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Come scrivere bene con la penna stilografica

Anche se la maggior parte delle persone preferisce le penne a sfera usa e getta, c’è ancora qualcuno che preferisce la precisione, la personalità e il tratto elegante delle penne stilografiche.

Scrivere con la penna stilografica è una sensazione molto piacevole ed è un momento rilassante da dedicare a se stessi.

Scrivere bene con una penna stilografica non è affatto difficile, ed è anche molto soddisfacente. 

Per un buon risultato bisogna però ricordare qualche regola che riguarda l’impugnatura della penna, la scelta del pennino ma anche la posizione del corpo.

Vediamo insieme quali accorgimenti adottare per ottenere un buon risultato.

Posizione del corpo

Scrivere con la penna stilografica coinvolge tutto il corpo.

E fondamentale dunque controllare la postura, ancor prima di prendere in mano la stilografica. 

Queste sono le indicazioni:

  • mantenere il petto al di sopra del piano di scrittura;
  • mantenere la schiena dritta e il busto in posizione verticale;
  • inclinare la testa leggermente in avanti;
  • mantenere l’avambraccio della mano che scrive poggiato sul piano quasi completamente;
  • sistemare l’avambraccio della mano che non scrive leggermente più indietro;
  • tenere le gambe in posizione perpendicolare rispetto al pavimento;
  • mantenere i piedi poggiati a terra.
Scrivere con la penna stilografica
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Impugnatura della penna

L’impugnatura della penna è molto importante, perché definisce la grafia di chi scrive.

Queste sono le indicazioni:

  • tenere la stilografica fra pollice e medio, a circa 2-3 centimetri di distanza dal pennino;
  • appoggiare l’indice sulla penna, più in alto rispetto alle altre due dita;
  • arcuare leggermente anulare e mignolo e appoggiarli sul foglio per sostenere la mano;
  • appoggiare il polso lateralmente e in modo perpendicolare rispetto all’asse formato dalle spalle;
  • inclinare la penna a 45° rispetto al foglio.

Talvolta potrebbero esserci difficoltà a trovare il giusto equilibrio in base alle dimensioni della mano e della penna.

Inserire cappuccio sul fondo della penna può essere quindi un buon modo per bilanciare il peso della penna. 

La giusta pressione da esercitare sulla carta

Mentre scrivi, la mano deve restare rigida e il movimento dev’essere controllato.

Mantieni sempre la stessa postura: solo il braccio e la spalla si muovono per far correre la stilografica sul foglio esercitando la giusta pressione.

Per far fuoriuscire inchiostro a sufficienza non importa premere sul foglio con forza, basta applicare una delicata pressione. 

Premere troppo potrebbe danneggiare il pennino e impedire il regolare fluire dell’inchiostro.

La giusta scelta del pennino

Affinché il pennino scriva in modo fluido e continuo, posizionalo sul foglio con un’inclinazione che sta fra i 40° e i 55°: per ogni penna può variare leggermente. 

L’inclinazione del pennino è proprio ciò che distingue la scrittura con la penna stilografica dalla scrittura con una qualsiasi altra penna biro o roller, progettate, invece, per scrivere anche se tenute in posizione verticale.

Mentre si scrive è inoltre opportuno far attenzione a non ruotare la penna, potrebbe causare uno strappo del foglio.

Tipi di pennino

Anche la tipologia di pennino influisce sul risultato finale.

Questi sono i tipi di pennino:

  • pennino arrotondato per realizzare linee uniformi;
  • pennino fine per creare linee sottili;
  • pennino rigido per avere una presa più costante sul foglio;
  • pennino in oro per controllare la larghezza delle linee grazie a una maggiore flessibilità;
  • pennino in acciaio per una grafia uniforme;
  • pennino stub o italico, ampio e piatto, per realizzare tratti larghi o sottili, grazie al movimento verticale che traccia linee larghe quanto il pennino e a quello orizzontale che traccia linee fini.

