche dalla facilità con cui gli ambienti possono essere aerati semplicemente aprendo le finestre.

L’emittente bavarese BR24 riferisce che i purificatori d’aria mobili, che filtrano le particelle minuscole, possono pulire efficacemente una stanza in pochi minuti.

Lavori in ambienti chiusi con il condizionatore acceso?

Quali sono i fattori a rischio per l’aria in ambienti chiusi

Se guardiamo i fattori che determinano la trasmissione del virus, ma anche di altre particelle o polveri sottili presenti, negli ambienti chiusi troviamo proprio lo scarso ricambio d’aria.

Rimane indispensabile agire, finché perdura la pandemia, in questo modo:

  1. aprire le finestre del locale ogni 15-20 minuti e mantenerlo areato per 5 minuti in primavera/autunno e 3 minuti in inverno 
  2. distanziamento
  3. igiene delle mani
  4. uso delle mascherine.

Con il distanziamento di almeno 2 mt., ove sia possibile, si evita di entrare in contatto con le gocce di saliva (droplets) emesse mentre si parla e con la mascherina (chirurgica o preferibile FFP2) ci si ripara dal contagio.

Se ti interessa approfondire l’argomento contatta il personale specializzato di Scriba.

Siamo a tua disposizione: 045/610 28 54

 

Purificatori d'aria

 

Conosci le funzioni dei purificatori d’aria?

Segui i consigli per una scelta migliore

I purificatori d’aria, però, possono fare la loro parte proprio nei luoghi dove la ventilazione è scarsa o dove non è possibile arieggiare spesso le stanze.

E con i climatizzatori funzionanti diventa dispendioso aprire spesso le finestre in quanto, per recuperare la temperatura raggiunta, si deve riprogrammare la macchina.

Un purificatore d’aria di qualità aiuta a filtrare l’aria dalle componenti pericolore per la respirazione come i composti organici volatici (COV) e il particolato (PM) cioè quelle sostanze, fine e ultrafine, sospese con diametro fino a mezzo millimetro.

Questa utile azione di filtraggio è resa possibile dalla presenza di filtri specifici come i filtri a carboni attivi (ideali per gli odori) e filtri HEPA con trattamento antimicrobico (studiati per le micro-particelle ed impurità).

La presenza di sensori, che riconoscono il livello di impurità dell’aria e regolano la velocità della ventola, sono un elemento aggiuntivo che contribuisce al risparmio di energia elettrica.

Purificatori in promozione, ultimi pezzi:

Tutte queste macchine sono disponibili su shop.scribanet.com e con il servizio di Home Delivery le puoi ricevere a casa tua!

Oppure passa da Scriba a San Bonifacio (Verona) per un consulto con il nostro personale specializzato.

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Pagina Facebook aziendale

Come gestire la pagina Facebook della tua azienda: 6 consigli utili

La pagina aziendale è uno strumento di Facebook per creare una vetrina online della tua azienda, farti conoscere, acquisire nuovo pubblico e fidelizzare i clienti.

Grazie alla pagina aziendale puoi creare un profilo social dedicato soltanto all’azienda, ma corredato anche di tutta una serie di possibilità di interazione col cliente, dal contatto diretto alla vendita, dal catalogo prodotti alle sponsorizzazioni.

In più, la pagina aziendale ti consente di monitorare e analizzare l’andamento della pagina stessa e quindi della tua strategia di marketing digitale attuata tramite Facebook.

Però, non basta aprire la pagina Facebook e invitare i tuoi amici a mettere mi piace. Lo scopo è quello di farsi conoscere dal tuo pubblico di riferimento.

In questo senso parliamo di ottimizzazione della pagina Facebook, grazie alla quale potrai:

• aumentare popolarità e traffico,

• convertire il traffico in clientela,

• far salire il tuo e-commerce sulla serp di Google,

• vendere i tuoi prodotti/servizi.

Insomma, ottimizzare la tua pagina Facebook aziendale ti permetterà di raggiungere un pubblico molto più vasto.

Interessante, non trovi?

Come ottimizzare la tua pagina Facebook aziendale in 6 step

Ottimizza la pagina Facebook della tua azienda seguendo questi 6 consigli.

Innanzitutto quando inserisci le informazioni della tua azienda, aggiungi tutti i dettagli richiesti dal modulo. Questa fase è molto importante, non sottovalutarla.

