disegnare mano libera

Disegnare a mano libera: come scegliere matite, carta e altri consigli utili

Il disegno, oltre a essere un aspetto fondamentale dell’arte, fa parte dell’essenza stessa dell’uomo ed è presente in ogni sua manifestazione culturale.

Si è disegnato e si disegna a mano fin dalla preistoria e se originariamente il disegno aveva grande importanza pratica oggi è anche la base di arti quali la pittura, la scultura e l’architettura.

Lo sapevi che ognuno di noi è potenzialmente predisposto per il disegno? Si tratta solo di apprendere la tecnica.

Se sei alla ricerca di consigli per migliorare nel disegno a mano libera sei nel posto giusto, ma ricorda che per raggiungere risultati soddisfacenti sono indispensabili buona volontà, costanza e la guida esperta di un maestro (e di un buon libro), in modo da evitare errori di impostazione, difficili da correggere in seguito.

Imparare a disegnare: matite e strumenti necessari

Per disegnare a mano libera la matita è lo strumento principale.

Te ne serviranno già di una:

  • la matita n.1 è la più morbida e la più adatta al disegno: con essa puoi ottenere un nero intenso e un’ampia gamma di grigi,
  • la matita n.2 è considerata media, 
  • la matita n.3 è dura e non è adatta al disegno artistico; si usa invece per il disegno tecnico o per i tratti molto precisi,
  • la matita n.4 è la più dura e viene utilizzata nei casi che richiedono molta precisione.

Secondo la classificazione europea le matite identificate dalla lettera B (morbide e dal tratto scuro) sono quelle adatta per il disegno.

Le matite di tipo H sono invece dure e non adatte al disegno a mano libera.

 

matite
Scegli la matita in base alla gradazione del colore nero e della durezza della grafite

Esistono anche matite a carbone e composti, che hanno la mina spessa e si possono sfumare con facilità.

Puoi utilizzare anche carboncini (rotondi o quadrati) per le zone d’ombra più ampie.

Esistono poi la matita sanguigna, la matita a sepia, la matita a grafite, da utilizzare in tecniche miste.

Matite Rembrandt Art Special Schizzo
Matite Rembrandt Art Special Schizzo: ideali per abbozzo, disegno e schizzo. Hanno alto potere colorante, lasciano un segno morbido e si sfumano con facilità. Il set contiene: 1 matita Bianca DRY, 1 matita Sanguigna DRY, 1 matita Sepia scuro DRY, 1 matita Sanguigna OIL, 1 matita Sepia chiaro OIL, 1 matita Carbon Extra Dark HB, 1 matita Carbon 2B, 1 matita Carbon B, 1 matita Carboncino 2B, 1 matita Carboncino HB, 1 matita Graphite Aquarell HB, 1 matita Graphite Aquarell 4B.

 

Per disegnare sono indispensabili poi:

  • i prolungatori, che ti permettono di utilizzare la matita fino alla fine;
  • il temperamatite;
  • le gomme: le gomme morbide (gomma pane) sono adatte per le superfici ampie, a forma di matita per le zone più precise e per cancellare gli errori;
  • lo sfumino, cilindro con le estremità coniche di carta grigia.Sono strumenti indispensabili per il disegno accademico e si utilizzano strofinando sui tratti a matita per ottenere sfumature delicate e gradazioni di colore;
  • una tavola da disegno in legno o truciolato, piano d’appoggio per il foglio;
  • puntine o pinze di metallo, usate per fissare il foglio sulla tavola;
  • cartellette: una grande per contenere i lavori realizzati e una più piccola per i fogli di misura inferiore e per disegnare all’aperto.

 

Disegnare a mano libera

 

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Come scegliere la carta da disegno

La carta è l’altro elemento fondamentale per il disegno ed è importante sceglierla di buona qualità.

Ricorda che il tipo di grammatura scelta influisce sempre sull’esecuzione del lavoro.

Il nostro consiglio è quello di utilizzare una carta ruvida a grana spessa per il disegno a mano libera di stile impressionista.

