Corredo acquerellista

Pittura ad Acquerello: il materiale per iniziare a dipingere

La pittura ad acquarello, grazie alla sua semplicità e all’effetto di leggerezza che trasmette, riscuote da tempo un gran successo.

I materiali sono infatti di facile preparazione e, una volta imparate le tecniche di pittura, si rivelano semplici da usare.

Spesso basta qualche stesura di pochi minuti per creare un’immagine dinamica e interessante.

La pittura su carta umida, per esempio, si distribuisce in modo uniforme creando, asciugandosi, uno stile uniforme e senza strisce.

Inoltre, con i pennelli ad acquarello, si può disegnare con maggiore fluidità e maggior finezza di quanto è possibile fare con la pittura ad olio.

Per ottenere il colore desiderato, con l’acquarello si utilizzano due tecniche:

  • sovrapposizione successiva dei colori,
  • stesura del colore della giusta intonazione osservata dal vero e poi sfumata con acqua.

Passo dopo passo, con un pò di esercizio e pazienza, si acquisisce maggior sicurezza fino ad ottenere dei dipinti meravigliosi.

 

Pittura ad acquarello
Tecnica dell’acquerello e china

Il corredo dell’acquerellista

Oltre a carta, pennelli e colori (che vedremo uno ad uno) per dipingere è indispensabile procurarsi:

  • tavolozza di ceramica o di plastica che contiene delle vaschette per preparare i colori,
  • una piccola spugna molto morbida,
  • raschino, utile per levigare leggermente il colore quando è asciutto,
  • spruzzatore d’acqua, utile a inumidire i colori in godet o creare effetto disomogeneo,
  • una base (un foglio di cartoncino robusto o di compensato) su cui fissare il foglio dove dipingere,
  • nastro di carta pregommato o nastro adesivo di carta per fissare il foglio sulla base,
  • matita morbida (B o 2B) e gomma per accennare il disegno.
La carta, i pennelli e i colori sono i materiali essenziali e vanno scelti con molta cura. Vediamoli insieme.

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La carta per dipingere ad acquerello

Come scegliere la carta per dipingere acquerello?

La carta per acquarello è molto diversa dalla comune carta per libri o da cartoleria.

Assorbe l’acqua ed è molto resistente. Ma è anche abbastanza delicata da produrre splendidi effetti.

La carta per acquarello è una carta spessa, composta da fibre naturali o sintetiche, che può resistere a grandi quantità d’acqua e pigmento rivelando chiari tocchi di colore con delicatezza.

Contiene un agente resistente ai pigmenti e ciò fa in modo che questi rimangano nella superficie della carta.

Esistono diverse marche di carta. Alcune delle migliori contengono anche cotone.

In generale, più la carta è pesante, meno si deforma.

 

corredo acquerello
Acquerelli Acquafine Daler Rowney, Acquerelli Acquafine Godet set da 12 colori Daler Rowney, Pennelli per acquerello punta tonda Giotto, Blocco collato Acquerelli Hanson

La grammatura della carta

I fogli di carta per acquerello in commercio hanno diversi spessori.

Si misurano in base al peso: maggiore è il peso più spessa è la carta.

Una carta leggera e sottile può pesare 190 g/mq.

Una carta di peso medio parte da 300 g/mq.

La grammatura media più comunemente usata è di 425 g/mq.

Con la pratica si capisce meglio quale scegliere: il consiglio è quello di iniziare con la grammatura di 300/mq.

Primo passo è “stendere la carta”, operazione importante che ti permette di preparare il foglio per la pittura.

Stendere la carta vuol dire bagnarla pennellando il foglio in entrambi i lati e attaccarlo ancora bagnato alla tavoletta da disegno con del nastro gommato e una puntina.

Con questo accorgimento, una volta asciutta la carta non si raggrinza quando si applica il colore diluito.

La carta può essere acquistata in fogli sciolti, in album o in blocchi, come i blocchi presenti nel nostro e-commerce.

I colori ad acquarello

I colori ad acquarello sono studiati per durare a lungo. In commercio si trovano colori solidi, semisolidi, liquidi in tubetto o godet.

Ognuno ha i propri vantaggi e svantaggi e i prezzi variano in base ai colori poiché la produzione di alcuni è più costosa.

Non è necessario comprare troppi colori e con questi otto dovresti riuscire a comporre quasi tutti i colori:

 

colori necessari acquarello

 

Pennelli per la pittura ad acquarello

Per la pittura ad acquarello si utilizzano di solito dei pennelli morbidi.