Fai molta attenzione a scegliere la categoria di riferimento del tuo e-commerce.

1. Aggiungi le immagini e il logo aziendale

Foto profilo e foto di copertina sono più rilevanti di quello che pensi per comunicare col pubblico.

Danno subito un’idea di chi sei e di come sei.

Inserisci foto di qualità, rispettando le dimensioni della piattaforma, e foto professionali.

Nel testo che descrive l’immagine di copertina, inoltre, inserisci anche il link del tuo sito web.

Non dimenticare di inserire anche il logo dell’azienda, che puoi usare benissimo come immagine di profilo.

2. Crea una community

Crea una community, elemento fondamentale all’interno della costruzione di un piano di social media marketing.

La community ti permette di essere più informale e di creare una vera e propria relazione con i tuoi utenti, chiedendo magari il parere su qualche prodotto o servizio.

Shop Scriba

3. Invita gli utenti a compiere un azione

Una call to action  (CTA) aiuta moltissimo per l’aumento del traffico e delle vendite.

La pagina Facebook permette di inserire molti pulsanti che invitano all’azione: compra, invia un messaggio, ecc.

Devi solo decidere come coinvolgere i tuoi clienti e invitarli a fare una determinata azione.

4. Punta sul contenuto visivo

Aperta la tua pagina Facebook non puoi trascurarla, quindi organizzati per gestirla al meglio.

Ideale è inserire post ogni giorno fornendo contenuti di vario genere: articoli, video, immagini, infografiche d’impatto.

Ciò che conta è essere originali e in sintonia con il brand che si rappresenta.

Crea contenuti che attirano i clienti usando un linguaggio chiaro e privo di tecnicismi.

5. Interagisci con il pubblico della tua pagina aziendale

Sfrutta l’interazione e rispondi sempre in modo educato ai commenti.

Usa le stories per proporre i tuoi prodotti, gli sconti o le ultime novità.

Ricordati poi di collegare la pagina a Messanger, così da poter rispondere subito a chi ti scrive per ricevere informazioni. Sono potenziali clienti.

6. Ricorda che Facebook non è gratis se hai intenzione di farne una risorsa di business

Se è vero che aprire e gestire una pagina Facebook non costa nulla in termini di denaro, per raggiungere degli obiettivi concreti di business è indispensabile partire con un investimento, seppur minimo.

Per raggiungere il nostro target dobbiamo cioè investire in Facebook Ads, gli annunci sponsorizzati da Facebook.

Facebook, quale canale pubblicitario che risponde alle logiche dell’advertising, non è però la tua casa, non dimenticarlo.

Ecco perché la tua strategia di marketing deve partire dal tuo sito web e prevedere un’azione integrata di Inbound marketing e social media marketing.

Puoi leggere anche: Cos’è il Brainstorming e come funziona

Scopri gli articoli in Promozione su shop.scribanet.com oppure vieni a trovarci nello store Scriba di San Bonifacio (Verona).

Qui trovi il personale qualificato disponibile a consigliarti al meglio sui prodotti del catalogo Scriba.

Brainstorming

Brainstorming: 4 modelli a confronto per sviluppare e confrontare le idee

Il brainstorming, nel senso tradizionale ideato da Osborn e Clark, prevede che il gruppo di lavoro si trovi e crei una tempesta creativa di idee con il minor numero possibile di regole e costrizioni.

Oggi però il concetto di brainstorming viene inteso in maniera più libera e descrive spesso qualsiasi tipo di ricerca di idee spontanea, indipendentemente dal fatto che ci si trovi in gruppo o da soli o anche a casa.

Anche l’ambiente di lavoro moderno ha portato a nuove varianti di brainstorming.

Sono sempre di più gli uffici che utilizzano le piattaforme online per scambiarsi idee per poi svilupparle ulteriormente. 

Tuttavia, alcune delle varianti presentate di seguito si allontanano molto dal concetto di base del brainstorming ideato da Osborn e Clark.

Vediamole insieme.

1.Brainstorming ABC

Nel brainstorming ABC si cerca di trovare un’idea appropriata che cominci con ciascuna lettera dell’alfabeto, scelta di volta in volta liberamente.

Il brainstorming ABC è un metodo popolare usato quando il gruppo si trova in una situazione di stallo o se la ricerca delle idee si è fermata. È una tecnica particolarmente adatta per trovare un nome o uno slogan pubblicitario.