Per il disegno a carboncino scegli un tipo di carta con una grana adatta per le sfumature.

Esiste poi un genere di carta molto levigata da utilizzare per disegni dal tratto fine e dai particolari numerosi di stile realista.

La carta va scelta in base al disegno che si intende realizzare.

Tuttavia, con il tempo e l’esperienza, ti accorgerai che esistono determinati tipi di carta che meglio si adattano al tuo stile di disegnare.

matite
Album spiralato con carta a grana media. Adatto a tutte le tecniche miste, senza acidi e senza azzurranti ottici. Fogli microperforati. Canson.

Imparare a disegnare: consigli utili

Per apprendere bene la tecnica del disegno è necessario fare molti esercizi, anche di copiatura. 

Solo quando avrai una certa sicurezza nell’uso dei materiali potrai iniziare a guardarti intorno e a disegnare dal vero, cosa senz’altro molto più stimolante.

Quando disegni dal vero fai attenzione alla luce: non è sufficiente che un oggetto sia illuminato, lo deve essere nel modo giusto affinché il rapporto chiaroscuro risulti armonico

Quella che ti serve è una luce diretta che punti sul soggetto che vuoi disegnare, in modo da avere ombre nette. 

Pratica comune è quella di eseguire sempre un bozzetto con linee leggere e facili da cancellare.

Solo dopo averlo guardato con occhio critico si procede con un disegno dai segni rapidi, focalizzando l’attenzione sui tratti fondamentali.

Nel momento in cui decidi di disegnare qualcosa che si trova di fronte a te, ti consigliamo di inquadrare per bene il soggetto, così da avere ben chiaro quale parte di quello che vedi finirа nel tuo disegno, e cosa invece resterà al suo esterno.

Se col tempo fare questo diventerà un’abitudine, per ora, invece, ti consigliamo di aiutarti con una “cornice di legno”, o di carta, e quindi con un rettangolo che abbia le stesse proporzioni del tuo disegno.

Mettilo di fronte a te, e inquadra all’interno di esso quello che vuoi disegnare.

Impara poi a visualizzare con un solo occhio: il fatto di chiudere un occhio ti permette di eliminare la profondità. Il che è un bene, perché il disegno sarà sempre fatto su un piano a due dimensioni.

Utilizza la gomma da cancellare il meno possibile (se la usi troppo rovini il foglio) e per dar luce agli sfumati.

Disegna in libertà ma con tratti sicuri, senza paura di sbagliare.

Se commetti errori che non puoi correggere getta il foglio e ricomincia il disegno. 

Vuoi continuare a migliorare? Dedica ogni giorno almeno un pò del tuo tempo al disegno a matita, solamente con la costanza e la dedizione si possono ottenere buoni risultati.

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Lo store di Scriba si trova a San Bonifacio (Verona) lungo la Strada Statale 11, di fronte al supermercato Eurospin.

cambio armadio

Come fare il cambio abiti negli armadi: 3 consigli per fare spazio

Con l’arrivo della Primavera salutiamo la stagione fredda e facciamo il cambio dei vestiti negli armadi.

Questo periodo è visto da molte persone come un momento di stress sia perché ci sono nuovi abiti sia per i dubbi su come conservare al meglio i capi di lana.

Se scegli il momento giusto e segui qualche accorgimento, questa fase dell’anno può rivelarsi perfetta per fare più ordine e spazio.

Le soluzioni per il cambio abiti negli armadi ci sono e sono più facili di quanto tu non creda.

Cambio abiti negli armadi? 3 consigli per fare spazio

1. Liberati di quello che non usi

Questo è il momento per eliminare quel maglione o quella felpa che non usi più.

Scarta i capi che non porti più perché troppo stretti o logori e adotta la filosofia del decluttering, l’eliminazione del superfluo.

Per una sicura eliminazione poniti 3 domande:

1) L’ho indossato quest’anno?

2) Mi sta bene?

3) Ho almeno altri 2 capi con cui potrei abbinarlo?