Per applicare le stesure e per ampie zone sono necessari pennelli grandi: utili a tale scopo sono i pennelli piatti o i pennelli tondi, dal n.12 in su.

I pennelli tondi, quando bagnati, formano una punta affusolata e sono in grado di tracciare sia ampie strisce di colore sia minuscoli dettagli.

Per i lavori di precisione sono utili i pennelli tondi piccoli, dal n.2 al n.6.

Il materiale migliore è il pelo di martora, ma tali pennelli sono molti costosi, ancor di più se fatti in fibra di alta qualità. Se conservati bene, però, durano a lungo.

Sono pennelli che raccolgono molto colore, lo rilasciano facilmente e si puliscono velocemente.

I pennelli in pelo sintetico sono molto più economici ma sono più difficili da pulire quando si cambia colore. 

Sono disponibili anche pennelli sintetici di lunga durata (fatti di nylon o di nylon-martora) che presentano alcune qualità dei pennelli in martora, pur costando molto meno.

Se sei agli inizi ti consigliamo i pennelli tondi n.2 e 4 di martora o fibra sintetica per i dettagli fini.

Un pennello tondo di martora n.6 o 8 sarà utile per la maggior parte del dipinto.

Per applicare il colore su grandi aree puoi scegliere un pennello n.16 di pelo di scoiattolo.

 

Vieni a trovarci: allo store di Scriba troverai materiale di ottima qualità e personale preparato a disposizione per consigliarti al meglio.

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Articoli disegno

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Scrapbooking: cos’è, materiali e idee

La tecnica dello scrapbooking, che tradotto dall’inglese significa “ritaglio di libro”, permette di personalizzare e rendere unici album, cornici di quadri e biglietti d’auguri tramite l’utilizzo di fotografie, ritagli di fogli di giornale, immagini e vari materiali ornamentali studiati per la decorazione. 

Scopriamo oggi questa tecnica artistica fantasiosa e molto amata sia dagli adulti che dai bambini, simile per certi versi al decupage.

Come nasce e cos’è lo scrapbooking

La tecnica dello scrapbooking nasce nella seconda metà dell’Ottocento e inizialmente viene considerata solo un passatempo, uno tra i tanti hobby creativi.

Attraverso i secoli questa arte ha sperimentato una vera e propria crescita, un’evoluzione verso altri tipi di utilizzo come ad esempio quello scolastico-didattico o quello dell’hobbistica.

Tutto parte dall’utilizzo di fotografie da applicare, usando la fantasia, su diversi supporti.

Per questa tecnica è concesso dare largo spazio alla creatività e non c’è limite all’uso dei materiali per la decorazione e la personalizzazione. 

Puoi usare i più svariati: bottoni, lacci di scarpe, fiori essiccati, nastri colorati, biglietti da visita, gioielli, anelli, orecchini…di tutto e di più!

Puoi utilizzare qualsiasi oggetto resistente al tempo e in grado di richiamare alla mente un ricordo e renderlo speciale!

Scrapbooking: cosa usare

Per ottenere un buon risultato è bene selezionare solo i prodotti più adatti: la carta giusta, ad esempio, è fondamentale.

Un’ ottima scelta sono i cartoncini Fabriano, disponibili in tante varianti e colori, per ogni esigenza creativa.

Importantissima anche la colla. Meglio sceglierne una indicata per i materiali scelti e formulazioni sicure se entra a contatto con bambini.

Per lavori con carta e cartoncino ti consigliamo la colla Giotto in versione stick, ideale per realizzare degli splendidi collage.

Se, oltre a carta e cartoncino, vuoi utilizzare anche con altri materiali come cartone, feltro, ceramica o legno, è sicuramente più indicata la Giotto Vinilik, super adesiva!

Se, invece, ti appassionano strass e paillettes e vuoi decorare con un tocco luminoso e brillante, l’ideale è senza dubbio la Colla Glitter.

Semplicissima da usare, si impugna come una normale penna.

È disponibile in vari colori, tra cui anche oro e argento, e in diverse versioni: con Glitter, colori fluo o strass. 

scrapbooking cosa usare
Sul nostro e-shop trovi: Cartoncini Fabriano, disponibili in diversi colori; Pennarelli Giotto; Colori a cera Giotto; Colla Glitter; colla vinilica Giotto super adesiva

E i colori? Come sceglierli

La scelta è ampia: matite coloratepennarellipastelli a cera e tanto altro, c’è solo l’imbarazzo della scelta! 