Il rischio nel brainstorming ABC è quello che i partecipanti, concentrandosi troppo sulla lettera scelta limitino la loro creatività. E ciò contrasta con l’idea originaria del brainstorming, visto come una tempesta di idee senza filtri.

Ricordate infatti il principio: più regole fissate per un brainstorming, meno idee davvero originali riceverete.

2.Brainstorming elettronico

Per riunire le “idee digitali” si utilizzano software come Slack o una Spike.

Grazie a questi programmi si possono raggruppare i dipendenti e chiedere loro di esprimere le proprie idee in un post.

Il brainstorming elettronico perde però l’aspetto dell’interazione faccia a faccia, sacrificando così un vantaggio essenziale del brainstorming classico.

L’aspetto positivo è la possibilità di mettere a frutto la creatività anche quando i membri del gruppo di lavoro non possono incontrarsi fisicamente.

Per il brainstorming elettronico ci sono diverse possibilità: si può pensare a uno scambio tramite forum o a una piattaforma del team o a un documento su cui possono lavorare più persone.

Videoconferenze

La videoconferenza si avvicina di più al classico brainstorming.

In questo caso si utilizzano programmi di videochat come Skype (o piattaforme simili) e, dal momento che questa tecnica di brainstorming avviene in tempo reale, non si sacrifica l’aspetto della creatività spontanea.

Tuttavia, una videochat non può sostituire del tutto l’interazione naturale face-to-face e può formarsi una barriera mentale tra i partecipanti.

In questa variante anche il moderatore ha più responsabilità e deve far fronte a condizioni particolari e a difficoltà tecniche che emergono nella videoconferenza, come un’interruzione di connessione o la mancanza di concentrazione dei partecipanti.

Brainstorming

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3.Brainwriting

A differenza del classico brainstorming, il brainwriting si basa sulla trascrizione privata delle idee, a scapito delle dinamiche all’interno del team. 

Gli appunti (spesso anonimi) vengono raccolti dal moderatore e poi vengono discussi e analizzati insieme nel gruppo.

Il brainwriting è un metodo efficace nel caso in cui alcuni partecipanti risultino meno adatti per diversi motivi al classico brainstorming (ad esempio per via di barriere linguistiche o per motivi caratteriali) o se le condizioni rendono impossibile incontrarsi di persona (distanza dei partecipanti, mancanza di sala conferenze adatta, ecc.).

Vantaggi del brainwriting

Uno dei punti di forza del brainwriting consiste nel non associare l’idea a una persona, a differenza di quanto avviene nel classico brainstorming dove un’idea è collegabile chiaramente alla persona che l’ha espressa.

Questa tecnica di brainstorming ha però il vantaggio di creare pari opportunità per tutti i partecipanti: possono infatti emergere anche idee che non verrebbero per niente espresse in un classico contesto di brainstorming.

In una sessione di brainstorming le buone idee vengono spesso elaborate, mentre nel brainwriting le proposte si possono sviluppare tramite molti passaggi e di conseguenza attraversano un processo più lungo.

4.Brainwalking

Come abbiamo visto nell’articolo precedente, il brainwalking è una variante molto utilizzata del brainstorming in cui viene costantemente attivata la creatività dei partecipanti posizionando in maniera intelligente cartelloni e post-it in tutto l’ufficio. 

I partecipanti hanno la possibilità di fissare i loro pensieri su questi cartelloni o lavagne di modo che alla fine ne emerga una raccolta di idee. 

Il brainwalking si slega così dalla cornice di un meeting o di una chatroom, e si basa sul fatto che i partecipanti annotino qualcosa che viene loro in mente spontaneamente mentre sono al lavoro.

Vieni a trovarci!

Lo store di Scriba si trova a San Bonifacio (Verona)
lungo la Strada Statale 11 di fronte al supermercato Eurospin.

Il nostro personale sarà felice di consigliarti al meglio.

 

Modelli organizzativi aziendali a confronto: Toyota con FCA-Chrysler

In questi tempi, anche a causa dei continui lockdown dovuti alla pandemia, le aziende hanno rivalutato i propri modelli organizzativi. 

Di fronte alle avversità che destabilizzano il regolare corso di ogni attività economica, chi dirige una società è chiamato a reimpostare la strategia di lavoro.