Se sono più i no, allora eliminalo senza rimorsi!

2. Crea un ordine visivo

Un guardaroba pulito e ordinato è lo specchio di una mente altrettanto ordinata.

Stirare, piegare e sistemare bene pantaloni, gonne e maglioni equivale a prendersi cura delle proprie cose (quindi anche di se stesso).

3. Adotta un trucchetto infallibile: usa i sacchi salvaindumenti

Usa i sacchi salvaindumenti che proteggono i tuoi capi dalle tarme, dagli odori e, soprattutto, ti permettono di risparmiare tantissimo spazio.

Hai presente le coperte di lana, i piumoni o giacconi gonfi?

Ecco, con l’uso dei sacchetti di plastica (disponibili in varie misure) è sufficiente piegare il vestito, inserirlo nel sacchetto e con un aspiratore manuale estrarre l’aria attraverso questa valvola.

I sacchetti sottovuoto sono in grado di mantenere i vestiti in perfette condizioni per essere utilizzati in futuro.

Inoltre, non c’è bisogno di utilizzare la naftalina per proteggerli dai tarli, né tanto meno bisogna lavarli al prossimo utilizzo.

Kit salvaspazio
Utilizza anche tu il kit salvaspazio Perfetto con i sacchi salvaindumenti e riduci gli spazi con le scatole King Box con finestra o scatole in formato trasparente

Come mettere i vestiti sottovuoto

Con i sacchetti per il sottovuoto, una volta sistemato all’interno il vestito, viene aspirata l’aria da un foro.

In questo modo il contenuto si riduce della metà delle sue dimensioni originali.

La meccanica è semplice e può avvenire acquistando un kit completo di sacchetti e aspiratore manuale oppure con una aspirapolvere.

 

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La migliore amica del cambio armadio: la scatola

Scegli tante scatole per l’armadio e di formati diversi, a seconda dei capi e degli accessori da stipare.

Ma anche colori diversi, per ricordarci meglio dove abbiamo riposto il tal paio di pantaloni in velluto.

Non possono mancare all’appello quindi:

  • scatole colorate,
  • scatole piccole (per accessori come borse, scarpe, cinture e foulard),
  • scatole medie (per pantaloni, gonne, maglioni, camicie eccetera).
  • scatole formato maxi (per mettere cappotti, piumini, giacche, coperte e tutto ciò che è molto voluminoso).

Un suggerimento: prima ancora di iniziare il cambio armadio, prendi quattro scatole.

Su una scrivici “da buttare”, sull’altra “da regalare”, sull’altra ancora “boh, in dubbio” e nell’ultima “da sistemare”.

In questo modo farai una raccolta differenziata di indumenti davvero utile.

 

Se hai dubbi ti invitiamo a passare da Scriba a San Bonifacio (Verona) dove trovi il nostro team che ti può consigliare al meglio.

 

mouse ergonomico

Mouse ergonomico Trust: leggerezza e confort in promozione!

L’uso di un mouse verticale è oramai divenuta una necessità per chi vuole rispettare l’ergonomia del braccio e diminuire il carico di stress su muscoli e tendini mentre si lavora al computer.

Vuoi ridurre dolori e infiammazioni al tunnel carpale?

Ore e ore seduti con il polso che lavora sul mouse influiscono, con il tempo, all’insorgere di patologie infiammatorie a carico del nervo mediano presente nel braccio che raggiunge le dita attraverso uno stretto canale, il tunnel carpale.

Per evitare spiacevoli sensazioni di formicolìo e intorpidimento delle prime tre dita è meglio adottare alcune accortezze.

mouse computer
L’uso di un mouse verticale ti permette di lavorare con tentini e muscoli del braccio più rilassati. Provalo anche tu!

Cosa fare se lavori davanti ad un computer

Ci sono alcune buone abitudini da adottare per ridurre la probabilità di un’infiammazione al tunnel carpale.