Per sperimentare la tecnica del lettering a mano libera, ti consiglio dei pennarelli speciali: Brush Sign Pen con punta a pennello ideali per colorare, personalizzare e il lettering. 

Se invece la tua idea è di inserire ritagli di tessuti da decorare a piacere, ti consiglio i pennarelli per tessuto Primo, perfetti per lavorare su qualsiasi tipologia di tessuto.

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Scrapbooking: tecniche

Nello scrapbooking ci si avvale anche della tecnica del journaling.

Oltre alle immagini e la scelta di diversi materiali c’è la possibilità di inserire le parole. 

Non devono per forza essere testi lunghi, puoi usare anche una sola frase, la citazione di un libro, una poesia o il ritornello di una canzone.

Puoi anche decidere di puntare tutto sulle decorazioni e applicare i più svariati abbellimenti per personalizzare in maniera speciale un oggetto che ti sta a cuore. 

Dai libero sfogo alla fantasia!

Puoi creare lavori in 3D tramite l’utilizzo di stencil e specifici materiali. Puoi usare pezzi di carta strappata oppure creare decori a rilievo.

Scrapbooking: la scelta dei materiali

Nello scrapbooking più la struttura è fantasiosa e fatta di materiali diversi, più il risultato finale sarà sorprendente.

La scelta dei materiali per questo tipo di attività può essere davvero molto ampia: cerca di avere le idee chiare sin da subito su come vuoi che sia il tuo progetto e prepara tutto il materiale che ti serve sul tavolo di lavoro.

Per quanto riguarda l’opera di abbellimento puoi sbizzarrirti nella scelta degli elementi decorativi: nastri, bottoni, adesivi, strisce di tessuto colorato o feltro, ma anche vecchi jeans o perline, pezzi di plastica appartenenti a giochi e giocattoli della tua infanzia.

Quando avrai ottenuto un po’ di praticità con lo scrapbooking, potrai usare anche materiali più “impegnativi” come sottili lastre di vetro decorativo, legno, rame o qualsiasi altro genere di metallo e magari creare delle vere e proprie opere d’arte!

Se l’idea dello scrapbooking inizia a piacerti, sappi che ci sono infinite combinazioni per creare sempre nuovi lavori, potrai addirittura creare una tua collezione.

Basta scegliere tessuti con una texture (trama di un tessuto) o un motivo differente, variare nei colori e nella scelta del tema e il gioco è fatto.

Insomma, lascia viaggiare la fantasia e inizia subito a creare!

 

Fonte dell’approfondimento: www.fila.it

 

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shop

 

colorare il tessuto

Come dipingere sul tessuto: tutto quello che devi sapere

Ti piacerebbe sapere come si dipinge sul tessuto? Allora sei nel posto giusto per imparare: segui le nostre istruzioni e in breve tempo riuscirai a dare una vita nuova alle tue vecchie magliette o rinnovare i tuoi jeans sbiaditi.

Ma non solo, puoi colorare borse di tela, tovaglie o cuscini.

Vediamo insieme quali colori usare, come preparare il tessuto, come procedere con il colore e come fissare il dipinto.

Tipi di tessuto

Anche se il tessuto che meglio si presta ad essere colorato è il cotone non vuol dire che se la tua maglia è di cotone misto a materiale sintetico non otterrai un buon risultato, semplicemente non sarà lo stesso.

Anche la seta è una base, come molti altri tipi di materiali tessili, cambierà però il risultato finale. 

Prima di scegliere i colori, leggi le istruzioni per capire se il colore che vuoi applicare si presta al tuo tessuto.

Colore e materiale

Il modo in cui va fissato il colore è molto importante. 

Se il tuo materiale non può essere stirato, attenzione a non scegliere i colori che si fissano usando ferro da stiro, ma quelli che si asciugano all’aria. 

Colori chiari o scuri?

Ricorda che i disegni riescono meglio se sono creati sui tessuti chiari, ma esistono anche i colori per i tessuti scuri, che hanno i pigmenti più forti perché è molto più difficile ottenere le tonalità desiderate sui questi tessuti.

Tipi di colori per tessuto

I colori per tessuto sono disponibili in diverse tipologie: possono essere colori per tessuto in flacone, colori per tessuti in pennarello o colori per tessuti in spray. 