Se la posizione del corpo, l’impugnatura, la pressione sulla carta e l’inclinazione del pennino sono giusti e si è trovato il pennino più adatto per il proprio stile personale, scrivere con la stilografica diventa estremamente naturale, una vera forma d’arte. Non ti resta che provare!

 

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brainstorming

Brainstorming e brainwalking: regole e creatività al centro

L’espressione brainstorming indica una modalità di lavoro di gruppo in cui si sfrutta la capacità creativa dei partecipanti con lo scopo di fare emergere tante alternative per la risoluzione di un problema.

Brainstorming è un termine inglese composto dalle parole brain (cervello) e storming (tempesta) che significa “tempesta di cervelli”. 

Il brainstorming si contraddistingue per la semplicità di pianificazione e di esecuzione ed è una tecnica di gruppo molto amata per farsi venire in mente delle idee basate sulla creatività spontanea.

È una tecnica molto utilizzata in campo pubblicitario e di marketing e ogni partecipante del gruppo contribuisce con le proprie idee, senza ordine e senza filtri. 

Le proposte vengono raccolte senza valutazioni e senza censure, per poi essere analizzate e approfondite in un secondo momento.

A coniare questo termine fu, alla fine degli anni Trenta, il pubblicitario Alex F. Osborne, che stabilì le quattro regole principali di questa tecnica di lavoro.

Vediamole insieme.

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Brainstorming: le 4 regole principali

1. Nessuna critica alle idee degli altri

Nel brainstorming, quando si prende la parola, si possono esprimere una o più nuove idee.

Non è concesso agli altri partecipanti interrompere o criticare.

2. Sono benvenuti tutti i pensieri trasversali e i capovolgimenti di idea

Il brainstorming ha una propria dinamica che può portare al fatto che le idee di una sessione prendano una precisa direzione.

I partecipanti non dovrebbero aver timore tuttavia di nominare un’idea che va in tutt’altra direzione.

Entrambi i meccanismi portano spesso a buoni risultati.

3. La quantità prima di tutto

È importante avere un flusso di idee continuo, anche se tra queste ve ne sono molte insensate o deboli sul piano del contenuto.

Anche le proposte percepite come errate sono importanti per essere poi eliminate in contrasto con le idee valide.

A ogni partecipante deve essere assicurato che ogni contributo venga preso in considerazione e inserito tra le scelte.

4. Lavoro di perfezionamento su ogni idea 

Solo se vengono riportate tutte le idee, ad esempio con l’aiuto di una lavagna o di una whiteboard, la sessione di brainstorming entra nella fase di valutazione senza filtri. 

Prima della sessione è fondamentale individuare un moderatore, ossia qualcuno che si occupi di redigere un protocollo e che fissi così la maggior parte delle idee emerse durante la sessione.

Se alcune idee vengono ignorate e non vengono riportate, si rischia di demotivare i partecipanti.

Mentre la sessione effettiva è divertente e leggera, durante l’analisi delle idee raccolte si devono filtrare e discutere obiettivamente i risultati davvero utilizzabili. 

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Varianti del Brainstorming: il Brainwalking

Il concetto di brainstorming oggi viene inteso in maniera piuttosto libera e descrive spesso qualsiasi metodo di ricerca di idee spontanee. 

Anche l’ambiente di lavoro moderno ha portato a nuove varianti di brainstorming e sempre più uffici utilizzano le piattaforme online per scambiarsi idee e svilupparle.

Le varianti più comuni al brainstorming sono:

  • Brainstorming abc
  • Brainstorming elettronico
  • Brainwriting
  • Brainwalking

Vediamo oggi il brainwalking, particolarmente adatto nei settori creativi e nei progetti visivi quale può essere, ad esempio, la creazione di un logo aziendale.

Il brainwalking è una variante in uso del brainstorming in cui viene si attiva la creatività dei partecipanti, posizionando in maniera intelligente cartelloni e post-it in tutto l’ufficio.

I partecipanti hanno la possibilità di fissare i loro pensieri su questi cartelloni di modo che alla fine ne emerga una raccolta di idee.