Se la tua professione richiede l’uso di un mouse puoi valutare questi due fattori (oltre alle regole sull’ergonomia in ufficio):

  1. La postura alla scrivania (quando si scrive sulla tastiera l’avanbraccio deve essere ben appoggiato alla scrivania)
  2. L’uso di un mouse ergonomico verticale.

Proprio con l’uso di un mouse ergonomico verticale la pressione del polso si riduce e così anche l’intera fascia muscolare con i tendini.

In abbinamento al mouse verticale è fondamentale l’uso di un supporto per monitor e una buona sedia per scrivania.

Con questi suggerimenti la tua posizione ergonomica davanti al piano di lavoro si completa.

Il nuovo mouse ergonomico Trust è in PROMO!

mouse ergonomico
Valuta i modelli di mouse verticale di TRUST: nuovo Mouse verticale wireless ricaricabile Bayo , Mouse ergonomico verticale Verro; Mouse wireless ergonomico ricaricabile Voxx

Caratteristiche di un mouse verticale

La caratteristica principale del mouse verticale è quella che ti permette di non sollevare il polso dalla scrivania evitando così le tensioni costanti dei tendini e muscoli del braccio.

Tra le altre funzioni del mouse ci sono:

  • collegamento via cavo o wireless con maggiore comodità di movimento
  • velocità del cursore sullo schermo in base ai DPI
  • pulsanti e portata del segnale wireless
  • ricarica batteria via USB
  • microricevitore incorporato.

Leggerezza dei materiali, confort d’uso e design verticale sono quindi le caratteristiche da tenere presenti nella scelta del tuo mouse per computer.

Vuoi saperne di più sull’ergonomia in ufficio?
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Il team di Scriba è disponibile allo store di San Bonifacio (Verona) per ogni tua richiesta su macchine e arredamento per ufficio, articoli per l’informatica e consumabili per stampanti.

Ti aspettiamo!

 

 

scarpa antinfortunistica

Problemi con le scarpe antinfortunistiche? La soluzione è alla tua portata

L’uso obbligatorio delle scarpe antinfortunistiche, per chi lavora in diversi settori merceologici, causa spesso fastidiosi problemi.

Queste tipologie di scarpe sono utili in caso di incidenti ma essendo costruite con materiali che devono garantire una certa resistenza ai carichi e alle perforazioni sono la causa di sofferenze a carico del piede e delle articolazioni della gamba.

Per questo è indispensabile trovare una scarpa che sia sicura ma anche comoda e ben ammortizzata.

Quali sono i principali problemi

La gran parte dei lavoratori accusa dolori ai piedi, nella zona del tallone ma anche sulla pianta del piede.

La gran parte del dolore si riferisce alla tallonite e alla fascite plantare che riguarda un’infiammazione della pianta del piede (infiammazione dell’aponeurisi).

La tallonite è dovuta dallo scarso spessore della suola proprio in questa zona e, magari, dalla eccessiva rigidità della stessa in quanto deve proteggere il piede da punte o liquidi pericolosi.

Ecco che si possono formare delle spine calcaneari (sotto il calcagno del piede) o insorgere delle fastidiose infiammazioni anche del ginocchio.

La patologia più frequente è la metatarsalgia che crea infiammazione nella zona del piede che flette durante il passo prima di scaricare il peso sulle dita.

Ecco che una scarpa di scarsa qualità, con suola dura e magari con una struttura rigida, causa questo problema.

scarpe antinfortunistica
Scarpa antinfortunistica U-Power EGON S1 con sistema Infinergy® e il soffice Poliuretano espanso dell’intersuola

Da Scriba sono disponibili, gratuitamente, alcune paia di scarpe antinfortunistiche per un test da fare nella tua azienda o magazzino.

Chiedi informazioni a Edoardo per una convenzione o preventivo personalizzati.

 

Come risolvere l’infiammazione del piede?

L’unica soluzione per ridurre il rischio di contrarre una infiammazione ai piedi è la scelta di una scarpa antinfotunistica dotata di una suola performante con un buon sistema ammortizzante.

