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Zaino Trolley: pregi e difetti. Siamo sicuri che sia la soluzione migliore per i nostri bambini?

Lo zaino trolley è un accessorio molto usato per gli alunni delle scuole elementari e medie perché è una soluzione comoda e pratica. 

Ma scopriamo nel dettaglio quali sono i pro e i contro dell’uso degli zaini con le rotelle.

Se si sceglie uno zaino trolley bisogna fare attenzione a diversi aspetti, come la grandezza, il peso, il materiale utilizzato, la presenza o meno del carrello removibile.

Inoltre, come per lo zaino classico, anche nella versione trolley è importante optare per un modello con spallacci robusti e regolabili, e schienale imbottito.

Zaino trolley pro e contro

Il motivo principale che spinge gran parte dei genitori ad acquistare uno zaino trolley per il loro bambino è la convinzione che questo tipo di zaino salvaguardi la schiena evitando di sovraccaricarla di un peso talvolta eccessivo.

Non sempre però, questi modelli sono l’opzione migliore. Vediamo alcuni accorgimenti.

1) Prima di acquistarlo accertati che la scuola permetta l’utilizzo di questo tipo di zaino. In molti istituti il dirigente scolastico ha vietato l’uso del trolley per problemi di sicurezza (pericolo di infortunio dovuto a cadute per inciampo).

2) Valuta il tragitto per andare a scuola: se il bimbo va a piedi, il trolley può essere una buona soluzione soprattutto se la strada è lunga, mentre se si muove con i mezzi pubblici è più opportuno optare per lo zaino classico perché meno ingombrante.

Ma non solo: ti immagini dover salire sull’autobus e dover trascinare il trolley sulle pedane? Alzare il trolley diventa faticoso per un bambino.

3) Poi: com’è il tragitto? Valuta se lungo il percorso la strada è liscia o ci sono sassi o sanpietrini, o se ci sono scalinate.

4) Inoltre, valuta anche in quale piano dell’edificio si trova la classe.

Se situata ai piani alti della scuola è bene usare lo zaino normale perché lo zaino trolley è difficoltoso da portare sulle scale (e le ruote trascinate si romperebbero in fretta).

5) Non dimenticare anche che il peso del trolley aumenta di circa il 30% rispetto allo zaino normale.

6) Se il bambino prende i mezzi o si sposta in macchina il trolley potrebbe essere meno consigliabile in quanto più pesante di quelli tradizionali e più ingombrante.

Un aspetto da considerare è che il trolley può creare una sollecitazione sulla spalla che viene usata per trascinarlo. 

Se proprio si desidera acquistare lo zaino con le ruote, un buon compromesso è scegliere la versione con il carrello removibile, adattabile alle diverse esigenze e trasportabile anche sulle scale.

 

Da Scriba è arrivata la nuova collezione di Zaini Ergobag.

Conosci gli zaini Ergobag?

Prenota una prova gratuita e vedrai la soddisfazione del tuo bambino quando indosserà lo zaino Ergobag, con una struttura studiata nel rispetto dell’ergonomia e della praticità.

scriba
La linea di zaini Ergobag a tua scelta nello store di Scriba a San Bonifacio (Verona)

Ma davvero l’uso del trolley è un vantaggio per la schiena?

Gli studi sull’ergonomia dicono che:

  • lo zaino pesante, ovvero con un peso maggiore del 15% del peso corporeo, può causare mal di schiena se portato per più di 15-20 minuti consecutivi;
  • il mal di schiena in questi casi si manifesta immediatamente: si arriva a scuola o a casa con un fastidio;
  • lo zaino pesante non fa diventare la schiena curva.

Sono stati individuati una serie di consigli e accorgimenti per far sì che il peso dello zaino non influisca negativamente sulla schiena dei ragazzi.

Ecco i più importanti da seguire:

  • lo zaino dovrebbe avere uno schienale imbottito, spallacci larghi e morbidi e, se possibile, cintura addominale;
  • la distribuzione del materiale interno dovrebbe svilupparsi in altezza;
  • sarebbe utile posizionare lo zaino su una sedia o sul banco per indossarlo con più facilità;
  • sarebbe utile mettere nello zaino solo il materiale necessario.

Ecco allora che la prevenzione diventa il fattore fondamentale per limitare le problematiche dolorose alla schiena dei giovani studenti.

Siamo a tua disposizione per una prova senza impegno, di tutti i modelli di zaini: classici, zaini trolley e accessori.

