compasso disegno tecnico

Disegno tecnico: impara ad usare il compasso in modo corretto

Nel disegno tecnico il compasso è uno strumento indispensabile.

Non è un oggetto semplicissimo da utilizzare, è bene quindi essere preparati sia per utilizzarlo al meglio sia per non danneggiarlo.

Premesso che un compasso di qualità ha un certo costo, vediamo in questa breve guida come utilizzarlo in modo corretto.

Cosa fare con il compasso

Il compasso è uno strumento composto da due braccia, uno che termina con un ago, l’altro con una mina o un pennino, ed un perno che li incerniera. 

Affinché sia possibile disegnare, per evitare sbilanciamenti, l’ago deve sporgere di 1-1,5 mm rispetto alla mina.

Con il compasso possiamo disegnare circonferenze intere e archi di circonferenza.

Possiamo adoperarlo inoltre per riportare le misure da una parte all’altra, per esempio su un diagramma oppure su un a cartina geografica o nautica.

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Come fare una misura col compasso

Per riportare le misure utilizzando il compasso questo è il metodo corretto:

  • puntiamo l’ago sopra un estremo della nostra retta o segmento e apriamo il compasso facendo poggiare la mina sull’altro estremo,
  • senza modificare l’apertura, puntiamo l’ago sul foglio, poggiamo la mina e riportiamo esattamente la misura appena presa.
disegno tecnico: compasso
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Come tracciare una circonferenza

Se devi disegnare una circonferenza o un arco, misura esattamente l’apertura del compasso che deve corrispondere al raggio della figura che devi tracciare. 

Aiutandoti con tutte due le mani, avvicina la punta del compasso al punto che corrisponde al centro della circonferenza, quindi esercita una discreta pressione per fissare la punta metallica al foglio.

Facendo attenzione a non perforare il foglio disegna una minuscola teca circolare in cui la punta possa ruotare senza slittare. 

Impugna poi il compasso con una mano sola posizionando pollice e indice sul perno e inizia a ruotare dopo aver poggiato la mina sul foglio.

Se l’impugnatura è corretta, con un solo movimento di rotazione completerai la circonferenza intera.

Consigli utili

  1. Per i disegno tecnico scegli un compasso a rotella: è più stabile.
  2. Prima di utilizzare il compasso controlla che lo snodo non si muova, ossia che non perda l’angolo imposto e che la mina sia affilata a scalpello. 
  3. Non usare mine a punta perché non producono una buona linea.
  4. Per ottenere una circonferenza con linea pesante metti nel compasso una mina molto morbida (HB).
  5. Per un buon risultato è opportuno mettere sempre un cartoncino tra il foglio e il tavolo da lavoro: ciò impedirà al foglio di scivolare e consentirà una presa più sicura alla punta del compasso.

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disgrafia

Disgrafia e dislessia: da Scriba trovi gli articoli dedicati

In Italia la dislessia è ancora poco conosciuta, nonostante le diagnosi siano in costante aumento.

L’Associazione italiana dislessia (AID) svolge un’importante funzione comunicativa per aiutare le famiglie con bambini dislessici.

Si stima che nel nostro paese ci sia almeno un bambino con DSA (disturbi specifici apprendimento) per ogni classe.

Per noi leggere, scrivere e far di calcolo sono operazioni semplici, ma per questi bambini risultano difficoltose.

Anche se i ragazzi dislessici, erroneamente, possono sembrare svogliati o non volersi applicare, essi non hanno problemi cognitivi e sono creativi, intelligenti, vivaci.

Ti preoccupi perché tuo figlio non scrive bene e i suoi quaderni sono disordinati? 

Nell’abito più ampio della dislessia, in questi bambini, si possono manifestare dei problemi nella scrittura, nel calcolo e nella lettura.

Quindi quando si parla di disgrafia si guarda al segno grafico e alla difficoltà di tenere un ordine nell’organizzare lo spazio del foglio.

Le lettere, molto spesso, sono incomprensibili e non sono legate tra di loro.

Pertanto anche la sola copiatura dalla lavagna diviene un’azione impegnativa.

Comunque un ragazzo disgrafico può scrivere anche bene, solo che gli costa uno sforzo maggiore dei suoi compagni.