Primo suggerimento è quello di provare i diversi modelli presenti sul mercato in quanto ogni piede ha una sua precisa conformazione (pianta larga, stretta o collo del piede più o meno accentuato).

La nostra esperienza nel campo delle scarpe antinfortunistiche ci porta a proporre la linea di scarpe antinfortunistiche U-Power.

 

scarpa da lavoro
Scarpa antinfortunistica per uomo e donna U-Power MATT S3 con puntale in alluminio

 

Prevenzione: l’unico modo per evitare queste patologie

Quando il settore in cui si opera richiede di restare in piedi per ore, percorrere lunghe distanze o trasportare carichi pesanti allora è il caso di scegliere delle scarpe antinfortuinistiche confortevoli e con una vestibilità adatta al proprio piede.

Alcuni marchi di scarpe antinfortunistiche riescono a rispondere a queste esigenze.

È il caso delle scarpe antinfortunistiche U-Power.

Perché scegliere le scarpe antinfortunistiche U-Power?

Dopo numerosi test e considerazioni su diversi settori di lavoro (dalla logistica al settore alimentare fino all’impiantistica pesante) le scarpe antinfortunistiche U-power sono risultate le più apprezzate per diversi motivi.

Ecco le tre principali caratteristiche riferiteci dai nostri clienti.

  1. Alto potere ammortizzante delle suole
  2. Struttura leggera e traspirante (nei limiti delle classi di sicurezza)
  3. Ottima protezione da agenti esterni.

La forza del successo delle suole U-Power è proprio nell’estrema comodità dovuta all’alto potere ammortizzante.

Il sistema Infinergy® e il soffice poliuretano espanso dell’intersuola permettono al piede di stare comodo e di ottenere un ritorno di energia ad ogni passo.

Questo significa che la pianta del piede è sostenuta durante la camminata e non risente della rigidità della suola.

Tutto questo supportato dalla struttura della scarpa antinfortunistica U-power che garantisce alti standard di sicurezza pur nella leggerezza dei materiali usati.

Il puntale AirToe Aluminium è la risposta ottimale per una protezione delle dita e della parte anteriore del piede.

Con il sistema anti-perforazione metal free Save & Flex Plus si assicura, infine, la completa protezione della pianta del piede.

Cosa chiedere di più da una scarpa antinfortunistica?

Una scarpa da lavoro deve rispettare gli standard di sicurezza ma è indispensabile che sia studiata per evitare dolori e fastidiose talloniti.

Segui anche tu questi consigli e consulta gli esperti per scegliere il modello più adatto alle tue esigenze.

Allo stand “Sicurezza e lavoro” di Scriba sono disponibili dei modelli di scarpe antinfortunistiche da testare per una prova gratuita e dopo una valutazione da parte del nostro personale specializzato.

Passa dallo store di San Bonifacio (Verona) oppure se conosci già il tuo modello preferito guarda su shop.scribanet.com.

ergonomia

Come regolare la sedia per l’ufficio ed evitare il mal di schiena: 8 consigli

Abbiamo parlato spesso dell’importanza di mantenere una posizione corretta alla scrivania, soprattutto quando ci si passa molto tempo per studiare o per lavorare al computer.

L’utilizzo di una sedia ergonomica è fondamentale per evitare problemi di collo e schiena, ma è altrettanto importante che la sedia sia regolata in modo da adattarsi al tuo corpo, come consigliano anche medici e fisioterapisti.

Regolare una sedia da ufficio non è difficile e richiede soltanto pochi minuti: vediamo insieme come adattarla al proprio corpo.

1. Fissa l’altezza della tua postazione di lavoro

Sistema la tua postazione di lavoro alla giusta altezza. 

Dal momento che spesso è impossibile regolare l’altezza della scrivania dobbiamo regolare l’altezza della sedia.

Mettiti in piedi davanti alla sedia e regolane l’altezza in modo che sia appena sotto al ginocchio.

2. Valuta l’angolo dei tuoi gomiti rispetto alla postazione di lavoro

Siediti il più vicino possibile alla scrivania, tenendo la parte superiore delle braccia parallele alla schiena. 