I flaconi vanno bene per qualsiasi tipo di dipinto su stoffa.

I pennarelli sono perfetti per linee precise e se si desidera scrivere su tessuto, anziché dipingere.

Gli spray sono perfetti per grandi superfici o se utilizzi lo stencil.

Se utilizzi colori per tessuto in flacone o barattolo avrai bisogno di pennelli per dipingere. È meglio scegliere un pennello in pelo sintetico, di forma piatta e di medie dimensioni.

 

colorare su tessuto
Colori per dipingere su tessuto: Primo Textil in bottiglie da 125 ml con tappo dosatore in da 6 colori (vermiglione, giallo, blu oltremare, verde brillante, bianco e nero); Pennarelli Decor Textile Giotto per tutti i tipi di tessuto con una resa permanente e resistente ai lavaggi in lavatrice a 40 gradi. Inchiostro a base d’acqua atossico – astuccio da 12 colori: giallo chiaro e scuro, rosso, marrone, verde chiaro e scuro, azzurro, blu, lilla, nero, rosa, arancio; Marcatori permanenti Edding: Marcatore con inchiostro pigmentato a base d’acqua inodore. Utilizzabile su tessuti privi di appretti. Una volta fissati, resistono a lavaggi fino a 60 gradi. Astuccio da 5 colori.

Colori a dita

I colori a dita sono particolari tipi di colori per i tessuti, la cui struttura chimica è progettata per i bambini.

Sono fatti senza sostanze chimiche pericolose e sono facili da lavare dalla pelle. Puoi usarli allora se intendi fare qualche lavoretto in compagnia del tuo bambino.

Colori acrilici

I colori acrilici sono adatti per qualsiasi superficie, quindi sono adatti anche per i tessuti.

È necessario però usare un medium acrilico per diluirli correttamente. I colori acrilici su tessuto possono essere fissati con il ferro da stiro, sempre se il materiale lo permette.

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Come preparare la superficie del tessuto

Prima di procedere con il colore scelto è necessario preparare il tessuto.

Si consiglia di lavare il tessuto, ma non usare candeggina perché potrebbe rimanerne qualche traccia nel tessuto impedendo il buon risultato finale.

Dopo il lavaggio, puoi stirare il materiale per renderlo più assorbente. 

Come colorare sul tessuto

Bene, ora puoi procedere con la colorazione.

Inserisci un cartone tra le due parti della maglia (o qualsiasi altro materiale rigido) in modo che il colore rimanga sul lato che ha scelto. 

Cerca di bloccare il tessuto in ogni lato mentre dipingi, magari con dei morsetti.

Ti consigliamo di creare il disegno prima sulla carta oppure di disegnarlo con una penna sulla stoffa e solo dopo iniziare a dipingere col pennello.

Lavora molto lentamente perché il colore non può essere rimosso, quindi non puoi sbagliare!

Asciugare e fissare

Il fissaggio è il processo finale di lavoro in cui i colori si induriscono in modo che nessun lavaggio successivo possa rimuoverli.

Sia che tu stia fissando il colore con il ferro da stiro che all’aria dovresti lasciarli asciugare almeno 24 ore, meglio se 72 ore.

Se hai scelto i colori che non devono essere fissati con ferro da stiro, dopo il periodo di asciugatura puoi lavare e usare normalmente il tessuto.

Se invece hai fissato con il ferro da stiro, è necessario adattare la temperatura al tipo di tessuto. Stira senza vapore, dal momento che potrebbe rovinare il disegno.

Stira al rovescio o coperto con carta forno per al minimo 2 minuti e al massimo 5 minuti.

 

Che ne dici? Basta provare e colorare su tessuto può anche essere divertente. Ma mi raccomando, prima di cimentarti in qualcosa di importante, fai esercizio!

Se hai bisogno di qualche consiglio vieni a trovarci: ci trovi a San Bonifacio (Verona)
lungo la Statale 11, di fronte al Supermercato Eurospin.

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Lo stand “Belle Arti” di Scriba con le linee professionali di colori, pennelli e fogli da disegno

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studio pittore

Come deve essere lo studio di un pittore: organizzazione e strumenti necessari

Dipingere è la tua passione e vorresti crearti un angolino tutto tuo dove dedicarti con tranquillità alla pittura?