Questo però non significa che non possa migliorare.Con il tempo e un passo alla volta il ragazzo disgrafico può diventare più consapevole delle sue capacità e riuscire a perfezionarsi. 

disgrafia
La disgrafia si manifesta con una difficoltà nell’abilità motoria della scrittura (foto www.aiditalia.org)

Indicatori per riconoscere la DSA

Ci sono degli indicatori utili per una diagnosi della dislessia che possono essere valutati a partire da 4 – 5 anni fino alla fine della seconda classe primaria.

Difficoltà linguistiche

  • scarsa capacita di costruzione di una frase
  • problemi di memoria
  • scarsa conoscenza delle parole e dei signigicati

Difficoltà motorie

  • scarsa manualità
  • scarsa capacità di disegno

Difficoltà uditive

  • scarsa capacità di organizzare giochi
  • difficoltà di ripetere e individuare toni, suoni, parole e sillabe

 

dislessia
Da Scriba trovi i quaderni per disgrafici nei vari formati, quadretto grande 10M (prima e seconda classe primaria) e quaderni con riga più bassa per i corsi avanzati (terza classe primaria)

Cosa fare?

Ogni persona richiede una valutazione e un percoso specifico e studiato in base alle variabili.

Vi sono degli strumenti compensativi, citati nella legge 170/2010 che garantiscono l’autonomia del giovane studente.

Molti di questi strumenti sono fruibili con l’uso del PC ma ci deve essere comunque un percorso di studio con una didattica adeguata.

Gli studenti con DSA e certificazione 104/1992 possono ottenere la versione digitale dei libri di testo della scuola attraverso il servizio LibroAIDecco come accedere.

Per approfondire leggi questo articolo:

Da Scriba trovi i quaderni per dislessici in accordo con le linee guida sulla disgrafia

Se hai bisogno di un consiglio o di un suggerimento riguardo l’uso e la scelta tra i vari quaderni pensati per supportare il bambino nel suo percorso di apprendimento, non esitare a contattarci o passa dal negozio.

 

disegno tecnico

Normografo e curvilinei: che cosa sono e come si utilizzano

Normografi e curvilinei sono degli strumenti utilizzati nel disegno tecnico manuale. 

Questi strumenti vengono utilizzati anche in ambiente didattico, nei primi anni di scuola, per far avvicinare i bambini alla scrittura e al disegno.

Vediamo insieme cosa sono, a cosa servono e come si utilizzano.

Che cos’è un normografo

Il normografo è un particolare tipo di strumento utilizzato per la scrittura di caratteri uniformi, autilizzato soprattutto nell’ambito del disegno tecnico. 

Si tratta di una piccola lastra (solitamente realizzata in plastica, ma che può essere anche di altri materiali) raffigurante alcuni caratteri intagliati. 

Tra questi sono presenti le lettere dell’alfabeto (in maiuscolo e in minuscolo), ma anche i numeri e altri simboli speciali (come i segni per la punteggiatura e i segni matematici).normografo

A cosa serve e come si usa

Il normografo serve dunque per realizzare lettere, numeri e forme varie in modo rapido e molto preciso.

A livello professionale i normografi vengono utilizzati in particolar modo dagli architetti, dai geometri e, più in generale, dai disegnatori tecnici, principalmente per la quotatura e la descrizione dei progetti, così da presentare testi ben scritti e uniformi. 

A scuola, invece, viene utilizzato dai bambini per imparare a scrivere o migliorarsi nella scrittura. 

Utilizzare questo strumento è molto semplice: con una penna, una matita o un pennino a inchiostro, segui la sagomatura delle forme intagliate nel normografo, a seconda delle necessità.

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Che cos’è un curvilineo

Il curvilineo è una squadra che si utilizza nel disegno manuale, ma questa volta per tracciare curve di raggio variabile di vario tipo: paraboliche, ellittiche, iperboliche, a spirale, libere. 

Solitamente viene realizzato in plastica, ma può essere anche di legno o di metallo.

A cosa serve e come si usa

Il curvilineo serve per accompagnare in modo sicuro la mano del disegnatore, riducendo al minimo la probabilità di errore.

L’utilizzo di questo accessorio per il disegno è molto semplice: basterà appoggiare il curvilineo sul foglio, scegliere la curva che si desidera realizzare e infine seguire le linee dell’oggetto con un pennino, così da tracciare linee e curve perfette. 