Molto spesso queste sono decisioni che si rifanno a modelli di gestione già adottati.

È il caso del “modello Toyota”, il sistema di organizzazione della produzione nato nell’omonima casa automobilistica giapponese dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il modello Toyota: i cardini del sistema

Il Toyota Prodution System si contrappone al modello fordista, cioè su una organizzazione piramidale dell’impresa in cui alla base ci sono gli operai, salendo si trovano le varie categorie di manager fino a raggiungere l’amministratore delegato (al vertice della piramide).

La fabbrica, con il modello Toyota, diviene un luogo in cui i lavoratori non si sentono più divisi da gerarchie ma collaborano insieme con le proprie idee e competenze.

Il fine è quello di ottenere un risultato, il migliore possibile in termini di qualità e quantità.

I 5 punti fondamentali del modello

Cinque sono i punti su cui si basa il sistema Toyota:

  1. Ridurre i sovraccarichi
  2. Eliminare gli sprechi
  3. Evitare le incosistenze
  4. Raggiungere i risultati in modo semplice
  5. Ottenere flessibilità senza stress

Ci sono anche altri due principi sviluppati dalla Toyota.

Il Toyota Way, cioè quel continuo miglioramento che include il coraggio di accettare la sfida e stimolare la creatività e il Toyota Kaizen per cui il business si migliora in maniera costante, con l’innovazione e le giuste decisioni (con ricerca e analisi dei dati).

magazzino

Il modello Marchionne

Anche in Italia abbiamo avuto un modello organizzativo di successo.

Parliamo del modello di “fabbrica piatta”, impostato da Sergio Marchionne, alla guida di Fiat Auto di Torino fino alla Chrysler americana.

La realtà organizzativa di Marchionne si basa sul livellamento dell’attivià lavorativa.

Secondo Marchionne “più piramidi crei e peggio gestisci l’azienda”.

Ad una domanda di uno studente al Festival dell’Economia di Trento nel 2014 il manager afferma: “Se io avessi tre vice sotto di me starei tutto il giorno a rompere loro le scatole informandomi su cosa stanno facendo”. 

E continua Marchionne: “Più stretto è il controllo e peggio funziona l’azienda. È per questo che io ho 70 o 80 persone con le quali lavoro direttamente e così rompo loro le scatole in maniera più distribuita.”

Il modello di azienda piatta: un sistema orizzontale

Ecco quindi che il modello di azienda piatta, adottato dal famoso manager, mira a far crescere l’azienda con la condivisione delle decisioni e la rapidità di esecuzione.

Meno livelli dirigenziali intermedi e distribuzione della responsabilità sono due aspetti da tenere sempre presente anche in piccole-medie realtà.

Un sistema aziendalistico orizzontale, senza legami gerarchici e con un sistema collaborativo ampio, è la soluzione che rende agile il lavoro.

Non dimentichiamo, però, che il fulcro del “Marchionne pensiero” era la valorizzazione del personale.

Queste le sue parole quando si rivolse agli operai americani: “We are ordinary people”. 

E li ringrazia dicendo loro: “Siete voi le vere star.”

Organizza e pianifica, pertanto, il tuo magazzino o ufficio considerando i modelli di successo quali il modello Toyota e il sistema di organizzazione piatta di Marchionne.

Ti proponiamo un serie di articoli utili (vedi l’immagine sopra) per pianificare la settimana lavorativa nei vari reparti produttivi.

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aria

Pulisci l’aria in casa e in ufficio con i purificatori

La permanenza tra le mura domestiche ci constringe a valutare anche la qualità dell’aria all’interno dei locali di casa.

Fondamentale è l’apertura delle finestre di una stanza più volte al giorno e dopo lunghi periodi di permanenza nei luoghi chiusi.

Bene sarebbe dotarsi di purificatori d’aria per una costante azione di filtraggio dell’aria dalle varie impurità.

L’ambiente dove si trascorrono molte ore della giornata richiede la nostra attenzione.

Nell’aria di casa spesso ci sono particelle organiche, acari della polvere e batteri, che rendono inquinati gli spazi.

Scopri cosa usare per purificare l’aria

Ecco allora che ci sono varie tecnologie utili a filtrare l’aria in modo costante e oltre la consueta apertura delle finestre.

Questi elettrodomestici che ci vengono in aiuto sono i purificatori d’aria.