Contattaci per conoscere le novità o passa dallo store di Scriba.

Dipingere all'aperto

Dipingere all’aperto: accessori e consigli

L’estate è una delle stagioni più belle per passare intere giornate all’aria aperta a dipingere.

Un grande numero di appassionati vede la pittura all’aria aperta (pittura en plein air) come un nuovo hobby da seguire o come una forma creativa di pittura, a contatto con la natura.

Inoltre è una passione che puoi condividere con chi, come te, ama dipingere.

Il concetto della pittura “en plein air” nasce sul finire del 1800, quando gli impressionisti si avventurarono nello studio della natura, sugli effetti della luce del sole delle diverse ore della giornata su un soggetto.

Vediamo insieme alcuni accorgimenti su come dipingere all’aperto.

 

pittura
Ferdinando Todesco pittore – acrilico su tavola 34×48.5 (2017). Quadro esposto nella personale di Milano del 2017

Da Scriba sono arrivati nuovi colori, pennelli e tele
necessari per i tuoi dipinti.

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Il soggetto: cosa dipingere

Per la scelta del soggetto da dipingere puoi spaziare tra parchi, profili di colline, scorci di borghi antichi o anche semplicemente ritrarre il giardino di casa.

La prima regola è quella di guardarsi intorno: dai uno sguardo a 360° così da non mancare quello che ti intorno. 

È importante però ricordare che non va riprodotto tutto quello che si vede: è necessario essere selettivi per cogliere l’essenza della scena. 

Con una cornice inquadriamo la parte che intendiamo riprodurre e concentriamoci su quello che vediamo.

Dove sistemarsi

Dovresti sistemarti in un posto all’ombra e non ventilato.

Armati di pazienza: quando un artista è a lavoro c’è sempre qualcuno che desidera fare domande o dare opinioni, anche se non richieste. 

Se preferisci che nessuno si fermi a guardare mentre dipingi o a farti domande sistemati in un luogo con accesso chiuso, un pò defilato, oppure vicino a un muro.

La luce

Quando dipingi all’aperto devi tener conto che la scena che vuoi ritrarre cambierà luce in seguito ai movimenti del sole.

Verso le ore 12 le ombre del mattino si attenueranno e la scena sarà più luminosa.

Inizia a dipingere quindi le figure principali e solo dopo soffermati sui dettagli. 

Ispirati con le tele di Ferdinando Todesco: guarda le sue opere qui.

Dipingere all'aria aperta

 

Puoi trovare tutto quello che ti serve per dipingere sullo shop.scribanet.com:


Il cavalletto da esterni

Se ti piace dipingere all’aperto quello che ti serve è un cavalletto da esterni, in legno robusto ma leggero.

Potrebbe tornarti utile anche se terrai qualche mostra in futuro.

Il trasporto della tela umida

Trasportare una tela umida e in orizzontale in macchina, a meno che tu abbia tanto spazio, potrebbe essere difficoltoso.

Se usi i colori a olio, ti consigliamo di utilizzare un medium per velocizzare l’asciugatura.

 

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pongo lavoretti

La pasta Pongo per i lavoretti con il tuo bambino

Per i bambini la pasta del pongo è una delle esperienze che più li divertono.

Giocare con il pongo, una pasta modellabile e colorata, inoltre aiuta il bambino a sviluppare le sue abilità manuali.

Nel contempo i piccoli si possono sbizzarrire con la fantasia e creare delle forme di oggetti, dai personaggi agli animali.

Giocare con il pongo è un’attività utile al perfezionamento di molte attitudini dei bambini.

Approfitta della promozione attiva ancora per 3 giorni!

Su shop.scribanet.com c’è un’ampia scelta di pasta colorata. Cosa aspetti?

Tieni sempre pronta una confezione di pongo di vari colori per stimolare il tuo bambino a passare un pomeriggio in modo creativo.

Il pongo è adatto ai bimbi di età oltre i tre anni e con il calore delle dita si ammorbidisce, facilitando così la lavorazione. Non si attacca alle superfici e non si sbricciola.

Giocare con il pongo migliora lo sviluppo motorio

Toccare con le dita, modellare la forma con piccole spatole in legno, scegliere l’oggetto da costruire sono tutte azioni benefiche per i più piccoli.

Il bambino, nel rotolare e schiacciare con le mani la pasta, rinvigorisce i muscoli delle mani e si prepara alla scrittura.