Le puoi trovare principalmente di tre forme, raffigurate nell’immagine seguente:

blister tre curvilinee

Il modello in alto viene utilizzato principalmente per disegnare ellissi, il modello al centro per disegnare iperboli, il modello in basso si utilizza per disegnare parabole. Nel nostro e-shop trovi un blister che le contiene tutte tre.

In ambito lavorativo viene utilizzato principalmente dai geometri, dagli architetti, dai disegnatori tecnici e dai modellisti. Tuttavia, come il normografo, anche questo strumento è stato ormai in buona parte sostituito dai programmi.

I curvilinei flessibili

Le curve flessibili, o curvilinei flessibili, sono strumenti caratterizzati da un filo metallico rivestito con materiale plastico di colore blu. 

I curvilinei flessibili sono liberamente deformabili e sono dunque ideali per contrassegnare e tracciare qualsiasi forma rotonda e qualsiasi curva. 

Ne esistono di diverse lunghezze e mantengono la forma nella quale vengono piegati.

blister tre curvilinee

Nella categoria apposita del nostro e-shop Disegno tecnico puoi trovare tutti gli accessori utili nel disegno tecnico: normografi, curvilinee, goniometri e molto altro.

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buono libri

Buono Libri: nuovo bando della Regione Veneto per i contributi dell’anno scolastico 2024/2025

Torna anche quest’anno il Buono Libri della Regione Veneto, la misura di sostegno dedicata agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, finalizzato all’acquisto dei libri scolastici.

La Giunta Regionale ha infatti approvato il bando 2024/2025 per la concessione del contributo per la fornitura gratuita, totale o parziale, di libri di testo e contenuti didattici alternativi a favore degli alunni meno abbienti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e non statali.

Come acquistare i libri di testo con il buono

Il sostegno è concesso per le spese sostenute per l’acquisto o il comodato di libri di testo indicati dalle Istituzioni scolastiche e formative nell’ambito dei programmi di studio e si riferisce a:

a) libri di testo e ogni altro tipo di elaborato didattico (ad esempio: dispense, ricerche, programmi costruiti specificamente), scelti dalla scuola, ausili indispensabili alla didattica (ad esempio audiolibri per non vedenti);

b) libri, gli elaborati e gli ausili di cui alla lettera a) possono essere predisposti da qualsiasi soggetto pubblico o privato, compresi i docenti, in formato cartaceo, digitale o in ogni altro tipo di formato.

Sono escluse le spese per l’acquisto dei dizionari, degli strumenti musicali, del materiale scolastico e delle dotazioni tecnologiche (cancelleria, calcolatrici, stecche, personal computer, tablet, telefoni cellulari ecc..).

 

buono libri

Chi può richiedere il contributo

Il contributo può essere richiesto dalle famiglie degli studenti residenti nella Regione Veneto che frequentano nell’anno 2024/2025 le seguenti istituzioni scolastiche:

  • scuole secondarie di primo o secondo grado statali o paritarie (private o degli Enti locali), 
  • scuole secondarie di primo o secondo grado non paritarie incluse nell’Albo regionale delle “scuole non paritarie” (D.M. 29 novembre 2007, n. 263), scuole della formazione professionale accreditate dalla Regione del Veneto. 

Possono accedere al buono libri anche studentesse e studenti che, in alternativa alla frequenza della scuola secondaria di I o II grado, si avvalgono dell’istruzione parentale.

Possono chiedere il contributo anche le famiglie con il seguente ISEE:

  • fino a 10.632,94 euro (Fascia 1);
  • da 10.632,95 euro a 15.748,78 euro (Fascia 2).

Gli importi massimi concedibili sono di 200 euro per la fascia 1 e di 150 euro per la fascia 2.

Gli importi effettivi saranno determinati in base al numero delle domande validamente presentate, con priorità di assegnazione per i richiedenti della prima fascia.

Termini di presentazione delle domande

Le domande dovranno essere presentate dal 16 settembre 2024 al 18 ottobre 2024, secondo le modalità previste dal bando.