Appoggia poi le mani sulla superficie del tavolo o sulla tastiera, a seconda di cosa userai più spesso. Devono trovarsi a un angolo di 90 gradi.

Cerca il meccanismo per regolare l’altezza della sedia, che si trova di solito a sinistra.

Se le tue mani sono più in alto dei gomiti, allora la sedia è troppo bassa. Alzati e premi la leva, in modo da sollevare la seduta. Una volta raggiunta l’altezza perfetta, lascia la leva per bloccarla.

Se la sedia è troppo alta, rimani seduto, premi la leva e lasciala andare una volta raggiunta l’altezza perfetta.

3. Assicurati che i tuoi piedi siano a un livello adeguato rispetto alla sedia 

Mentre sei seduto con i piedi appoggiati al pavimento, controlla la distanza tra le tue cosce e il bordo della sedia: dovrebbe essere abbastanza da infilarci un dito.

Se sei molto alto e la distanza è più grande, dovrai alzare sia la sedia che il tavolo.

Se invece la distanza è inferiore, dovrai sollevare i piedi in modo da ottenere un angolo di 90 gradi alle ginocchia. Puoi usare un poggiapiedi regolabile per creare una superficie sollevata su cui posare i piedi.

Poggiapiedi regolabile Fellowes
Poggiapiedi regolabile Fellowes

4. Misura la distanza tra il tuo polpaccio e il davanti della sedia

Per verificare che la profondità della sedia sia corretta prova a infilare la mano chiusa a pugno nella distanza che separa polpaccio e sedia. Dovrebbero esserci circa 5 cm (la dimensione di un pugno).

Se fai fatica a infilare la mano nello spazio significa che la tua sedia è troppo profonda e dovrai portare in avanti lo schienale. 

La maggior parte delle sedie ergonomiche permette di fare questa modifica utilizzando una leva posta di solito sulla destra. 

Se non puoi regolare la posizione dello schienale, puoi usare un cuscino lombare. Un buon supporto lombare riduce la tensione sulla schiena ed è un ottimo metodo per prevenire problemi a quella parte del corpo.

Se invece c’è troppo spazio tra i tuoi polpacci e il bordo della sedia, dovrai spostare lo schienale più indietro (la leva  si trova di solito sulla destra).

supporto lombare
Sopporto lombare Fellowes

5. Regola l’altezza dello schienale 

Mentre sei seduto sulla sedia, con i piedi appoggiati a terra e i polpacci alla distanza giusta dal bordo della sedia, regola l’altezza dello schienale in modo che si adatti alla parte bassa della schiena. In questo modo offrirà un miglior supporto.

Sullo schienale dovrebbe esserci una manopola che permette di spostarlo in alto o in basso, ma non tutte le sedie permettono di regolare l’altezza dello schienale.

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6. Regola l’inclinazione dello schienale in modo da adattarlo alla tua schiena

Non dovresti aver bisogno di appoggiarti all’indietro né di sporgerti in avanti.

Sullo schienale c’è una manopola che permette di fissare l’inclinazione, ma non tutte le sedie permettono di regolare l’inclinazione dello schienale.

7. Regola i braccioli della sedia

I braccioli della sedia vanno regolati in modo che tocchino appena i tuoi gomiti quando hai le mani appoggiate al tavolo o alla tastiera del computer.

Se sono troppo alti obbligano le spalle ad assumere delle posizioni scorrette. Inoltrele braccia devono avere libertà di movimento.

Purtroppo non tutte le sedie sono dotate di braccioli regolabili: se sono troppo alti in questo caso è meglio eliminarli del tutto.

8. Valuta la direzione del tuo sguardo

Quando sei seduto alla scrivania i tuoi occhi dovrebbero essere allo stesso livello dello schermo del computer su cui lavori e riuscire a leggere tutto senza bisogno di muovere il collo o gli occhi.

Se devi muovere gli occhi verso il basso, dovresti inserire un sostegno sotto lo schermo per sollevarlo un po’. La soluzione migliore è usare un supporto per il per il monitor.