Come funzionano i purificatori d’aria

Ci sono varie categorie di purificatori d’aria.

Tra questi troviamo:

  • filtri a carbone attivo, composti da un filtro che trattiene le particelle inquinanti disperse nell’aria
  • ionizzatori, sistema che agisce tramite ioni positivi che catturano le sostanze inquinanti e assorbite, poi, da una piastra dotata di carica negativa
  • polarizzazione elettronica, macchine che emettono un campo elettrico con la funzione di trattenere le particelle inquinanti
  • irradiazione ultravioletta, dispositivi dotati di lampade UV (raggi ultravioletti) che distruggono le particelle organiche
  • sterilizzazione termodinamica, macchine dotate di una piastra in ceramica che distrugge le particelle inquinanti con il calore (200°).

Scopri

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La nostra proposta del mese:

La giusta scelta: quale purificatore preferire?

Diversi sono i modelli in commercio.

Il consiglio è quell di valutare anche i consumi elettrici dei vari apparecchi e il costo dei vari filtri HEPA da sostituire.

Valuta anche la capacità di filtraggio e il volume d’aria che può essere trattato dal singolo apparecchio: questo per capire quale modello è adatto agli spazi da purificare.

Leggi anche: Purificare l’aria è un’azione sana e consigliata

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Termoscanner in offerta

Strumenti di controllo: scegli i termometri a infrarosso e i thermoscanner

Il perdurare della pandemia causata dal Coronavirus SARS-CoV-2 impone di osservare diverse misure di prevenzione.

Tra queste c’è il controllo della temperatura corporea senza contatto e senza infettare lo strumento di rilevazione, con termometri infrarossi, prima dell’accesso ai luoghi di lavoro, scuole, uffici pubblici, ristoranti, palestre e altro.

Noti come thermoscanner, termometri laser o termometri a distanza sono degli utili strumenti indicati anche nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

Questo protocollo è stato sottoscritto tra le parti sociali, in accordo con il Governo, il 14 marzo 2020 e integrato il 24 aprile 2020, per la ripresa in sicurezza delle attività lavorative.

Punti di forza dei termometri infrarossi

I termometri infrarossi portatili sono un utile supporto per la misurazione della temperatura a distanza.

Il loro funzionamento, che si attua con il rilevamento del calore emesso dal corpo umano, è ottimale a una distanza tra 1 e 5 cm. dal termometro infrarossi e la parte del corpo interessata per la registrazione della temperatura.

I punti di forza sono:

  • garanzia igienica
  • costi contenuti
  • poco invasivi
  • semplici da usare

Certificazione: garanzia per la sicurezza

La garanzia di questi strumenti, per la sicurezza, è data dalla certificazione CE.

La direttiva principale si basa sull’accordo al regolamento sui Dispositivi Medici (UE) 2017/745 (MDR) o Direttiva 93/42/CEE (MDD).

Da notare che questi strumenti, oltre a garantire la precisione di misurazione, assicurano anche il rispetto dei requisiti di sicurezza presenti nella norma ISO 80601-2-56:2017, Medical electrical equipment, Particular requirements for basic safety and essential performance of clinical thermometers for body temperature measurement.

 

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Altri dispositivi: i Thermoscanner

Oltre ai termometri a infrarossi ci sono i Thermoscanner che sono dei piccoli strumenti fissi dotati di uno schermo con dei sensori di temperatura e riconoscimento facciale.

In questo modo lo strumento misura sia la temperatura del soggetto e, contestualmente, verifica la presenza della mascherina.

Alcuni modelli dispongono di un lettore RFID (Radio Frequency Identification) incorporato per il controllo degli accessi, con o senza badge aziendale.

Ci sono anche modelli di thermoscanner con termocamera a infrarossi incorporata con software che riconoscono la temperatura facciale di più persone contemporaneamente (utili per le scuole).

Scegli di proteggerti con l’uso dei termometri a infrarossi e dei thermoscanner

Seguendo le tre regole fondamentali per difendersi dal Coronavirus, cioè protezione con mascherina, distanza di almeno 1,5 mt. e disinfezione con gel alcolici (alcool min. 70%), si può arrivare a limitare il rischio di contagio.

Con questi strumenti di rilevazione si aumenta il livello di sicurezza che, a quanto pare, non è mai troppa visto l’arrivo di nuove varianti del virus.

 

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