La domanda per l’accesso al contributo deve essere presentata unicamente online, attraverso la procedura web attiva sulla piattaforma regionale dedicata, accessibile dal sito istituzionale della Regione del Veneto.

Dove presentare la domanda

La domanda per l’accesso al contributo “Buono libri e contenuti didattici alternativi” deve essere presentata unicamente online attraverso la procedura web attiva sulla piattaforma regionale dedicata https://www.regione.veneto.it/istruzione/buonolibriweb.

Clicca sul link della Regione Veneto per ulteriori dettagli.

Link domanda del Buono libri a.2024-2025

Non sai come vendere i tuoi libri? Scriba valuta il tuo usato

I libri di testo usati, dalle scuole medie alle superiori, vengono ritirati nello store di Scriba a San Bonifacio (Verona).

Se non sai come vendere i libri scolastici degli istituti di Verona, Vicenza e province sbrigati a portarli nello stand dedicato al ritiro dei volumi per ottenere la massima quotazione dell’usato.

Puoi leggere:

I libri di testo usati portali da Scriba e prenota le nuove edizioni

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Da Scriba a San Bonifacio (Verona) trovi un servizio di vendita di libri usati pensato per farti risparmiare denaro utile per l’acquisto di altre nuove edizioni di libri non trovate in deposito (foto del deposito di Scriba)

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metodo di studio

Metodo di studio per le scuole medie: impara in modo efficace

Il metodo di studio è un insieme di strategie personali da scoprire e mettere in atto per studiare in maniera efficace, evitando inutili sprechi di tempo.

Capire come imparare a studiare velocemente e bene è un lavoro che richiede impegno e responsabilità da parte dei giovani studenti e la supervisione costante ma non invasiva dei genitori.

La ricerca di un buon metodo di studio alle scuole medie parte dall’ottimizzare il lavoro che si fa a scuola, seguendo attentamente le lezioni, per proseguire con l’approfondimento da fare a casa.

5 trucchi per imparare un metodo di studio

 

zaino scuola

 

1. Seguire le lezioni con attenzione

È molto importante che il ragazzo capisca l’importanza dell’impegno e dell’ascolto in classe.

Questo gli consentirà di arrivare al momento dello studio a casa con una buona base di partenza.

Diversamente potrebbero ritrovarsi al momento dei compiti senza avere la minima idea di quello di cui si sta parlando.

Per lo stesso motivo, ricorda loro l’importanza di chiedere agli insegnanti di spiegare nuovamente un argomento che non hanno ben capito. Questo renderà più semplice e veloce lo studio a casa.

Infine, un utile suggerimento che puoi dare ai tuoi figli è quello di prendere appunti durante la lezione: scrivere i concetti in modo più o meno schematico aiuta a memorizzare più facilmente e velocemente.

2. Studiare a casa

Il momento dello studio e dei compiti a casa a volte può diventare un vero incubo per i ragazzi che lo vivono come una noiosa imposizione.

Va da sé che quando non vi è interesse verso un argomento l’attenzione sarà scarsa e di breve durata.

È necessario perciò organizzare la giornata dividendola tra tempo per lo studio e per il gioco.

3. Organizzare il tempo per studiare velocemente e bene

É fondamentale che i ragazzi creino una loro routine giornaliera che, salvo imprevisti, scandisca le loro giornate di studio a casa.

Aiuta i tuoi figli a individuare le ore della giornata da dedicare allo studio e ai compiti a casa, in base ai loro tempi e in modo che ci sia spazio anche per sport e svago.

Responsabilizzali al rispetto del piano di marcia pattuito.

4. Organizzare il lavoro

Una volta stabilito il tempo da dedicare allo studio, sarà necessario individuare una strategia per ottimizzarlo.

Il consiglio è di iniziare dai compiti che si ritengono più difficili e più ostici poiché richiedono una maggior concentrazione.

5. Trovare un posto per studiare privo di distrazioni

La scelta del “dove” studiare è un altro fattore fondamentale. Trovate un luogo dove sia possibile concentrarsi senza essere distratti.

Quindi no a TV accesa mentre si studia e no a luoghi di passaggio dove si possa essere interrotti da altri membri della famiglia.

È importante poi spegnere le notifiche dello smartphone.

Importante è anche che l’ambiente sia dotato di una buona illuminazione che non stanchi la vista dei ragazzi.