Se invece devi spostare gli occhi verso l’alto, devi trovare il modo di abbassare lo schermo in modo che si trovi direttamente davanti a te.

Supporto per monitor Fellowes

Ricorda che, quando devi star seduto a lungo alla scrivania, stare fermi troppo a lungo non fa bene alla schiena.

Anche se la sedia è comoda alzati ogni mezz’ora per sgranchirti le gambe e camminare qualche minuto.

Oltre a questi suggerimenti tieni presente che, per per evitare problemi di collo e schiena, l’utilizzo di una sedia ergonomica è fondamentale.

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Sedia UNICA

 

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Post-it Super Sticky: gli indispensabili per scuola e ufficio compiono 20 anni

Succede, talvolta, che invenzioni geniali siano completamente casuali. Oppure che nascano da un errore o mentre si era alla ricerca di qualcosa di diverso.

Questo è il caso del Post-it, il foglietto adesivo oggi indispensabile a scuola e in ufficio.

Dalla sua messa in vendita negli anni ’80 il Post-it si è diffuso con una velocità incredibile in tutto il mondo, cambiando per sempre il modo di lavorare in ufficio.

In occasione del ventesimo anniversario della linea Post-it Super Sticky, la più diffusa e disponibile in tanti colori e formati, trovi su shop.scribanet.com tante promozioni per fare scorta dei tuoi post-it preferiti!

Come nasce il Post-it

L’invenzione del Post-it si deve a due dipendenti della 3M (la stessa azienda che nel 1930 aveva brevettato lo Scotch): Spencer Silver ed Arthur Fry.

Mentre Spencer Silver cercava di creare un materiale adesivo molto potente, si rese conto che era riuscito invece a sviluppare un collante che permetteva di riposizionare il foglietto di carta cui era stato applicato senza lasciare traccia. 

Inoltre questo componente adesivo permetteva al foglio di aderire ad ogni superficie.

post-it ufficio
I Post-it vengono utilizzati negli uffici di tutto il mondo, per appuntare idee alla scrivania ma anche durante il processo di Brainstorming

Ma la scoperta non fu presa subito in considerazione dalla 3M e se il Post-it nacque e si diffuse in tutto il mondo fu grazie alla trovata geniale ad Art Fry, collega di Silver.

Art Fry cantava nel coro della chiesa (la North Presbiterian Church di North St. Paul nel Minnesota) e, per tenere il segno nel libro dei canti, usava inserire dei piccoli foglietti nello spartito. Ma questi cadevano sempre a terra. Decise così di fissarli alle pagine con la nuova colla scoperta da Silver.

L’idea era ottima: i foglietti aderivano bene alle pagine e si potevano spostare senza lasciare traccia.

Fry chiese quindi l’autorizzazione a sviluppare questo nuovo prodotto e dopo circa un anno e mezzo di ricerche riuscì trovare la giusta combinazione.

Alla 3M però non erano ancora convinti delle potenzialità dei Post-it e solo dopo 3 anni accettarono la richiesta di Fry di eseguire dei test di mercato.

Post-it: tutti i formati

Oggi i Post-it, creati originariamente gialli e quadrati con lato 7,6 cm, sono realizzati in ben 8 misure, 25 forme e 62 colori e vengono distribuiti ed utilizzati in tutti gli uffici del mondo.

Sono stati prodotti anche dei segnapagina in formato mini, autoadesivi, scrivibili e riposizionabili, perfetti come segnalibro e, per gli amanti della carta i segnapagina in carta, anch’essi autoadesivi, scrivibili e riposizionabili. 

Nel 2003 la 3M ha creato dei nuovi tipi di Post-it, in grado di aderire meglio a stampanti, computer, frigoriferi ed automobili, e dunque dagli utilizzi infiniti.

Post-it Super Sticky celebra il ventesimo anniversario!

Puoi trovare qui tutte le tipologie e i formati disponibili, sono in PROMOZIONE!

post it in promozione

 

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