Per creare uno luogo funzionale dove dedicarti alla tua arte preferita devi sapere che ci sono alcune caratteristiche da cui non si può prescindere.

Vediamole insieme.

Come deve essere lo studio del pittore

Prima di tutto deve essere spazioso abbastanza da poter contenere, oltre al tavolo da lavoro, un cavalletto da studio e tutti gli strumenti del mestiere.

E’ necessario inoltre avere a disposizione un carrello di servizio, magari munito di un cassetto nel quale conservare i colori, e sul cui piano superiore riporre i diluenti, i pennelli, la tavolozza e qualche straccio.

Assicurati poi che nella stanza vi sia una finestra piuttosto ampia da cui possa filtrare luce naturale e che preferibilmente sia orientata verso Nord. 

Se così non fosse, il sole troppo diretto dovrà essere schermato da tende in modo che non vi siano forti contrasti di luci e ombre che influenzerebbero la percezione del colore.

Se la stanza è sufficientemente ampia, è buona norma posizionare delle mensole o una scaffalatura per le tele bianche, i barattoli o tubi di colore, matite, pastelli e della carta da disegno, i carnet di schizzi e i libri d’arte.

L’importanza della luce

Durante il giorno è preferibile che la luce provenga da esposizione a Nord.

Se ciò non è possibile sarà necessario modulare la luce con dei tendaggi chiari di tessuto piuttosto pesante, che sia in grado di schermare la luce del sole troppo diretta creando un’atmosfera luminosa ma soffusa.

Per lavorare durante la notte occorre installare un buon impianto di luci artificiali che siano in grado di riprodurre la luce solare.

L’ideale è posizionare una o più lampade (a seconda della dimensione dello spazio adibito a studio) composta ciascuna da 4 tubi fluorescenti, dove due saranno a luce fredda e due a luce calda, in modo da simulare la luce diurna.

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Gli strumenti di lavoro

Tra gli strumenti di lavoro fondamentali nello studio un pittore c’è sicuramente il cavalletto.

Strumento necessario, può essere facilmente spostato ed orientato verso la luce più giusta, regolato in altezza ed in base delle dimensioni del dipinto, permettendo inoltre di lavorare, alternativamente, a più quadri.

La tavolozza è l’altro strumento indispensabile al pittore.

Oltre alle tavolozze normalmente reperibili in commercio, è possibile crearsela da sé, utilizzando il vecchio pianale di un tavolino in legno o di materiale plastico. 

Questi supporti è bene che abbiano una dimensione di almeno 30-40 cm per lato in modo da poter miscelare i colori in modo agevole.

Non è necessario tenerla in mano mentre si dipinge (come avviene nell’immaginario comune) ma è bene che sia stabilmente appoggiata su un mobiletto, carrello o tavolino di servizio, meglio se munito di rotelle, posto vicino al cavalletto.

Nella parte bassa del carrello troveranno posto le lattine di diluente per pulire i pennelli e, sulla parte superiore pennelli, le spatole e tavolozza.

 

cavalletto fastidio e da tavolo
Cavalletto da tavolo, carrello di servizio e cavalletto da studio e da esterni

Lo studio in casa

L’artista deve potersi creare un proprio spazio, anche se lo studio in questione è solo un angolo della casa, come una parte di soggiorno.

In ogni caso lo spazio dovrebbe essere sufficiente a contenere una piccola scrivania che sarà di appoggio ad un cavalletto da tavolo, e delle mensole o scaffalature su cui riporre gli altri materiali e strumenti del mestiere.

Se lo spazio a disposizione è ancora più risicato, proviamo ad organizzare il nostro mini atelier condensandolo su un tavolo allungabile da poter aprire all’occorrenza, e con qualche cassetto a disposizione.

Ciò che conta è il poter lasciare tutti i nostri strumenti già pronti e disponibili per lavorare alla nostra opera tutte le volte che lo desideriamo. 

Dover allestire e poi riordinare il tutto ogni volta che vogliamo dipingere, diventa snervante e spesso scoraggia il lavoro.

Lo pensi anche tu?

 

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Il nuovo stand Belle Arti nello store di Scriba a San Bonifacio (Verona)

 

belle arti

Belle Arti: come scegliere i pennelli per olio e acquerello

Ogni tipologia di pittura, che sia acquerello, acrilico o olio, richiede diversi tipi di pennelli.

Nel mercato puoi trovare tanti tipi di pennelli, naturali o acrilici e dalla forma diversa; esistono però delle caratteristiche universalmente riconosciute circa le diverse performance.