Come imparare a memorizzare senza ripetere a memoria

Per le materie orali, soprattutto se interessano poco, il rischio è che i ragazzi tendano a imparare a memoria senza avere capito veramente l’argomento e senza che i concetti memorizzati restino nel tempo.

Per evitare di imparare a memoria può essere utile per i tuoi ragazzi seguire questi 5 passi:

  1. Fare una prima lettura veloce
  2. Sottolineare i concetti più importanti
  3. Riassumere con brevi riassunti o schemi
  4. Ripetere ad alta voce con il libro davanti
  5. Ripetere ad alta voce senza il libro.

È sicuramente un buon metodo per imparare a memorizzare i concetti senza ripetere a memoria.

Fonte dell’approfondimento: myedu.it

 

Stai programmando l’acquisto di materiale scolastico per i tuoi figli?

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Ci occupiamo di tutto noi orientandoti negli acquisti del materiale necessario al giusto prezzo!

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Zaino scuola: 6 regole per proteggere la schiena del tuo bambino

come prendere appunti

Come prendere appunti in modo efficace: 4 consiglii utili

Il desiderio di ogni studente è quello di trovare un modo per prendere gli appunti della lezione in maniera efficace.

Che siano appunti presi a scuola o all’università, ci sono alcuni metodi collaudati: vediamoli insieme.

Come prima cosa, per ricordarsi concetti e formule e ottenere buoni risultati bisogna saper schematizzare le lezioni.

Prendere bene gli appunti a scuola: perché è importante?

Prendere appunti in classe è un ottimo modo per risparmiare tempo e fatica a casa. 

Infatti, mentre prendi appunti, riesci a capire quali sono i concetti che più interessano al professore (e che potrebbe chiederti nell’interrogazione o nel compito in classe).

Qual è la giusta tecnica per prendere appunti?

Innanzitutto dovrai avere a disposizione tutto il materiale necessario: matite, penne, gomme per cancellare, evidenziatori e blocchi dedicati agli appunti.

Puoi trovare tutto quello che ti serve nello store di Scriba a San Bonifacio (Verona), oppure ordinarlo nell’e-shop.

 

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Come prendere bene gli appunti durante la lezione?

Ricordati che tu non sei un registratore e il tuo compito non è quello di trascrivere parola per parola.

Per prendere degli appunti efficaci il consiglio è di seguire questi pratici accorgimenti.

1) Annota solo i concetti chiave

Preoccupati di segnare ciò che il professore dice riguardo i concetti chiave dell’argomento.

Eventuali nomi e date li puoi recuperare in un secondo momento sul libro.

2) Utilizza abbreviazioni

Nel prendere appunti la velocità è un’arma fondamentale. Perciò questo sarà l’unico caso in ambito scolastico in cui potrai permetterti di utilizzare le abbreviazioni e il linguaggio da sms (come “cmq” al posto dei “comunque”, le “x” al posto dei “per”, “tt” al posto di tutto o altro).

E non ti preoccupare se non scrivi bene e in modo ordinato.

3) Elimina le parole inutili

Evita tutte quelle parole che non servono per comprendere il discorso: articoli, congiunzioni e preposizioni.

Il concetto sarà ugualmente comprensibile, ma sarai più veloce.

4) Metti in evidenza i concetti importanti

Quando rileggi i tuoi appunti è più facile individuare i concetti più importanti se li hai sottolineati o evidenziati nel modo che più ti piace.

Puoi scriverli in maiuscolo, segnarli con frecce, sottolinearli con pennarelli o evidenziatori.

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Come prendere appunti: cosa fare a casa

Una volta tornato a casa dovrai ricopiare e integrare i tuoi appunti. 

È molto importante che questa operazione venga fatta entro le 24h successive alla lezione: in questo modo riuscirai a imprimere nella tua mente tutte le nozioni che ti serviranno per l’interrogazione o l’esame.

Nella fase di trascrittura ti consigliamo di utilizzare pennarelli colorati ed evidenziatori per dare maggior risalto ai concetti più importanti. 

Questo stimolerà la tua memoria visiva e ti aiuterà a rendere più piacevole lo studio e il ripasso.

Utilizza anche i post-it, per organizzare al meglio il tuo lavoro.

 

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