Il brainwalking si slega così dalla cornice ben definita di un meeting o di una chatroom, e si basa piuttosto sul fatto che i partecipanti annotino qualcosa che viene loro in mente spontaneamente mentre sono al lavoro.

Vedremo a breve anche le altre tre tecniche di brainstorming e quali sono i loro principali utilizzi.

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Disegnare un angolo con o senza goniometro

Come disegnare un angolo con o senza goniometro

Dopo aver visto come misurare un angolo con il goniometro, vediamo oggi come disegnare un angolo.

Vediamo poi un secondo metodo per disegnare un angolo, senza goniometro ma con compasso e righello.

Disegnare un angolo con il goniometro

Questo primo metodo per disegnare un angolo prevede l’uso del goniometro.

1.Inizia tracciando sul foglio una linea retta (della lunghezza che vuoi)

Questa linea corrisponderà a un lato dell’angolo che andrai a disegnare e farà da riferimento per tracciare il secondo lato.

Per disegnare tale linea puoi usare il bordo piatto del goniometro.

2.Posiziona il puntatore del goniometro in un punto qualsiasi della linea appena tracciata 

Questo punto sarà l’origine o il vertice del tuo angolo.

Traccia il punto in cui si trova l’origine dell’angolo: puoi farlo su tutta la linea, è per comodità che ti consigliamo l’estremità.

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3.Individua sulla scala dello strumento il numero di gradi corrispondente all’ampiezza dell’angolo che desideri disegnare

Allinea la linea guida del goniometro con la linea retta tracciata nel punto 1. 

Traccia un punto sulla carta in corrispondenza della misura scelta.

Se stai disegnando un angolo acuto, usa la scala con i numeri più piccoli.

Ricorda, la base è parallela al bordo, ma non si tratta del bordo piatto del goniometro.

È allineata al centro dell’origine e la linea si estende sui entrambi i lati dal punto di partenza della scala graduata.

4.Rimuovi il goniometro

Ora utilizza un righello, una riga o la base del goniometro stesso per tracciare una retta che unisca l’origine dell’angolo con il punto tracciato nel passaggio precedente. 

La seconda linea completa l’angolo ottenuto.

Per verificare di aver disegnato l’angolo in modo corretto, usa il goniometro per misurarlo.

 

Come disegnare un angolo
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Come disegnare un angolo di 30° usando righello e compasso

Questo secondo metodo prevede invece l’uso di righello e compasso.

Disegna un segmento AB, che sarà il raggio del tuo angolo: il punto A sia il vertice dell’angolo che vuoi tracciare.

Posiziona la punta del compasso esattamente sul punto A, quindi traccia un arco che intersechi il segmento AB in un punto qualunque (denominato X).

Per eseguire i prossimi passaggi, mantieni la medesima apertura del compasso.

Posiziona la punta del compasso sul punto X, quindi traccia un secondo arco che intersechi il primo arco disegnato in un punto denominato Y.

A questo punto, posiziona la punta del compasso sul punto Y e disegna un altro arco che intersechi il secondo arco nel punto Z (che si trova nella parte dell’arco più lontana dal vertice A dell’angolo).

Disegnare un angolo con il compasso e il righello: immagine wikiHow.

Adesso collega i punti A e Z con una linea retta ed estendila oltre il punto Z per formare il lato AC dell’angolo.

Come ti sembra questo secondo metodo per disegnare un angolo?

Se ti interessa l’argomento del disegno tecnico puoi leggere anche:

Carta stampante ufficio

Carta per stampanti Double A in Promozione con prezzo a scalare

Il mercato della carta per stampanti e fotocopiatrici è in continuo cambiamento ma i marchi che garantiscono una certa qualità sono sempre più cercati e apprezzati.

Tra questi c’è la carta Double A che è una carta ecologica e di alte prestazioni.

ll nome è infatti sinonimo di “Doppia Qualità”, che racchiude le due ambizioni dei produttori: produrre carta di qualità superiore e gestire le attività in modo sostenibile.

La carta Double A Premium è una carta dalla grammatura medio-alta, scelta dalla gran parte degli studi professionali, aziende e agenzie pubblicitarie.