Come si scelgono i pennelli per l’acquerello?

Tra i migliori pennelli per l’acquerello sono quelli in pelo di martora. Poi esistono molti pennelli sintetici o misti sintetico-martora eccellenti e adatti a tutti gli scopi.

Puoi trovare, inoltre, anche pennelli in pelo di bue, che sono molto resistenti, ma non sono la scelta migliore per dipingere i dettagli.

Se ti appassiona il mondo della pittura segui la nostra guida, vedrai che troverai dei pennelli adatti alla tue necessità.

Forma del pennello: tondo, piatto o a ventaglio

La punta del pennello può avere forme diverse: piatta o tonda, a lingua di gatto o a ventaglio. Le setole possono essere corte o lunghe.

A seconda del modo in cui le setole del pennello sono raggruppate o tagliate, gli effetti che si ottengono sulla tela saranno molto diverse tra loro. 

Pennello tondo: ha sezione tonda e punta conica. Si usa per dettagli, ritocchi e rifiniture. Se extrafine, va utilizzato per lavori di precisione e per la pittura a puntini.

Pennello piatto: ha sezione piatta rettangolare o ellittica, punta uniforme. Usato piatto o di taglio, è perfetto per stesure, campiture e preparazione di sfondi.

I pennelli piatti con setole corte sono particolarmente adatti per produrre brevi tratti di colore, mentre quelli a setole lunghe trattengono più colore e sono sufficienti a dare una mano di colore a tutto il foglio con una sola pennellata.

A lingua di gatto: unisce la sezione rettangolare o ellittica con la morbidezza degli angoli smussati. Usato piatto o di taglio aiuta con i ritocchi e le rifiniture, oltre che con la preparazione dei fondi. Sono pennelli molto versatili, consentono di picchiettare il foglio e possono essere attorcigliati durante il tratto per lasciare segni di spessore variabile.

A ventaglio: è il pennello perfetto per ottenere effetti a macchia, per creare l’effetto “prato” e interessanti velature e sfumature.

Pennellessa: è lo strumento indispensabile per fondi, campiture e stesure di colore su dimensioni medio-grandi.

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Materiale: naturale o sintetico? 

I pennelli in fibra sintetica, se di qualità, sono affusolati, molto elastici, garantiscono una buona presa del colore e dell’acqua e sono più resistenti, soprattutto se non è necessario pulirli con solventi, ma solo con acqua e sapone specifico. 

I pennelli in fibra naturale sono in pelo di martora che, oltre che con l’acquerello, viene impiegato anche con tempere, acrilico e per i dettagli nella pittura a olio, mentre i pennelli a pelo di vaio (scoiattolo), molto morbidi ed elastici, oltre ad essere particolarmente adatti ai colori ad acqua, si utilizzano anche nella pittura su ceramica.

I pennelli in pelo di bue sono trasversali un po’ a tutte le tecniche pittoriche: resistenti, elastici e duraturi. Perfetti anche per l’utilizzo nell’hobby creativo.

I pennelli in setola, flessibili ed elastici ma resistenti, sono utilizzati invece con i colori a olio e gli acrilici. 

Perché scegliere i pennelli in pelo sintetico

In breve, i pennelli in pelo sintetico puntano a riassumere le principali qualità di ogni altra tipologia, così da presentare, se di qualità, un equilibrio tra robustezza ed elasticità.

Vantano inoltre una buona tenuta del colore e una bastevole resistenza nel tempo.

Il vantaggio delle fibre sintetiche riguarda, oltre al fattore economico, la tutela del mondo animale, con un risultato altrettanto ottimo.

pennelli acquarello
Pennelli Daler Rowney Graduate setola naturale piatto corto, a ventaglio, extrafine e piatto con setola di pelo di pony; Confezione 64 pezzi pennelli pelo di bue punta tonda Giotto

Scopri di più

Come tastare l’elasticità di un pennello

Si può valutare l’elasticità delle setole di un pennello bagnandone la punta e facendola scorrere delicatamente sul pollice. Dovrebbe scattare nella posizione di partenza senza afflosciarsi.

Manico lungo o corto?

Buona cosa, prima di tutto, è che il manico del pennello sia ricoperto da una vernice protettiva o che sia laccato, per salvaguardare il legno da deformazioni dovute all’acqua o all’uso di solventi. 