Infatti l’impugnatura a pinza che il bambino adotta nel lavorare il pongo è utile, successivamente, nell’uso della penna.

Altre abilità che si sviluppano nella manipolazione del pongo sono:

  • la creatività nell’inventare e trovare soluzioni originali durante la preparazione dell’oggetto
  • la concentrazione si attiva generando nel bambino un senso più ampio di autocontrollo personale
  • la coordinazione dei movimenti tra mano e vista è un’altra capacità che si affina con il lavoro manuale.

Idee creative con il pongo: alcuni esempi

Orsetto e coniglietto: forma due palline e modella due ovali per realizzare le orecchie del coniglio, una pallina per il naso e una pallina più grande per la testa.

Forma due cilindri di 5/6 cm. per creare le braccia e le gambe (vedi figura sotto).

Componi i vari pezzi e colora.

Forme geometriche: fissa con il pongo degli stecchini in legno e forma figure tridimensionali o piane.

Dinosauri o animali della foresta: modella dei pezzetti di pongo rettangolari, aggiungi grandi bocche dentate, braccia e gambe.

Tutorial lavoretti con il pongo: orsetto e coniglietto. Fonte Pinterest.com

Qui trovi tutti i colori della pasta pongo utile per fare questi lavoretti.

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Farfalla e polipo: l’estate richiama i colori della farfalla e il mare stimola a scoprire i suoi pesci.

Con piccoli pezzetti di pongo si possono comporre questi animali che tanto piacciono ai più piccoli.

Idee per l’estate: comporre una farfalla e un polipo. Trovi la pasta pongo su shop.scribanet.com. Fonte Pinterest.com

Se ti interessa leggi altri argomenti per l’estate: Disegnare a mano: consigli utili e strumenti necessari

Come creare gli incastri

Per unire i singoli pezzi tra loro ti consiglio di fare un forellino nel pezzo principale e incastrarci la parte sporgente di quello da attaccare: poi, con una spatolina, amalgama i punti di contatto in modo da rendere omogeneo l’innesto.

Per sostenere due pezzi particolarmente pesanti, usa anche dei pezzi di stuzzicadenti per collegare le due parti dell’oggetto.

Approfitta delle vacanze e lascia che il tuo bambino sia libero nel gioco.

Presto vedrai tuo figlio liberare creatività e immaginazione. Forniscigli alcuni materiali aggiuntivi come bastoncini di legno, nastri o delle formine DIDO.

Guarda gli articoli su shop.scribanet.com oppure passa dal negozio Scriba di San Bonifacio (Verona) per ottenere consigli sui vati tipi di materiali.

 

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Carica batteria portatile

Power Bank: come scegliere la batteria portatile adatta a te

Capita anche a te di rimanere con lo smartphone scarico e se cerchi una presa per ricaricarlo la trovi occupata dai dispositivi di altre persone? 

Allora hai bisogno di un power bank.

Qualora non ne avessi mai sentito parlare, i power bank sono delle batterie portatili che permettono di ricaricare dispositivi come smartphone, tablet e notebook (se equipaggiati con porte in formato USB-C) in qualsiasi luogo e qualsiasi circostanza. 

Possono essere di varie dimensioni e capacità e possono includere una o più porte USB per la ricarica dei dispositivi. 

Proviamo a vedere insieme come scegliere il power bank adatto alle tue esigenze.

Come scegliere un power bank

I power bank si possono distinguere per capacità, forma, dimensioni, peso, numero e tipo di porte integrate.

Capacità

La capacità dei power bank si calcola in milliampereora (mAh), come quella delle batterie di smartphone e tablet. 

Il milliampereora è la millesima parte di un ampere/ora, l’unità di misura che viene usata per indicare il numero di ampere (che è l’unità di misura dell’intensità di corrente elettrica) che passa attraverso un dispositivo ogni ora.

Chiaro questo concetto base, per individuare il power bank più adatto alle tue esigenze devi scoprire qual è la capacità della batteria che intendi ricaricare, quindi della batteria del tuo smartphone o del tuo tablet (puoi trovarlo su Google)

Attenzione però: se trovi un power bank da 10.000 mAh e il tuo smartphone ha una batteria da 3.000 mAh, non potrai fare tre ricariche complete del device, ma di meno (poco più di due). 

Dal valore dei mAh di un power bank devi sempre togliere un 20-30% per ottenere la capacità reale di quest’ultimo. 