Double A è ideale per la stampa di documenti come relazioni, progetti e presentazioni dove è chiesta una ottima leggibilità e un effetto vellutato al tatto.

Assicura una stampa nitida e brillante con una durata maggiore rivelandosi adatta ai lunghi periodi di archiviazione.

Con un ottimo punto di bianco è ideale per stampe fronte retro, in un’ottica di risparmio sul consumo di carta.

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La grammatura della carta dai 70 ai 100 gr ha una consistenza leggera ed è poco spessa (la grammatura della carta corrisponde al peso in grammi di un foglio di un mq.).

Ecco perché uno spessore della carta di 80 gr è ideale per la stampa di documenti, riviste, fotocopie senza incorrere nel rischio che possano strapparsi.

Con la carta da 80 gr. la stampa fronte-retro è perfetta perché non traspare niente di quanto stampato nell’altro lato.

La Double A è adatta, inoltre, all’uso con stampanti laser, inkjet, fotocopiatrici e fax.

Assorbe in modo uniforme il toner o l’inchiostro (che non sbava) e le copie a colori mantengono la brillantezza (quindi non ti preoccupare se ci sono foto, disegni e info-grafiche da stampare)

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I fogli di carta Double A dispongono di 30 milioni di fibre per grammo, una caratteristica che offre i seguenti vantaggi:

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  • Eccellente levigatezza: la superficie liscia della carta Double A conferisce un tocco di alta qualità e facilita la copiatura, specie nelle macchine ad alta velocità.
  • Aspetto brillante: la bianchezza di Double A assicura un elevato contrasto di stampa e un’alta resistenza allo sbiancamento.
  • Utilizzo fronte-retro: l’elevata opacità e l’eccellente qualità associate alle fibre di alta qualità di Double A rendono possibile un utilizzo fronte-retro.
  • Periodi di archiviazione prolungati per i documenti: la carta priva di acidi offre una maggiore durata, caratteristica ideale per l’archiviazione dei documenti.
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Etica e rispetto per l’ambiente

Un motivo in più per scegliere la carta Double A: l‘intera produzione di carta e di cellulosa avviene in maniera rispettosa dell’ambiente.

Con sede principale in Thailandia, Double A ha iniziato la sua attività nel 1991 in uno stabilimento per la produzione di carta e cellulosa della provincia di Prachinburi.

Lo stabilimento comprende 2 impianti per la produzione di cellulosa e 3 macchinari per la produzione di carta, in grado di produrre 600.000 tonnellate di carta non patinata senza legno.

Gli alberi utilizzati provengono da fonti sostenibili, grazie alla collaborazione con i coltivatori di riso nell’ambito del programma “Paper from KHAN-NA”.

L’innovativo programma consente ai coltivatori di seminare e raccogliere il riso e, allo stesso tempo, di piantare gli alberi per la carta negli spazi vuoti nelle risaie, detti “KHAN-NA”.

Ecco perché la carta per stampanti Double A è la risposta al consumo mirato delle materie prime senza l’abuso del suolo coltivabile.

Un progetto che parte dalla consapevolezza di preservare, il più possibile, l’ambiente.

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Potresti leggere:

Come scegliere la carta per stampanti e fotocopiatrici

Come organizzare bene l’ufficio con l’archivio green

 

Belle Arti, zaini e distruggi documenti: gli articoli del blog al top della classifica 2022

Anche quest’anno, per noi di Scriba, è stato intenso e ricco di soddisfazioni.

Con il team di collaboratori abbiamo avuto l’occasione di farvi conoscere, con costanza e dettaglio, il nostro assortimento di articoli per la scuola, l’ufficio e le Belle Arti.

Uno stand, quello delle Belle Arti, che è stato allestito nei primi mesi del 2022 per soddisfare il mondo della pittura e del restauro con prodotti delle migliori marche in commercio.

Il Blog al servizio dei clienti con articoli di approfondimento

Il Blog di Scriba è una fonte informativa che arriva ai nostri lettori desiderosi di approfondire le tematiche suddivise per settori (dall’ufficio allo smart working, dalla scuola alla ristorazione).