I pennelli più corti si prestano all’utilizzo per lavori piccoli o di precisione (hobby o restauro), mentre i pennelli dal manico più lungo sono indispensabili per lavori di grandi dimensioni o al cavalletto.

Quanti pennelli acquistare

Tieni presente che più il pennello è grande più colore potrà raccogliere.

Procurati quindi una selezione di pennelli di dimensioni diverse per varie applicazioni, ma senza esagerare: uno medio, uno piccolo e uno grande è tutto ciò che serve.

 

Visita la sezione del nostro shop dedicata alle belle arti, oppure vieni in negozio: ci trovi a San Bonifacio lungo la statale 11 di fronte al supermercato Eurospin. Il nostro personale saprà consigliarti con competenza e professionalità i prodotti migliori per dipingere

 

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guida alla scelta colori

Disco cromatico e guida alla scelta dei colori

Nell’arte in genere e in particolare nel ramo delle belle arti, la scelta dei colori è un aspetto fondamentale.

Per non improvvisare e per ottenere l’effetto voluto dal nostro “capolavoro” è buona norma conoscere la temperatura dei colori e le regole di base dell’abbinamento dei colori.

Vediamo oggi una guida semplice ma utilissima a cui affidarci quando coloriamo o dipingiamo, ma anche in tutte quelle attività che richiedono un accostamento di colori.

Guida ai colori

I colori si suddividono in primari, secondari, terziari e complementari.

I colori primari sono i colori di base dai quali si ottengono, mescolandoli, tutti gli altri. Sono tre: giallo, rosso e blu. Questi tre colori sono considerati colori assoluti perché non si possono ottenere con nessuna mescolanza.

I colori secondari si ottengono mescolando due colori primari in parti uguali. Ecco che: il giallo e il rosso danno l’arancione, il giallo e il blu danno il verde, il rosso e il blu danno il viola. Ogni coppia di colori primari genera cioè un colore secondario.

I tre colori primari più i tre colori secondari sono i sei colori fondamentali che, assieme al bianco e al nero, sono gli unici presenti in natura.

I colori terziari sono invece mescolanze di due colori primari in quantità diverse.

All’interno dei colori primari e secondari abbiamo tre coppie di colori complementari.

Ogni coppia di colori complementari è formata da un primario e dal colore secondario ottenuto mescolando gli altri due primari. Ad esempio il verde (giallo + blu) è complementare del rosso.

Ogni coppia di colori complementari è formata da un colore molto luminoso e un colore poco luminoso. Accostando i colori complementari si ottiene un effetto di massimo contrasto: i due colori acquistano forza cromatica rafforzando a vicenda la luminosità di entrambi.

Temperatura dei colori

I colori, sia primari che secondari, hanno una temperatura e si suddividono in caldi, freddi e neutri in base alle sensazioni che trasmettono.

Ad esempio il giallo si associa alla luce del sole e al suo calore, mentre il blu evoca il mare, il cielo e il ghiaccio.

Sfruttando la temperatura di un colore si ottengono diversi effetti e si possono realizzare giochi prospettici particolari: i colori caldi hanno la prerogativa di “avanzare”, dando l’impressione di venire verso l’osservatore, i colori freddi sembrano invece allontanarsi.

Utilizzando quindi colori freddi per lo sfondo e colori caldi per il primo piano si può creare in un disegno l’illusione di una prospettiva.

Cos’è il disco cromatico

Il disco cromatico di Itten (pittore e designer svizzero che fece parte della scuola di Bauhaus) mostra le relazioni tra i colori ordinando visivamente i colori primari (giallo, rosso e blu) e i colori secondari (arancione, verde e violetto), ossia i colori che si ottengono dalla combinazione dei colori primari.

cerchio cromatico
Il disco cromatico di Itten

Il cerchio si divide a spicchi: l’abbinamento tra colori che si trovano nello stesso spicchio del disco cromatico genera un effetto armonioso ed equilibrato.

Al contrario, l’abbinamento tra colori che si trovano nella parte opposta del disco cromatico (detti colori complementari) determina un effetto vivace e brioso, perché i colori complementari si esaltano e si accendono tra loro.

Scelta dei colori e materiale per la pittura

Nello store di Scriba puoi trovare una grandissima verietà di materiale per le belle arti, da matite e pastelli a tempere, vernici e acquerelli, da album e blocchi da disegno a tutti gli accessori utili alla pittura.

 

Colorare
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