Per essere ancora più precisi, per scoprire il “vero” amperaggio di un power bank devi calcolare 3.7 * [numero dei mAh] / 5. In questo otterrai un valore di mAh “compatibile” con quello del tuo smartphone o del tuo tablet e quindi potrai orientarti meglio nell’acquisto.

In alcuni casi, la capacità dei power bank viene espressa in watt-ora (Wh). Per ricavare il valore di Wh compatibile con quello di smartphone e tablet, bisogna dividere il valore per 5 (cioè 5V): [numero Wh]/5.

Ovviamente, a una maggiore capacità dei power bank equivale anche un allungamento dei tempi di caricamento.,

Quindi se acquisterai un power bank molto capiente preparati a spendere tanto tempo per caricarlo!

Guarda i modelli in offerta, ancora per questa settimana, su shop.scribanet.com.

Power bank in promozione su Shop.scribanet.com

 

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Power bank: forma, dimensioni e peso

I power bank possono avere diverse forme: ci sono quelli a forma di rossetto, quelli rettangolari spessi poco più di una carta di credito, quelli più robusti e capienti che potremmo definire come delle piccole scatole. 

Come puoi intuire, i power bank più grandi e più pesanti sono quelli che permettono di dare una carica maggiore ai propri dispositivi. 

Questo significa che se hai bisogno di un power bank da usare in viaggio (o comunque in situazioni in cui starai molto a lungo senza la disponibilità di prese elettriche), devi mettere da parte la portabilità e devi pensare prendere un power bank con batterie dall’amperaggio elevato.

Se, invece, hai bisogno di una batteria da tenere sempre in tasca per le situazioni d’emergenza puoi acquistare un power bank estremamente compatto e sottile da tenere anche in tasca.

Esistono anche i power bank a energia solare, i quali includono dei pannelli solari grazie ai quali riescono a ricaricarsi senza l’ausilio della presa elettrica, anche se lentamente.

Se ti interessa guarda alti post sullo smart working: La scrivania sempre in ordine

carica batteria portatile
Batteria portatile Power Bank Trust (foto di  www.trust.com)

Porte USB e potenza

I power bank possono avere un numero variabile di porte. Quelli con una porta sola permettono di caricare un solo dispositivo alla volta, quelli con più porte permettono di ricaricare più dispositivi alla volta.

Bisogna poi fare i conti con il formato delle porte. La maggior parte dei power bank offre porte di tipo USB A (quindi di tipo USB standard) attraverso le quali ricaricare i più comuni modelli di smartphone e tablet. 

Poi ci sono le porte microUSB, che spesso vengono usate per la ricarica dei power bank stessi, e le porte USB Type-C, che invece vengono usate per ricaricare alcuni modelli di smartphone, computer portatili (es. i MacBook) e console per videogiochi di ultima generazione.

Computer portatili e console per videogiochi possono richiedere una grande quantità di energia, pertanto sono compatibili solo con i power bank più capienti e solo quando si utilizzano cavi adeguati. 

Energia

Devi sapere che ciascuna porta di un power bank può erogare un quantitativo di energia differente. 

Questa energia viene misurata in Ampere (A) e influisce sui tempi di caricamento dei dispositivi. Ad esempio, ci sono porte da 1A che caricano i dispositivi a una certa velocità e porte da 2.1A o 2.4A che caricano i dispositivi in maniera più rapida, in quanto riescono ad erogare un quantitativo maggiore di energia verso questi ultimi.

Affinché la ricarica sia effettivamente più rapida, però, anche il dispositivo di destinazione deve essere compatibile con il livello di potenza del power bank. 

Altra cosa importante da sapere è che nei power bank con più porte, se si utilizzano due o più porte in contemporanea, la potenza complessiva di output viene suddivisa tra queste ultime. 

Ciò significa che se compri un power bank in grado di erogare una potenza complessiva di 4A e colleghi ad esso più dispositivi in contemporanea, l’energia verrà suddivisa tra le varie porte.

Visita lo shop.scribanet.com e trovi i modelli più adatti alle tue esigenze.

Se vuoi passare dallo store di Scriba di San Bonifacio(VR), trovi il personale qualificato per ogni tipo di spiegazione.

Ti aspettiamo!

 

Scriba libri

Libri di testo usati e nuovi: da Scriba il 21 giugno inizia la consegna

La consegna dei libri di testo usati è un appuntamento fisso per tutti i genitori.

Come ogni anno il team di Scriba è pronto per darti un supporto e agevolare ogni fase della consegna e ritiro dei libri.