Ecco una scelta di articoli tra gli argomenti più letti durante il 2022.

Belle arti: una panoramica sulle principali tipologie di carta per acquerello

Chi ama dipingere ad acquarello sa bene che nei negozi specializzati si trovano molte qualità di carta, prodotta industrialmente o anche a mano.

Oggi parliamo della più comune carta industriale, ottima sia per principianti sia per esperti e disponibile con tre diverse superfici:

  • liscia (nota anche come carta pressata a caldo)
  • media (nota anche come carta pressata a freddo o carta non pressata a caldo)
  • ruvida (nota come carta pressata a freddo ma con grana più grossa)

La più utilizzata è la carta media, che ha una grana sufficiente per trattenere i colore senza interferire con la colorazione e i dettagli.

Ciò che è importante è che la carta non si deformi una volta bagnata, e questo accade se è spessa.

Contiene un agente resistente ai pigmenti e ciò fa in modo che questi rimangano nella superficie della carta, non vengono assorbiti.

La carta può essere acquistata in fogli sciolti, in album o in blocchi.

Esistono diverse marche di carta, puoi trovarle sull’e-shop di Scriba.

Qui puoi leggere l’intero testo: Pittura ad Acquarello: come scegliere la carta giusta

 

carta per acquarello

Zaino classico o trolley: pro e contro dei modelli in commercio

Lo zaino è un accessorio molto usato per gli alunni delle scuole elementari e medie perché è una soluzione comoda e pratica. 

Interessante capire quali sono i pro e i contro dell’uso degli zaini con spallacci classici e con le rotelle.

Se si sceglie uno zaino trolley bisogna fare attenzione a diversi aspetti, come la grandezza, il peso, il materiale utilizzato, la presenza o meno del carrello removibile.

In uno zaino classico invece è meglio optare per un modello con spallacci robusti e regolabili, e schienale imbottito nel pieno rispetto delle regole sull’ergonomia.

Ecco l’articolo completo: Zaino Trolley: pregi e difetti. Siamo sicuri che sia la soluzione migliore per i nostri bambini?

Allo stand di Scriba trovi tutti i modelli di zaini ergonomici come ERGOBAG e SATCH.

Leggi qui ulteriori approfondimenti:

Zaino Ergobag: ricco nei dettagli per la felicità e la sicurezza del tuo bambino

Perché scegliere uno zaino SATCH

Terza edizione Satch Spray Day: un grazie a tutti per la fiducia

Zaino scuola

 

Ufficio: indispensabile una macchina distruggi documenti

Negli uffici delle aziende, e oramai accanto alle scrivanie di casa, è diventato indispensabile un distruggi documenti.

La sicurezza nel rendere inservibili tutti quei plichi di contratti e pratiche dove sono riportati dati sensibili, preventivi o bilanci societari sono il motivo per il quale si sceglie questo tipo di macchinario.

Oltre ai documenti cartacei ci sono da smaltire anche i Cd Rom o DVD, carte di credito, e tutti quei supporti elettronici quali schede di memoria, hard disk, chiavette USB fino agli smarthpone.

Il problema della distruzione dei documenti non si presenta solo dopo il termine obbligatorio dei 10 anni dalla loro emissione, ma anche durante le normali attività di ufficio.

Su shop.scribanet.com e da Scriba a San Bonifacio (Verona) trovi i migliori modelli di macchine distruggi documenti.

Leggi l’articolo più letto: Distruggi documenti: come scegliere la macchina giusta per le tue esigenze

 

distruggi documenti ufficio

 

Questi sono solo alcuni degli argomenti più letti dal nostro pubblico durante il 2022.

Approfitta anche tu delle promozioni presenti sullo shop di Scriba  e continua a seguirci sul blog: per il 2024 abbiamo in programma tante nuove idee e iniziative.

 

 

manutenzione penna stilografica

Penna stilografica: manutenzione e accorgimenti importanti

Scrivere con la penna stilografica regala una soddisfazione unica, grazie alla fluidità e all’espressività del tratto.