Hai pensato come consegnare i libri usati e prenotare quelli nuovi?

La campagna di ricevimento degli ordini di libri nuovi è già aperta. Consegna la tua lista!

Il 21 giugno 2021 è invece il giorno di inizio per la consegna dei volumi usati.

Nel contempo leggi, qui di seguito, alcune semplici indicazioni:

  • Fissa l’appuntamento al 045/6102854, anche via WhatsApp, per evitare la fila. Consegna i libri usati e ordina i libri nuovi all’orario concordato

    Avrai a tua disposizione circa 15 minuti per la consegna e circa 10 minuti per l’ordine

  • Consegna libri usati da non più di 3 anni

    Questo per assicurarti la vendita in quanto le edizioni sono ancora in uso nelle scuole

  • Togli la copertina di plastica protettiva e pulisci la copertina del libro

  • Rimuovi bigliettini o post-it interni

  • I libri devono essere completi di inserti o eventuali CD o DVD

  • La consegna dei volumi richiede la firma di un accordo scritto

    In questo modo Scriba Srl si impegna a vendere i tuoi libri e si autorizza la controparte a ritirare il corrispettivo in denaro, entro i termini fissati.

 

Libri usati
Passa dallo store di Scriba per consegnare i libri usati (edizione massimo 3 anni) e ordinare i libri nuovi

 

L’osservanza di queste indicazioni permette a tutti di essere veloci e chiari nella gestione dei libri usati e nuovi.

Si precisa che la consegna dei libri nuovi ordinati può avvenire direttamente a casa tua.

Questa richiesta deve essere specificata al momento dell’ordine.

I libri saranno consegnati previo appuntamento.

 

LIBRI NUOVI

 

Gestione pagina LinkedIn

Pagina LinkedIn aziendale: ottimizzala in 5 step

Ogni attività commerciale richiede oramai una certa visibilità sul Web. Con l’utilizzo di una pagina LinkedIn si può promuovere e diffondere la propria professione o azienda con l’obiettivo di interagire con i lettori.

Che tu stia cercando di far crescere la tua rete, gestire la reputazione online della tua azienda, indirizzare il traffico social sul tuo sito  LinkedIn è sicuramente una buona opportunità.

Ecco qui 5 consigli per ottenere una maggiore visibilità.

1. Compila la tua pagina al meglio

Una pagina aziendale dev’essere ottimizzata, perché ogni campo è un’informazione che LinkedIn può utilizzare per posizionarti al meglio.

Completa quindi il “chi siamo”, il settore, la descrizione dell’attività, le informazioni di contatto, la geolocalizzazione e i servizi che offri.

2. Coinvolgi i collaboratori

I profili personali, rispetto alle pagine, vengono premiati dalla piattaforma. Cerca quindi di coinvolgere di più i tuoi collaboratori.
Esistono diversi modi, eccone alcuni:

  1. Incoraggia le risorse a inserire la tua azienda tra le “esperienze lavorative”;
  2. Realizza uno shooting fotografico che il tuo team potrà utilizzare come foto profilo (con i colori del tuo brand);
  3. Stimola i collaboratori a interagire con i contenuti della pagina.

 

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3. Crea un hashtag per il tuo team

Crea un hashtag con il nome della tua azienda e inseriscilo nella colonna laterale della tua pagina LinkedIn.

Oltre a dare visibilità al brand, questo hashtag rappresenta una fonte di contenuti che potrai ricondividere sulla tua pagina aziendale.

4. Entra in contatto con pagine e profili del tuo settore

Se vuoi ottenere più seguito, tu stesso devi essere il primo ad alimentare queste relazioni interagendo con altre pagine e profili.

Il consiglio è quello di dedica mezz’ora, 2/3 volte a settimana, ai commenti dei post di altri: ciò avrà un effetto positivo sulla crescita della pagina aziendale.

5. Dove c’è un problema devi cercare una soluzione per l’utente che ti segue

LinkedIn è nato per la condivisione di contenuti di valore e differenzianti.

Se al tuo lettore interessa una soluzione al suo problema che in quel momento deve essere risolta tu devi offrire la soluzione vantaggiosa.

Ecco perché è importante gestire una pagina online dove dare utili consigli inerenti al tuo settore e scambiare pareri con altri colleghi.

Le relazioni sui social sono un potente mezzo per ottenere quella visibilità che genera seguito, quello costruttivo.

Potresti leggere: Come gestire la pagina Facebook della tua azienda: 6 consigli utili

 

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