Per mantenere però un ottimo funzionamento della penna sono necessarie cura e manutenzione, come per ogni strumento elegante e raffinato.

Come prendersi cura della penna stilografica

Per la manutenzione della penna stilografica ci sono alcuni accorgimenti e alcune semplici ma importanti regole che è fondamentale seguire.

Innanzitutto, sia nei momenti in cui viene utilizzata giornalmente, sia nei periodi in cui viene usata periodicamente, la penna stilografica ha bisogno di lavaggi regolari da effettuare prima di riporla nella sua custodia o prima di un cambio di inchiostro.

Lavaggio del pennino

Si procede così:

Quando la penna viene usata spesso è consigliabile lavare soltanto il pennino.

Per farlo, si può immergere la punta della penna in acqua all’interno di una boccetta che la sostenga in posizione verticale, oppure si può svitare il gruppo di scrittura e lavarlo aiutandosi con una siringa riempita d’acqua.

In entrambi i casi, per essere sicuri di aver completato il lavaggio, basta controllare che il pennino non disperda più inchiostro.

Per la pulizia si utilizza solamente acqua a temperatura ambiente (comunque non superiore ai 30°) evitando altri prodotti o solventi che potrebbero rovinare la penna stilografica. 

Se la penna è a stantuffo o con altri metodi di caricamento diretto, l’operazione consiste in caricare e scaricare il serbatoio, fino a quando l’acqua non uscirà completamente pulita. 

Invece, se la penna è a cartuccia, si può lasciare scorrere direttamente l’acqua dal rubinetto.

Al termine del lavaggio è fondamentale lasciare asciugare il pennino sulla carta assorbente con la punta rivolta verso il basso.

Se la punta rilascia ancora depositi di colore, occorre ripetere l’operazione di lavaggio.

Oltre al pennino, è buona norma pulire regolarmente anche l’interno del cappuccio tamponandolo con un po’ di carta assorbente inumidita in acqua.

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Accorgimenti importanti

La miglior posizione per far riposare la penna stilografica è tenerla in verticale con il pennino in su, mentre è meglio evitare di rivolgere il pennino verso il basso. 

Se invece la si ripone sdraiata l’inchiostro rimane in contatto con l’alimentatore, che dopo un paio di giorni potrebbe saturarsi, causando possibili perdite di inchiostro nel cappuccio.

Se, invece, si pensa di non usarla per un lungo periodo, il primo passo è togliere l’inchiostro dal serbatoio o rimuovere la cartuccia per evitare che si formino incrostazioni nell’alimentatore, lavarla accuratamente e solo quando bene asciutta riporla nella sua custodia-

Per una pulizia approfondita

Dopo un lungo periodo di inattività o a causa di una cattiva manutenzione, può capitare che la penna stilografica non abbia un tratto fluido o che non riesca a scrivere per la presenza di occlusioni di inchiostro. 

In questi casi si rende necessaria una pulizia approfondita della sezione, del pennino e del sistema di alimentazione.

Si tratta di una pulizia complessa, da evitare se non si è esperti, in quanto particolarmente delicata nelle fasi di smontaggio e rimontaggio delle varie componenti. 

Il procedimento della pulizia approfondita segue le stesse regole di base della pulizia ordinaria: acqua a temperatura ambiente e asciugatura completa di ogni parte che è entrata a contatto con l’acqua su un po’ di carta assorbente.

Nel caso specifico delle incrostazioni, però, il pennino dev’essere svitato dalla sezione.

Alimentatore, sezione e pennino possono essere immersi in tre contenitori diversi: in questo modo è più facile controllare il momento in cui le varie componenti non rilasciano più inchiostro e sono dunque pulite.

Dopo l’ammollo si passa al lavaggio con flusso d’acqua servendosi di una pipetta o di una siringa. 

Trattandosi di operazioni particolarmente complesse soprattutto per i neofiti, si consiglia di rivolgersi sempre a dei professionisti, per evitare di fare interventi che possano compromettere l’utilizzo dello strumento.

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